Ciao, miei adorati cetriolini digitali! Sono di nuovo io, Pippa Pickle, la vostra boomer tardiva preferita, pronta a raccontarvi le ultime novità della mia avventura nel mondo di TikTok. E questa volta, ho coinvolto i miei amici in questo vortice di follia social!
Tutto è iniziato durante il nostro solito aperitivo del venerdì sera. Eravamo io, Vivian, Rachel, Kate e Gavin, seduti al nostro pub preferito soprannominato “Il Sottaceto Ubriaco” (sì, l’ho scelto io il nome, potete immaginare perché).
“Ragazzi, non ci crederete”, ho esordito, agitando il mio smartphone, comprato a Londra con l’aiuto di Zoe, come se fosse una bacchetta magica, “Sono diventata una TikToker!”
Vivian, sempre la più tecnologica del gruppo, ha alzato un sopracciglio. “Tu? Su TikTok? Pippa, l’ultima volta che hai provato a usare Instagram hai postato accidentalmente una foto del tuo alluce.”
“Ehi, quell’alluce ha ricevuto 50 like!” ho protestato.
Rachel, la più dolce del gruppo, è intervenuta: “Dai, raccontaci Pippa. Com’è andata?”
Ho iniziato a raccontare le mie disavventure, dal disastroso video di danza al successo inaspettato del mio “processo creativo”.
“Aspetta,” mi ha interrotto Kate, “Stai dicendo che la gente guarda video di te che fissi lo schermo e mangi snack?”
“Non solo guardano,” ho risposto con un sorriso trionfante, “Commentano, condividono, mi chiedono consigli!”
Gavin, che fino a quel momento era stato in silenzio, concentrato sul suo cocktail, ha alzato lo sguardo. “Consigli? Da te? Sul serio?”
“Ehi,” ho risposto, fingendomi offesa, “Sono una fonte inesauribile di saggezza. Solo ieri ho consigliato a qualcuno come utilizzare un forno a microonde per asciugare i calzini bagnati.”
“Pippa!” hanno esclamato tutti in coro.
“Cosa? Funziona… più o meno.”
A quel punto, Vivian ha avuto un’idea brillante. “Ehi, perché non facciamo un TikTok tutti insieme? Potrebbe essere divertente!”
Rachel sembrava dubbiosa. “Non so… Non sono molto fotogenica.”
“Tranquilla,” l’ho rassicurata, “Su TikTok c’è un filtro che ti fa sembrare un unicorno con la pelle perfetta. Nessuno noterà se hai un brufolo.”
Kate ha riso. “Ok, ci sto. Che facciamo?”
“Che ne dite di un video sul tema ‘Cercasi principe azzurro per boomer ancora affascinanti?” ha suggerito Gavin.
“Perfetto!” ho esclamato. “Io posso mostrare la mia collezione di CD!”
“Io posso fingere di avere un attacco di panico quando sento la suoneria di ICQ,” ha proposto Vivian.
Rachel ha aggiunto: “Io posso mostrare la mia abilità nel riavvolgere una cassetta con una penna!”
“E io posso fare una scenetta in cui cerco disperatamente una cabina telefonica,” ha concluso Kate.
Detto fatto, abbiamo iniziato a girare il nostro capolavoro. Inutile dire che ci sono voluti almeno 20 tentativi prima di ottenere qualcosa di decente. Tra Gavin che continuava a guardare l’obiettivo sbagliato, meno male vuole fare il regista, Rachel che si è impigliata nel nastro della cassetta e io che sono inciampata sulla mia collezione di CD, è stato un vero miracolo riuscire a completare il video.
Ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Il risultato? Un video di 60 secondi che riassumeva perfettamente la nostra goffaggine collettiva e la nostalgia per gli anni ’90.
“Ok, ora lo posto,” ho annunciato, cercando di ricordare come si faceva.
“Aspetta!” ha gridato Vivian. “Hai messo gli hashtag giusti?”
“Hash… cosa?”
Vivian ha sospirato, prendendo il mio telefono. “Lascia fare a me. #boomerproblems, #90sKids, #TBT…”
“TBT? Torta Ben Tostata?” ho chiesto confusa.
“Throwback Thursday, Pippa. Significa…”
“Oh, lascia perdere,” l’ho interrotta. “Fai tu la magia degli hashtag.”
Finalmente, il video era online. Abbiamo aspettato con ansia i primi like e commenti, come dei genitori ansiosi il primo giorno di scuola del loro bambino.
“Ehi, abbiamo già 10 visualizzazioni!” ha esclamato Rachel dopo qualche minuto.
“Saranno i fantasmi,” ha commentato sarcasticamente Gavin.
Ma con nostra grande sorpresa, il video ha iniziato a prendere piede. I commenti hanno iniziato ad arrivare:
“OMG, mi sento così vecchia ora!” “La scena della cassetta mi ha ucciso ” “Chi altro ha ancora una collezione di CD?”
“Ragazzi,” ho detto con voce tremante, “Credo che siamo diventati virali.”
Kate ha riso. “Pippa, 100 visualizzazioni non sono esattamente ‘virali’.”
Ma le visualizzazioni hanno continuato a salire. 500, 1000, 5000…
“Ok, forse siamo un po’ virali,” ha ammesso Kate dopo un’ora.
Il nostro piccolo esperimento si è trasformato in un fenomeno inaspettato. Nei giorni successivi, abbiamo ricevuto messaggi da vecchi compagni di scuola, colleghi e persino da qualche celebrità nostalgica degli anni ’90.
“Sapete cosa significa tutto questo?” ho chiesto ai miei amici durante la nostra successiva riunione al “Sottaceto Ubriaco”.
“Che siamo ufficialmente vecchi?” ha suggerito Gavin.
“No! Beh, sì, anche. Ma significa che dobbiamo fare altri video!”
E così è nata la nostra serie “I boomer Sottaceto”, dove ogni settimana affrontiamo le sfide della vita moderna con la goffaggine tipica della nostra generazione.
Abbiamo fatto video su:
- Come sopravvivere a una riunione Zoom senza pantaloni
- Il panico di dover rispondere a una telefonata non programmata
- La nostra reazione quando qualcuno sotto i 25 anni ci chiama “signora” o “signore”
- Il dramma di dover spiegare i meme ai nostri paesani
Ogni video è un mix di autoironia, nostalgia e puro caos. E sapete una cosa? La gente lo adora.
Certo, non siamo esattamente delle star di TikTok. Non balliamo (beh, non bene almeno), non facciamo lip-sync perfetti e sicuramente non abbiamo l’energia di un teenager. Ma abbiamo trovato il nostro piccolo angolo di internet dove possiamo essere autenticamente noi stessi, con tutte le nostre imperfezioni e la nostra confusione generazionale.
E la cosa più bella? Lo stiamo facendo insieme. Questa avventura su TikTok ha rafforzato la nostra amicizia in modi che non avrei mai immaginato. Ci ritroviamo a passare ore a ideare nuovi sketch, a ridere dei nostri errori e a celebrare ogni piccolo successo.
Vivian è diventata la nostra guru della tecnologia, Rachel la nostra specialista in props nostalgici, Kate la nostra sceneggiatrice creativa e Gavin… beh, Gavin è ancora Gavin, ma ora sa come tenere il telefono nel verso giusto mentre filma.
Quindi, cari miei cetriolini digitali, la morale di questa storia è: non abbiate paura di essere voi stessi, anche (e soprattutto) online. C’è un pubblico là fuori per tutti, anche per un gruppo di millennial goffi che ancora non hanno capito come funziona Snapchat e stiamo tentando di imporci su Instagram.
E ricordate, se mai vi sentiste troppo “vecchi” per i social media, pensate a noi: cinque over cinquantenni e oltre che fanno video su TikTok cercando di capire come funziona un’app progettata per teenager. Se ce la facciamo noi, ce la può fare chiunque!
Ora scusatemi, devo andare. Abbiamo in programma di girare un video su “Come sopravvivere a una festa dove non conosci nessuno e l’unica persona che conosci ti ha abbandonato per andare a parlare con qualcun altro”. Sarà un successone… sempre che riusciamo a far stare tutto in 60 secondi!
A presto, miei adorati sottaceti digitali!