Possiamo essere un sacco di cose

Spesso cerchiamo l’isola che non c’è nella speranza di approdare in un luogo dove la felicità sia l’unico itinerario possibile, ma la delusione può trovarsi dietro l’angolo. La vita, nella sua intrigante declinazione, regala esperienze, vissuti, mondi che si intersecano all’interno di parole, sguardi e respiri. Tutto accade solo se la persona riesce a disporsi nella giusta dimensione che le permetta di accedere alla sua parte più intima per afferrare il senso e il significato della felicità. L’importante in questo andare è, come ben ci dice Chiara Franchi: imparare a brillare. Tant’è che tendiamo ad amare il mondo e quello che il mondo ci offre in base a quanto amiamo noi stessi. Pensate a cosa può accadere se l’amore verso noi stessi non è poi nulla di eccezionale? Così il “brillio interiore” di cui Chiara parla nel suo primo libro fa comprendere l’importanza di esserci per noi stessi affinché la magia della vita possa dipanarsi in un itinerario virtuoso di bisogni soddisfatti e nutriti. Il viatico iniziato da Chiara si è fatto denso della sua cifra significante arricchendosi di un nuovo lavoro: “Fattore &”. Un libro che regala un punto di osservazione diverso sulla vita, insegnandoci che possiamo essere tutto ciò che vogliamo, senza rinunce. Un nuovo modo di interpretare e organizzare la vita, il lavoro, le relazioni. Un nuovo modo di essere felici per sé, in primo luogo, e poi per l’altro. Chiara ci parla del suo lavoro, della sua vita, del suo lavoro e dei suoi progetti. Lo fa con la determinazione, l’amore e la grinta che la contraddistingue.

    

Grazie Chiara per questa intervista sono molto curiosa di conoscerti. Quindi per iniziare: raccontaci di te?

Felice di essere di qui a raccontarti. Sono una donna di 42 anni entusiasta della vita nonostante le mille tempeste attraversate. Sono un’imprenditrice, un’insegnante, una scrittrice, una mamma e un sacco di altre cose. Ho trascorso gli ultimi vent’anni della mia vita a lavorare nel mondo della moda e del lusso, prima come manager, oggi come consulente. Amo alla follia questo settore e quello che faccio, seppur sia il momento in assoluto più complesso nel quale abbia operato, mi piace pensare di poter fare qualcosa che lasci un segno.

Che cos’é HCE Luxury?

HCE Luxury è la società che ho creato con Paolo Borzacchiello ormai tre anni fa, con l’obiettivo di portare nel mondo del fashion e del luxury un approccio consulenziale che non esisteva fino a quel momento. Un approccio basato su precisi modelli nei quali la bellezza e le emozioni sono studiate secondo precisi modelli predittibili, dove la scienza diventa lo strumento per codificare e creare quello che serve ad un brand in un determinato momento e per un preciso obiettivo. Affianchiamo brand emergenti o affermati che vogliano comunicarsi e vendersi al mondo in modo netto, che vogliano fare la svolta se ancora non l’hanno fatta o che vogliano fare un passo in più se già sono posizionati correttamente. Costruiamo strategie di marketing che lascino un segno.

Come è nato?

È nato, appunto, dall’incontro mio e di Paolo. Dall’unione di due mondi di competenze: da un lato i miei oltre 17 anni di esperienza nel mondo del lusso come manager e dall’altro i suoi oltre 20, come massimo esperto neuroscienza e linguistica, come formatore di top management di aziende internazionali.

Come si fa ad applicare metodi neuroscientifici al Luxury?

Attraverso modelli precisi e misurabili della realtà, che permettono di valutare una situazione, un processo una dinamica, attraverso kpi obiettivi che determinano un livello di analisi il più possibile obiettivo. Che permetta di disegnare strategie che vanno ben oltre il “mi piace o non mi piace”.

Dopo Max Mara la vita cambia?

Il gruppo MaxMara, dove sono rimasta 13 anni, è stato per me una realtà incredibile, dove ho imparato tanto, dove ho faticato tanto, ma dove ho avuto la possibilità di crescere attraverso uno straordinario percorso di carriera. Non rimpiango nulla. Ad un certo punto ho capito che era il mondo di lasciare il nido e spiccare il volo. Da quel momento ho iniziato un ulteriore meraviglioso capitolo della mia vita. Ho guidato per tre anni un gruppo di brand nella loro espansione internazionale.

Rimpianti?

Nessuno e mai. Prima di prendere una decisione setaccio ogni possibilità, non ne ho nessuno.

Le startup più creative che hai seguito?

BecomeOne, un brand innovativo e disuptive alla cui guida artistica c’è Nicoletta Lomonaco. Un brand di abbigliamento che si pone sul mercato con toni nuovi e dirompenti, qualcosa che oggi non c’è.

Quanto è difficile oggi dar vita ad un’azienda?

È estremamente difficile. È necessario essere determinati, competenti, pieni di passione, essere autentici e avere molto chiara la direzione. Nonostante tutto, a volte non è sufficiente.

È vero che “funziona solo se brilli”?

È vero eccome. In ogni ambito della vita “se non brilli”, se non comprendi che il motore di tutto sei tu e ti aspetti che le cose arrivino da chissà dove, allora, non vai da nessuna parte.

Quanto è difficile brillare?

Oggi moltissimo, ci vuole una dose massiccia di consapevolezza unita alla temperanza.

E poi arriva lui: “Fattore &”?

Fattore & arriva lungo il mio cammino. Ogni volta che faccio un passo avanti, che scopro una ricetta “magica” la condivido con i miei lettori e fattore & rappresenta una svolta nella mia vita. Una presa di coscienza che mi ha reso la vita molto più lieve e piacevole, seppur tra le tempeste.

Perché “Fattore &”?

Fattore &” perché, appunto, la “&” al posto della “o” è spesso la chiave. Ci chiedono spesso, sempre di più, di scegliere: la società, la famiglia, talvolta noi stessi. Ci chiedono di scegliere di essere “buoni o cattivi, “perfetti o imperfetti”, “mamme o manager”, la verità è che attraverso un percorso di consapevolezza possiamo essere un sacco di cose insieme, rendendo la nostra vita molto più libera e colorata.

Come ti piacerebbe fosse il mondo?

Mi piacerebbe fosse molto più luminoso. Soffro per il buio, il buio che vedo troppo spesso nelle persone che incontro lungo la mia strada, soffro per chi, nel mezzo della tormenta, alla fine molla, soffro per chi non capisce che la nostra serenità è molto più che una scelta egoistica bensì un dovere verso la collettività. Perché il mondo migliora se ognuno di noi lo fa.

Sei buona o cattiva?

Sono buona e sono cattiva.

Sei impulsiva o razionale?

Sono impulsiva e sono razionale.

La vocale “O” quanto influenza il nostro vivere e saper vivere?

La “O” ci condiziona e ha condizionato fortemente, ogni volta che ci chiedono si essere una cosa o l’altra ci stanno togliendo un pezzo di libertà. Possiamo essere una e l’altra cosa, se sappiamo quando esserlo e cosa comporta una e l’altra scelta.

Tu quante “e” cambi alla volta?

Tutte quelle che posso, una alla volta e una dopo l’altra.

Possiamo davvero essere tutto ciò che vogliamo?

Tutto tutto, non sempre e non per forza. Possiamo ottenere tanto ma dobbiamo sapere anche che, contrariamente a certe scuole di pensiero che millantano il “puoi avere tutto ciò che vuoi”, la verità è che possiamo avere tanto perché tanto possiamo controllare ma ci sono cose, talvolta, che non dipendono da noi e ci sono traguardi che forse non raggiungeremo mai.

Come si fa?

La consapevolezza e la dedizione sono la chiave ma a volte può non bastare.

E le rinuncio dove le collochiamo?

Le rinunce esistono, ne faccio ogni giorno quando mi alzo alle 5:45 per volare verso i miei sogni.

Qual è il tuo modo di intendere la vita?

Significare ogni singolo giorno, essendo grata per essere in vita, facendo del mio meglio per rendere migliore la mia vita e quella di tutte le persone che amo.

È quello di lavorare?

Per me non c’è differenza. Lavoro è vita. Il modus operandi, pieno di entusiasmo e voglia di fare qualcosa di buono, è il medesimo in ogni ambito.

C’è spazio per la felicità?

C’è spazio. Purché non sia vista come una meta ma come una serie di soste gioiose lungo il viaggio.

E la vita di coppia?

Attualmente non c’è. So che, al momento opportuno, arriverà.

Progetti autunnali?

Tanti! Interventi a grandi convegni, registrazione di un podcast, altre presentazioni del mio libro, lanci di nuove campagne di importanti clienti e … sto lavorando al mio terzo libro!

Cosa farai da grande?

Un sacco di cose. Sono ancora in viaggio, devo ancora imparare tanto per poi donare a chi avrà voglia di crescere con me. Di sicuro so che la mia missione è ispirare e guidare.

Un sassolino nella scarpa?

Auguro a tutti quelli che hanno assorbito luce scappando chissà dove, di imparare a brillare da soli. Perché se la luce la prendi ma non la produci, alla fine non funziona mai.

 

 

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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