Monica Vitti: una vita per il cinema

Si è spenta questa mattina Monica Vitti. Nata a Roma il 3 novembre del 1931 con il nome di Maria Luisa Ceciarelli. Scopre l’amore per il teatro sin da ragazzina quando la guerra faceva da padrona nella vita di tutti, gioco e recitazione erano compagni pomeridiani in cortile con gli amici. Attrice dal talento smisurato, musa di Michelangelo Antonioni, attrice per Mario Monelli, compagna di Albero Sordi nelle più intense pellicole della commedia italiana. Interprete di grandi film al fianco di Tognazzi, Manfredi, Gassman.

Lei, nella sua lunghissima carriera, è attrice e regista. Con la sua capacità inesauribile di dar vita a personaggi intensi, particolari, veri, ha segnato un viatico indelebile nella storia del cinema non solo italiano. La notizia è stata data dal compagno Roberto Russo che attraverso l’amico Walter Veltroni ha affidato ai social la comunicazione. Con un Twitter Veltroni annuncia questa triste notizia: “Roberto Russo, il suo compagno di tutti questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con dolore, affetto, rimpianto”.

 

Monica Vitti è riuscita a dar voce e corpo alla donna borghese, popolana, senza alcuna difficoltà. Maestra per le attrici che nel corso degli anni si sono affacciate nel mondo del cinema è riuscita con la sua grazia, il suo carattere forte, la sua natura sensuale e spiritosa, la sua gentilezza e profondità, il suo sguardo enigmatico ma anche accarezzante a creare un genere recitativo che appartiene solo a lei. Gli ultimi anni della sua vita non sono stati generosi, una malattia degenerativa l’ha portata a ritirarsi dalla vita pubblica. La sua è una carriera straordinaria come solo le grandi dive possono vantare: 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’oro (di cui due alla carriera), un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Cocha de Plata a San Sebastián, una candidatura al premio BAFTA. Se ne va un’antidiva, un’eccellenza italiana con la sua voce roca e gli occhi che bucavano lo schermo.

 

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