Il titolo prende spunto dalla canzone di Jovanotti ma calza a pennello in questa nostra rubrica, mia e della straordinaria Lilli Manzini, nel raccontarvi questa volta dell’estate. Ebbe sì! Chi lo dice che in estate bisogna per forza viaggiare, fare il giro delle spiagge più gettonate o passeggiare nelle località montane più glamour? Per un’estate che sia all’insegna del relax e della tranquillità provare per credere un’estate on the city. Lilli Manzini con la sua straordinaria capacità di accarezzare il cuore e l’anima dell’altro ci racconta la sua estate all’insegna di quiete e ristoro nella sua meravigliosa città: Roma. Una perfetta strategia per godersi le meraviglie racchiuse in questo diamante di cultura e storia che s’incastona nello stivale di cui ne è pure capitale. Così nel suo andare per la città cattura l’essenza dei luoghi come Villa Borghese, un paradiso all’interno di una città che pulsa di vita e passione. Nota assolutamente perfetta: i parcheggi! Ce ne sono a volontà e il traffico è significativamente ridotto. Una vera delizia. Certo è che l’afa e il caldo la fanno da padrone ma si può sempre trovare un luogo di ristoro fosse anche a casa con l’amico condizionatore. Cara Lilli, ti adoro, e tu ben lo sai. Ti sono grata per questo nostro chiacchierare itinerante che ci porta a stimolare pensieri, riflessioni e atmosfere.
Cara Lilli, eccoci al nostro appuntamento di “Interviste in the city”, ti va se parliamo di estate?
Carissima Barbara, grazie innanzitutto di essere nuovamente tua ospite… Perché no…parliamo dell’estate.
Ti piace l’estate?
No. È la stagione peggiore dell’anno: afa, spossatezza fisica e mentale, appiccicume epidermico da fare schifo. Poi, se non hai almeno una catapecchia dove poter soggiornare, sei costretto a scegliere di andare al mare la mattina alle 8:30, e ciò implica svegliarti alle 6:30 per prepararti e arrivare lì quando non c’è nessuno e soprattutto quando il sole non ti devasta, e questo deve accadere anche prima che arrivino le famiglie con quei bambini pazzeschi che strillano e non ti lasciano rilassare, per poi tornare a casa alle 11:30, prima che, il sole di mezzogiorno, ti procuri danni assurdi, altrimenti scegli di andarci nel pomeriggio: orario fantastico, il più bello, quello delle 18:00, dove non fai in tempo a metterti sul lettino che dopo nemmeno tre quarti d’ora arriva il trattore e ti fa sgombrare… Oh, ma se vuoi te ne parlo ipocritamente bene dell’estate: bei tramonti in riva al mare, storie d’amore meravigliosamente inconcludenti che affascinano i rotocalchi, bei bikini da indossare, bagni nelle acque più cristalline della Regione… uhhh che bella l’estate… Aspetta, un lato assolutamente positivo esiste: trovi parcheggio in due secondi sotto casa, e hai la città tutta per te, per almeno 20 giorni. Wow!!!
In quale stagione ti riconosci?
L’inverno. Adoro il tepore di quelle giornate passate a scrivere o a lavorare indossando maglioncini coccolosi e tailleur vellutati come amo portare da anni. Mi piace quando alle 17 fa già buio e tutto sembra prendere un’aria dolcemente malinconica. Si, mi piace il freddo, non quello eccessivo sia chiaro, ma a me piace tutto ciò che è naturale, come scaldarsi con soffici coperte e poter mangiare tutto perché la stagione te lo permette.
E il caldo dove lo mettiamo: piacere o voglia di fuga in montagna?
Come sopra: il caldo non si commenta, lo detesto! Poi altro che montagna, se non avessi paura di viaggiare, d’estate me ne andrei in Islanda; ma poi entra in gioco il fattore fisico e non credo il corpo umano, quantomeno il mio, possa resistere a temperature fredde 12 mesi all’anno….
Il caldo è associato al sole, il sole ha le sue ragioni alchemiche ed esoteriche oltre che psicologiche, cosa pensi?
No no, io il caldo lo associo alla rottura di palle. Il sole c’è tutto l’anno e ci da solo una cosa (a parer mio): l’energia vitale. Io non vado d’accordo con l’esoterismo, lo trovo di pessimo gusto. Sono convinta che tutto ciò che ci circonda è frutto della natura della vita e non di alchimie o cose simili; è che al giorno d’oggi, la gente, oltre a leggere troppi libri di cucina scritti da conduttori televisivi improvvisatisi cuochi eccellenti senza aver nemmeno studiato l’alberghiero, si ritrova ad acculturarsi con volumi di roba della quale fondamentalmente non capisce una mazza, ma che la legge solo perché è di tendenza. Ben inteso, io rispetto chi si converte ad altri culti o cose varie, ma non cercate di convincermi delle vostre infinite idee sulla vita: con me non attacca.
La tua vacanza ideale: sole, mare e un lettino in Costa Smeralda oppure un camioncino anni ’70 in tour con gli amici?
La mia vacanza ideale è quella che faccio ogni giorno: passeggiata di 4 kilometri per la mia Roma, puntatina nei negozi di tecnologia che adoro, supermercato (anche perché col caldo non puoi che fare la spesa al momento) e siparietto finale con tanti film e teatro sbracata sul letto al buio e con un leggero refolo che mi accarezza le gambe mentre mi inebrio della bella televisione di un tempo. Va detto: io guardo solo cose che partono da fine anni 30 sino alla metà degli anni 90… raramente il 2000. Poi mi piace tanto assaporare tutta la mia collezione del Teatro di Eduardo, gli sceneggiati Rai dell’epoca… ahhhh ma che ne sa la gente… Ma per carità: a ciascuno il suo.
Sei per la vacanza solitaria o in coppia?
Per nessuna delle due…per quanto le abbia provate entrambe. Io non sono proprio per il termine “vacanza”. Dopo anni di costrizione a vivere la vita degli altri, le abitudini degli altri, le decisioni degli altri, gli itinerari degli altri, adesso sono solo “mia” e di nessun altro. E in questa sede, metto le mani avanti, affermando che chiunque si permetta di dire che faccio una vita troppo scialba e senza emozioni, rispondo così: di emozioni ne ho vissute talmente tante e di ogni tipo che sono felice di fare finalmente come voglio… è come se fossi andata in “pensione dal tutto”, e poi, meglio sola che male accompagnata.
Al mare, perennemente sott’acqua o in montagna a scalare sentieri?
A Roma, dentro Villa Borghese, percorrendo il più bel sentiero del mondo.
Quale film o serie TV consigli di vedere in estate?
Per quanto riguarda il film, consiglio di vedere le saghe cinematografiche, io, per esempio, mi sto guardando tutti gli 007. Fantastico. Più ne hai da vedere e più sai di divertirti a parlarne. Di serie consiglio nessuna. Lo dico contro il mio interesse, visto che ne doppio molte, ma in quest’epoca dove oramai è tutto un “corri corri”, non se le godrebbero le serie…tutta roba da Nerd. Naaaaa…fate altro, date retta a me.
La musica estiva: il tuo tormentone preferito?
Mamma mia, mi sento in colpa con te Barbara. Purtroppo, stai intervistando una donna che viene da un’altra epoca. Odio i tormentoni odierni. Se vuoi posso citartene alcuni davvero belli, vivi, unici: “Un’estate al mare” (Giuni Russo) – “Cuccuruccucù” (Franco Battiato) – “Nun te regge più” (Rino Gaetano) – “Tropicana” (Gruppo Italiano). Questa è la vera musica, non certo quella di oggi.
E poi gli aperitivi al tramonto: qual è il tuo preferito?
Ahahhh perdonami se rido, ma stavolta non sono nelle tue grazie Ahahhh: sono totalmente astemia. Solo un ottimo succo di frutto alla Pesca temperatura ambiente. Tramonto? Si, mi piace ma al Gianicolo.
Una parola che racchiude l’estate?
Caldo!
Vediamo se sei preparata: chi ha cantato “Summer in the City”?
Facilissimo: sono andata su Google e ho letto “The Lovin Spoonful”, ma anche Joe Cocker, e che Quincy Jones, ma anche B.B. King … quale dei 4 dicevi tu?
Che ne sai del solstizio d’estate?
Ne so tanto da dirti che sono nata il 18 settembre e più solstizio di questo… A me capita sempre di avere scombussolamenti neurovegetativi quando c’è un cambio di stagione. Quando arriva l’estate cerco di non essere troppo isterica, tanto, per fortuna, dura poco. Certo però che bello: il mondo è bello perché vario; chissà in questo momento, quanti lettori nei miei confronti, si stanno trasformando in ‘odiatori’ e quanti in ‘adoratori’. Fantastico.
È vero che è il giorno più caldo dell’anno?
Per me il giorno più caldo dell’anno non esiste. Esiste il mese più caldo dell’anno: luglio… che peraltro guarda caso, è quello che dura 31 giorni… aiutoooooo!!!!
Il tuo gelato preferito?
Quello artigianale che vado a gustare nella mia gelateria preferita dal 2008. È un gelato diverso dai soliti: questo è gelato di pasticceria. Sono un’abitudinaria. Prendo sempre lo stesso: bacio, nocciotella, nutellone o cremino, panna, granellina di nocciola e Cioccolato fuso sopra … ahhhhh proprio ideale per il caldo…
Adesso però siamo curiosi: di che segno sei?
18 settembre 1976. Vergine … E adesso è svelato il mistero della mia follia e del mio perfezionismo.
Che farai questa estate?
Farò quello di cui abbiamo parlato all’inizio dell’intervista: tanti film, tanto teatro, passeggiate, gelatini, tanta calma (dipende sempre dagli altri, io di mio sono sempre di buon umore e tranquilla… affermo di essere una vittima degli eventi da quando sono nata), e soprattutto tante parole crociate, nello specifico, i “quiz ermetici”, sono la mia felicità.
“Si, viaggiare” o una gita fuori porta?
“Sì, viaggiare” solo ascoltando l’uomo della mia vita, Lucio Battisti. La gita fuori porta la faccio tutti i giorni, fuori dalla porta di casa mia: il Centro Storico di Roma.
Cosa metti nella borsa?
Io non uso borse. Uso o uno zainetto dove tengo sempre i documenti, qualche antiacido per lo stomaco, fazzoletti, cuffie per il doppiaggio e mascherina anti-contagio, oppure un semplicissimo marsupio, dove a parte le cuffie, ci rimetto dentro quello che c’è nello zainetto. L’iPhone me lo tengo in tasca.
Le tue meravigliose T-Shirt Disney?
Una sola, quella di Mickey Mouse degli anni 40. La adoro. Ne ho comprate due uguali un anno fa…ora ne sto cercando altre, ma non mi soddisfano, ogni tanto metto quella di Burt Simpson, regalatami dal figlio del mio migliore amico e fratello Mino Caprio…oh non ditelo a nessuno, a me piacciono I Griffin….
Cara Lilli alla prossima intervista. Secondo te parleremo di ….
Parleremo di capacità intellettive; di come riuscire a coesistere con la gente, quando sai di sentirti totalmente su altre sintonie; parleremo di vita e verità d’intenti. Grazie Barbara di questo nostro splendido connubio. Grazie di essere nella mia vita.
Grazie a te Lilli, donna straordinariamente unica. Ti voglio bene.