Cambiano i tempi? Non tanto!

I social hanno monopolizzato la vita di tutti; le App per incontri sono diventate uno spazio virtuale dove l’immersione nella girandola della possibilità crea infiniti percorsi. Ce ne sono per tutti i gusti, come una morbida caramella da gustarsi in solitaria compagnia, per poi aprirsi all’ignoto. La assapori in breve tempo, sogni, fantastichi, immagini, e poi ne consumi una dopo l’altra senza controllo. L’amore in chat è diventato una consuetudine aprendo quella finestra sul possibile senza presenza che cattura e coinvolge. Così nel quartiere Trastevere a Roma va in scena Achattone: ovvero l’amore al tempo delle Chat.  La trama della commedia è avvincente e le due protagoniste, Camilla e Roxy, sanno ancora avere un contatto reale con le persone. Vengono selezionate per un esperimento sociale in cui hanno a che fare con il mondo virtuale. Protagoniste del gioco on line “Chatta con Amore”, si ritroveranno a costruire una relazione sentimentale attraverso uno schermo. Gag e fraintendimenti, risate e riflessioni sull’amore modificato dall’avvento della tecnologia. Ne parliamo con le sue interpreti nell’attesa di vedervi a teatro a gustarvi Achattone.

Achattone, una commedia al femminile?

Una sfida raccolta da un invito di una rassegna di drammaturgia al femminile, per la quale abbiamo debuttato in giugno al Teatro Elettra a Roma. Avevamo l’urgenza di raccontare ciò che ci sembrava tanto surreale e che invece è una nuova particolare realtà. Scritto a quattro mani con la mia compagna di palco, Barbara Abbondanza e diretto da Gabriela Praticò, regista sensibile e fuori dal coro, per la sua conoscenza della macchina teatrale. Una commedia brillante, con il ritmo dettato dalle risate per le situazioni paradossali e il sorriso per la tenerezza dei due personaggi che provano a stare dietro ad un mondo che corre veloce, anche nei sentimenti. 

Perché il nome Achattone?

Abbiamo voluto scrivere di come si può diventare accattoni da chat anche nostro malgrado ed è stato facile mutuare il ben noto titolo Accattone di Pier Paolo Pasolini. Cambiano i tempi ma non tanto, si è aggiunta solo una H.

Di cosa parla?

Due donne nate prima dell’avvento dei cellulari e cresciute in piazza come i ragazzi del muretto vengono scelte per partecipare ad un gioco virtuale in una chat game come la casa del grande fratello per dimostrare che l’amore si può vivere anche attraverso le relazioni costruite in chat. Le due “boomers”, ultime inguaribili romantiche si faranno coinvolgere nonostante le resistenze al mezzo virtuale, scopriranno come è cambiato il modo di comunicare e quanto è difficile “contattarsi” realmente.

Perché andare in scena a Trastevere?

Perché fare uno spettacolo a Borgo Ripa è un desiderio che si realizza, nella dimora storica del 1600 della famiglia Doria Pamphili, è sentirsi nella bellezza della storia, nel meraviglioso giardino circondato dai portici dove c’è il museo storico della famiglia. Accogliente, suggestivo, un luogo dove potersi incontrare e che si apre al teatro. 

Che cosa rappresenta per Roma Trastevere?

È la sua identità più profonda, quella dove si incrocia la nobiltà con il popolo e dove ogni mattone parla della storia di questa città, delle sue magagne e delle sue virtù, poeti scrittori cantastorie e musicanti ne parlano da sempre.

L’amore al tempo delle chat, che amore è?

“È asfissiante, non dà. Mortifica i sentimenti” dirà una delle due protagoniste ma, non vogliamo demonizzare il mezzo che è una nuova piazza dove incontrarsi, basta che si passi poi ad una realtà più concreta … altrimenti può trasformarsi in un acquario per pesci, senza uscite e senza “sentirsi”.

 

Si può amare in chat?

Si, perché dietro lo schermo, ci sono esseri umani che hanno il desiderio di innamorarsi, di trovare riconoscimento.

L’amore in chat che cos’è?

“È una illusione” e cito di nuovo una battuta di una delle protagoniste, perché se non si traduce poi nella realtà con un contatto dal vivo, resta solo una fantasia… e se ci si convince che è vera, può diventare pericolosa, può creare sospesi e dipendenze in un mondo fuori dalla realtà. Nei casi più immediati diventa un modo per sdoganare fantasie sessuali, con un linguaggio anche abbastanza duro e così si fa sempre meno sesso dal vivo e si perde sempre di più la capacità di esprimere sé stessi con più eleganza.

Si può davvero chattare con amore?

Si, per alcuni, in fondo un tempo si scambiavano pensieri di amore scrivendo lettere, per altri però è solo un modo di parlare a sproposito laddove dal vivo non aprirebbero bocca e sicuramente non hanno più l’educazione a scrivere, a fare cioè lo sforzo di confrontarsi con sé stessi.

Perché oggi si ha paura del contatto con l’altro?

La velocità nel trasferirsi notizie ha cambiato il modo di comunicare, a discapito dei sentimenti e delle emozioni che richiedono un tempo per formarsi e trovare il modo di esprimersi, non c’è più l’allenamento a cercare il contatto, si riduce anche il desiderio, la curiosità.

Quanto è importante uno schermo per proteggersi?

È la soluzione per non fare lo sforzo d mettersi a confronto con la vita reale, con uno sguardo, con una stretta di mano, sentire cosa succede dentro di sé e come impariamo a rispondere. Lo schermo ci cristallizza come in una foto.

L’amore nella vita reale c’è sempre?

No, è un viaggio che però vale la pena di fare sempre, al massimo te ne torni a caso con il vento che ti ha preso a schiaffi o il sole che ti ha bruciato ma, li hai sentiti sulla pelle.

Perché è difficile l’amore nel mondo della vita?

Perché è nella sua natura, quando si prova qualcosa si corre il rischio di soffrire, sempre, direi che è diventato più complicato perché cerchiamo di costruire l’amore più con i vuoti che con i pieni della nostra esistenza, spesso è l’incontro tra narcisisti senza soluzione.

Quale messaggio volete mandare al pubblico con Achattone?

Non demonizzare, coltivare la curiosità, non vivere di illusioni, perlomeno virtuali, esplorare, incuriosirsi, vivere così come siamo senza bisogno di apparire diversi.

Andrete in tour?

Siamo state a Cesena in Romagna qualche giorno fa, martedì 12 luglio saremo a Borgo Ripa a Roma, il 30 luglio in provincia, a Sabaudia, per la rassegna estiva “Il Parco e la Commedia” e a fine agosto in Puglia, per ora …

Progetti autunnali?

Achattone replicherà prima di Natale di nuovo a Roma, siamo felici di essere inseriti nel cartellone del Teatro Monteverde che inizierà la sua prima stagione di spettacoli proprio quest’anno.  Per altre piazze, ci stiamo lavorando …

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