Alice attraverso lo specchio

Chi nella sua vita almeno una volta non si è tuffato nelle avventure di “Alice nel paese delle meraviglie”? Chi non ha posto attenzione su alcuni passaggi significativi scritti da Lewis Carroll?  Ricordate la conversazione tra Alice e il Bianconiglio: «Ma tu mi ami?» chiese Alice. «No, non ti amo.» rispose il Bianconiglio. Alice corrugò la fronte e iniziò a sfregarsi nervosamente le mani, come faceva sempre quando si sentiva ferita. «Ecco, vedi? – disse il Bianconiglio – Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesci a volerti almeno un po’ di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata. Proprio per questo non posso amarti. Perché ci saranno dei giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò. Ogni giorno accade di calpestare i sentimenti per noia, sbadataggine, incomprensione. Ma se non ti ami almeno un po’, se non crei una corazza di pura gioia intorno al tuo cuore, i miei deboli dardi si faranno letali e ti distruggeranno. La prima volta che ti ho incontrata ho fatto un patto con me stesso: mi sarei impedito di amarti fino a che non avessi imparato tu per prima a sentirti preziosa per te stessa. Perciò, Alice no, non ti amo. Non posso farlo». Interessante e stuzzicante come riflessione. Tuttavia, se volete tuffarvi in questa meravigliosa favola non vi resta che andare a Spazio Arteatrio dove verrà rappresentato il musical: “Alice allo specchio” per la regia di Salvatore Mosca. Un’opera senza dubbio avvincente che coinvolgerà grandi e piccoli portando in un mondo nel mondo. Un cast nutrito che vedrà nel palco: Enrica La Rosa, Gianluca Savino, Emanuele Argilli, Alessandra Pulvirenti, Valeria Borsellini e Francesco Vigna Taglianti. Il corpo di ballo è formato da: Elena Valentini, Eleonora Bassotti, Melissa Rosci. Al pianoforte uno straordinario: Umberto Ciccone. La storia già la conoscete ma la rinfreschiamo un po’ prima di tuffarci nell’intervista a Salvatore Mosca. “Alice è una ragazzina singolare. Ama giocare e parlare con i suoi gatti, immagina storie con personaggi bizzarri e vede il mondo come un’eterna fiaba. Ma quando dalla sua stanza decide di attraversare lo specchio, precipita in un paese straordinario come i suoi sogni. La realtà che la circonda ha una logica tutta al contrario, piena di personaggi buffi e dolci che incrociano la strada di Alice e la accompagnano in un’avventura magica e movimentata, il cui capolinea riserva una fantastica sorpresa degna delle fiabe”. Dall’opera geniale e toccante di Lewis Carroll, “Alice attraverso lo Specchio” è uno spettacolo che racconta una storia classica ma intramontabile: una ragazzina che sogna, un paese incantevole, personaggi straordinari, e lo fa con la magia del teatro, della musica, della danza, per rendere vivo un viaggio che affascinerà qualsiasi bambino. Ma i cuori degli adulti non saranno risparmiati: grazie ad Alice, il bambino interiore di chiunque può rinascere! Non resta che andarlo a vedere! Prima leggete l’intervista al regista Salvatore Mosca.

  

Così per iniziare chi è Salvatore?

Salvatore è una persona che ama la vita e vuole viverla pienamente. Ogni giorno cerca di essere un uomo migliore per sé e per gli altri ma soprattutto per la sua famiglia. Gli piace tanto sognare e il suo essere audace e testardo lo ha portato a realizzarne qualcuno.

E invece Salvatore Mosca?

Salvatore e Salvatore Mosca sono la stessa persona e difficilmente riesce a non dimostrare ciò che pensa. Ha sempre creduto che l’artista lo faccia la persona che vive in sé, attraverso l’esperienza e lo studio. Spesso lo hanno definito uno, nessuno e centomila

“Alice attraverso lo specchio” è l’Alice dell’infanzia amata dai bimbi?

Si è sempre lei però un po’ più cresciuta.

Alice cosa rappresenta nell’immaginario collettivo?

Una ragazzina spensierata che ama sognare.

Ci sono ancora bambine come Alice oppure il mondo di Tik Tok le ha messa nella scatola dei ricordi?

Purtroppo, sono poche e per questo ci auguriamo che spettacoli come questo possano aiutarli a scoprire il mondo immaginario, quello della fantasia.

Quanto è importante riflettere e tuffarsi dentro alla storia di Alice?

È molto importante perché Alice tira fuori i sentimenti che a volte dimentichiamo di poter provare, soprattutto quando diventiamo grandi.

Un po’ di Alice è all’interno anche degli adulti?

Si, ma spesso nascosto.

Lo specchio se per la matrigna di Biancaneve aveva un ruolo qual è quello che ha con Alice?

Un portale verso un mondo fantastico.

Essere ed esistenza come si coniugano in Alice?

È un binomio che per Alice si incontrano spesso nei suoi viaggi fantastici.

La realtà circonda Alice ha una logica tutta al contrario, anche oggi sembra lo stesso?

Si.

Il nostro specchio: i social?

Mi dispiace ma oggi è proprio così.

E il paese delle meraviglie?

È una versione diversa ma sempre un mondo meraviglioso.

Perché abbiamo bisogno di crederci?

Perché ognuno di noi ha un bambino che vive, anche se pur nascosto, dentro di noi.

Perché farne un musical?

Perché è il modo più fantastico per far sognare, divertire e far riflettere i bambini e gli adulti.

Chi sono i suoi compagni di viaggio?

È una grande partita a scacchi che Alice fa insieme al suo gattino nero (Frufrú). Quindi regine, cavalieri, fiori e altri personaggi fantastici.

Andrete in tour?

Non c’è nulla di concreto ma da questa anteprima sono sicuro che si apriranno tante porte.

Progetti targati 2023?

Si uno spettacolo inedito che parla di come sono riuscito a realizzare i miei sogni dal titolo “Uno, zero e centomila”

Vuole aggiungere altro?

No grazie per la disponibilità e l’opportunità.

 

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