Ciao a tutti! Sono Pippa Pickle, 56 anni, giornalista e residente del pittoresco (e apparentemente infestato) villaggio di Pluckley. Se state leggendo questo, significa che avete trovato il mio blog: “Pippa Pickle: Vita, amore e altri disastri”. Benvenuti nel mio mondo caotico!
Voglio raccontarvi perché ho deciso di dar vita a questo blog. Sedetevi comodi, preferibilmente con un gin tonic in mano (io ce l’ho!), e lasciate che vi sveli i retroscena di questa folle avventura. Ah! Dimenticavo la maschera sul viso detox e antirughe l’avete messa? Io si! Come ogni sera ma le rughe continuano a mostrarsi in tutto il loro splendore. Nel momento di relax la maschera per il viso è fondamentale come la tisana di malva che sfiamma e i calzettoni di lana morbidi e caldi.
Tutto inizia circa sei mesi fa, forse cinque, non ricordo bene. Ero seduta nel pub di Rachel, lamentandomi per l’ennesima volta della mia vita amorosa inesistente e della mia carriera giornalistica che sembrava essere in stallo. Sempre le stesse cose, le identiche notizie, stimoli annullati a vantaggio di eventi, sagre e mucche che scappano da una fattoria all’altra.
Rachel, la saggia proprietaria del pub e mia cara amica, mi guardò con quel suo sorriso che promette guai e disse: «Pippa, tesoro, perché non trasformi tutte queste storie in qualcosa di produttivo? Potresti scrivere un blog nel tuo giornale?».
Quasi mi strozzai con il mio drink.
«Un blog nel mio giornale, dove la notizia più piccante sono le storie dei fantasmi, delle oche e della fiera delle zucche? Rachel, cara, l’ultima volta che ho provato a usare la tecnologia, ho finito per ordinare accidentalmente 50 chili di cibo per gatti. E non ho nemmeno un gatto!».
In quel momento, entrarono Kate e Gavin, altri due membri del mio gruppo di amici pazzi ma adorabili.
Kate, l’avvocatessa divorzista, alzò un sopracciglio perfettamente curato. «Un blog? Potrebbe essere un’ottima piattaforma per condividere consigli legali sulla vita da single».
Gavin, il mio migliore amico gay e aspirante regista, saltò sulla sedia entusiasta: «Oh mio Dio, Pip! È perfetto! Potremmo trasformare il tuo blog in una serie TV! Penso già al casting… che ne dici di Meryl Streep per interpretare te?».
«Gavin» – sospirai – «Meryl Streep ha 70 anni».
«Appunto!» – esclamò – «Sarà perfetta per interpretare te tra qualche anno, quando finalmente troverai l’amore!».
Gli lanciai un tovagliolo, ma non potei fare a meno di ridere. In effetti se ci pensiamo non è poi così distante dalla realtà.
Fu in quel momento che qualcosa scattò dentro di me. Guardai i miei amici, ognuno così diverso ma tutti lì per me, e pensai a tutte le storie assurde che avevamo vissuto insieme. Le disavventure amorose, i disastri lavorativi, le serate passate a ridere fino alle lacrime, gli amori infranti, i sogni smarriti e molto altro ancora.
«Sapete una cosa?» – dissi, sorprendendo me stessa – «Forse non è un’idea così folle».
E così, il giorno dopo, mi ritrovai seduta davanti al mio vecchio laptop, fissando lo schermo bianco di un nuovo blog per il mio giornale “Daily Whisper”.
“Pippa Brown: Vita, amore e altri disastri”, digitai come titolo. Sembrava appropriato.
Il mio primo articolo fu un disastro. Passai ore a scrivere e riscrivere, cancellando e riformulando. Alla fine, frustrata, chiamai Vivian, la mia amica aristocratica.
«Vivian» – gemetti al telefono come un gatto stretto all’uscio – «non so cosa scrivere! Come faccio a rendere interessante la vita di una single cinquantaseienne in un villaggio sperduto del Kent?».
Vivian rise di gusto con la sua aria da aristocratica 2.0.
«Oh, tesoro. La tua vita è già interessante. Sei una giornalista che vive nel villaggio più infestato d’Inghilterra, hai una vita amorosa che farebbe impallidire Bridget Jones, e hai quattro amici come amici. Cosa c’è di più interessante?».
Aveva ragione, ovviamente. Così, presi un respiro profondo e ripresi a scrivere.
E allora eccomi qui: la mia intenzione è condividere le mie riflessioni sulla vita, sull’amore, sull’amicizia. Parlare delle mie paure di invecchiare da sola, ma anche della gioia di avere amici che sono come una famiglia. Raccontare i miei tentativi goffi di rimanere al passo con la tecnologia e le app di incontri, spesso con risultati esilaranti. Il bisogno di fermare la cavalcata dirompente delle rughe e la decadenza dei muscoli con sessioni di yoga e palestra che vivo come una tortura.
Questa rubrica sarà il mio spazio sicuro, il luogo dove potrò essere completamente me stessa, con tutti i miei difetti e le mie insicurezze. E, accadrà ciò che vorrà accadere. Non mi aspetto nulla. Se non la leggerà nessuna chissenefrega … io mi sono divertita e mi sto divertendo.
E così, cari lettori, ecco perché ho deciso di scrivere questa rubrica. Perché la vita è complicata, l’amore è un mistero, e, a volte, tutto sembra un enorme disastro. Ma con gli amici giusti, un po’ di umorismo e la capacità di ridere di sé stessi, anche i momenti più difficili possono diventare storie meravigliose da raccontare.
Questa rubrica è il mio modo di celebrare la vita in tutte le sue forme caotiche e imperfette. È il mio modo di connettermi con persone che, come me, stanno cercando di navigare le acque turbolente della mezza età, della menopausa, dell’amore e della vita in generale.
E chi lo sa? Forse un giorno queste storie diventeranno davvero una serie TV. In tal caso, Meryl, se stai leggendo questo, chiamami!
Con affetto (e un altro gin tonic), la vostra Pippa, il cetriolino sul gin tonic più delizioso che ci sia!
P.S. Se siete single, over over over 50 e non avete paura dei fantasmi, contattatemi. Come sapete vivo in un villaggio infestato tutto da esplorare e ho un gruppo di amici pazzi da conoscere.
Che ne dite, vi unite a noi in questa folle avventura chiamata vita?
La vostra Pippa Pickle, il cetriolino più dispettoso del Kent.