La Rosa di Lesegannor

Nella meravigliosa terra di Sardegna, a Porto Rotondo, si è svolta, il 18 Agosto 2022, la presentazione del romanzo “La Rosa di Lesegannor”. L’incanto magico del luogo e l’insieme avvolgente della serata hanno dato vita a un momento unico che fortemente si è inciso nell’animo di ogni partecipante. Inutile, aggiungere che il pubblico è stato rapito e coinvolto dalla narrazione interpretata del romanzo storico, scritto da Loredana Cicu D’Escano. A corollario di tutta questa serata la voce narrante del bravissimo attore Vincenzo Bocciarelli che con la sua magistrale interpretazione ha dato vita a parole intense e dense della loro cifra narrativa. Il tempo lontano si è riaffacciato implodente nel qui e ora costruendo uno spazio intimo reale dove era possibile palpare quei momenti passati che appartengono alla storia di vita di ognuno di noi. La pièce è stata accompagnata dalle musiche scelte dal maestro Gian Domenico Gravina, in sintonia con i tempi e le epoche della storia, come in una riduzione cinematografica. Ma c’è di più, a fine serata il tutto è stato avvolto dalla magica preghiera del canto 33 del Paradiso di Dante. È il passo dove San Bernardo, fondatore della regola templare, rivolge una preghiera alla Vergine Maria. L’insieme ha smosso e accarezzato emozioni profonde che sono state un dono per ogni partecipante. Nell’occasione abbiamo incontrato l’autrice: Loredana Cicu D’Escano.

Cara Loredana, è uscito il suo romanzo! Ci racconta qualcosa così per entrare nel vivo della sua narrazione?

La Rosa di Lesegannor è il mio primo Romanzo storico. Arriva dopo la pièce scritta per Rai3. È stata messa in onda anche su Sky.

Come s’intitola la pièce?

Canto per Eleonora.

Come nasce il suo interesse per il Medioevo?

È nato al tempo in cui mi occupavo della Sardegna, dei luoghi, della storia e delle antiche tradizioni.

Perché il Medioevo in Sardegna?

Perché il Medioevo sardo è poco conosciuto, benché abbia una singolare valenza.
Perché la Sardegna come luogo di svolgimento della storia?

La Sardegna del 1150, quella che descrivo e dove si ambienta la storia d’amore, ha una precisa connotazione storica che rende possibile, attraverso i personaggi, conoscere i tempi, gli eventi e le condizioni che portarono l’isola in primo piano nel contesto europeo.

Il suo romanzo per quale pubblico è pensato?

Il romanzo è destinato ad un pubblico vasto: a chi ama le storie d’amore profonde e coinvolgenti, a chi ama la storia con la “S” maiuscola. Credo di accontentare tutti i gusti. La storia è proposta in un modo lieve ma reale ed autentico.

È un romanzo Giallo, Thriller, Fantascienza, Fantasy, Romanzo storico, Rosa, Avventura o Horror?

È un romanzo storico.

Quanto è importante in questo mondo, così inafferrabile, scrivere romanzi e soprattutto pubblicarli ancora in cartaceo?

È molto importante! Oggi pubblicare ancora in cartaceo è essenziale. Il libro cartaceo è sempre vicino all’uomo. La carta ha una relazione ancestrale con la persona e la letteratura. È fascino e mistero di parole.

Per lei che cos’è la scrittura?

È un dono. Un dono che abbiamo e ci giunge dal cielo. Quasi una profezia: si possiede o no. Non credo nelle scuole di scrittura che servono agli scrittori se non per la tecnica. Perchè ciò che lo scrittore ha dentro proviene dal suo profondo io, che vuole condividere con il pubblico dopo averlo fatto con sé stesso.

Sarà il romanzo di una trilogia storica?

Mi hanno già chiesto il seguito…  Il pubblico vuole sapere come andrà. Credo che verranno accontentati.

La cosa che più l’affascina e coinvolge?

È il viaggio che intraprendo quando scrivo. Niente può esprimere il piacere che provo quando realizzo nella mia mente il primo canovaccio del romanzo.

E poi?

Poi c’è la missione.

Ovvero?

Scoprire nuove verità, far emergere sfumature mai contemplate dell’anima e della personalità dei personaggi storici, come quelli descritti.

Ha più ricci o capricci?

I capricci fanno parte della fantasia letteraria. Mi vanno bene.


Nella vita c’è sempre un colpo di scena?

Esatto… Nella vita c’è sempre un imprevisto che ci cambia, un crash che ci marca.
Quando si sente davvero a suo agio?

Mi sento molto a mio agio nella natura, con l’armonia del creato, con le persone buone, con chi difende la verità con il coraggio e l’onestà.

La scrittura cosa le regala?

La scrittura mi regala l’immenso … viaggio dove voglio, non pago il biglietto. Canto, compongo, rido e scherzo attraverso i miei personaggi. Amo anche di un amore illuminato; quello che tutti vorremmo.
presenta il romanzo con un compagno di viaggio straordinario: Vincenzo Bocciarelli. Perchè questa scelta?

Il mio incontro con Vincenzo Bocciarelli è l’imprevisto arrivato al momento giusto. Dopo aver partecipato alla giuria dei Tulipani di Seta Nera per Rai Channel, la mia carissima amica Paola Nazzaro, famosa scenografa, mi consigliò lui come lettore ed attore.

Vincenzo Bocciarelli è un grande attore come si interseca all’interno della sua presentazione?

Con Vincenzo nacque un’armonia professionale rara ed insolita. Siamo riusciti a dare al pubblico qualcosa di diverso oltre alla semplice narrazione. Pare sia stato molto gradito. Vincenzo Bocciarelli è attore di spessore, che ben si dedica al reading spettacolo da noi concepito.

Andrà in tour con il suo romanzo?

Spero di si. È previsto il tour de “La Rosa di Lesegannor” per l’Italia.
La cosa che più ama fare?

Ovviamente è scrivere.
Quello che non avrebbe mai voluto fare nella vita?

Io non avrei voluto editare i libri degli altri anche se è stata una bella esperienza, avendo delle belle soddisfazioni.

Progetti?
Qualcosa di televisivo di cui non posso ancora parlare.

Sogni?
Tantissimi! Guai se dovessero mancare poiché, come dice Shakespeare: “Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”.

Nel cassetto c’è ancora qualcosa?

Molti progetti … Ad uno scrittore non basta una vita… Progetti incompiuti da realizzare, accantonati e in via di realizzazione.

Vuole aggiungere qualcosa?

Sono molto felice dei consensi dei miei lettori. Felice di aver scritto qualcosa che arriva al cuore, radici di storia cultura e amore che hanno ritrovato riscontro ad ampio raggio. Soprattutto grazie alla collaborazione di un grande professionista come Vincenzo Bocciarelli che ha saputo coadiuvare perfettamente il mio operato letterario.

         

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