La Ninnananna di Stefania

È disponibile su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Umberto Canino, La Ninnananna di Stefania, prodotta dalla labelRossodisera Records e da Tony Ciara.

Un brano travolgente, ricco di sentimenti, messaggi, contaminazioni e collaborazioni, per un adattamento in italiano e in una versione più moderna di Stefania dei Kalush Orchestra (vincitori dell’Eurovision Song Contest 2022).

La Ninnananna di Stefania sta già suscitando le attenzioni della comunità ucraina e sta attualmente avendo molte condivisioni, raccogliendo molti like. (È riuscita a superare la soglia delle 150.000 visualizzazioni sulle piattaforme).

Umberto Canino racconta: “Stefania è un brano che mi ha colpito da subito, per il messaggio, la forza e l’auspicio di un mondo senza guerre.La Ninnananna di Stefania è quindi il mio modo di raccontare questa speranza. Ho riadattato il brano e l’ho fatto mio, poi in collaborazione con Tony Ciara lo abbiamo esaltato e sono felice di farlo ascoltare a tutti. La pace non si raggiunge mai con la guerra e in questo brano ho voluto rappresentare quello che più mi fa male: la distruzione di un’intera nazione e il dolore, la pena di una madre che attende il ritorno del figlio. Così paragono il paese all’abbraccio materno, alla forza incredibile delle madri di riconquistare e ricostruire il mondo. Il ritorno a casa e il ritorno dalla mamma diventano fondamentali per ripartire. È un brano rivolto a tutte le madri che soffrono per i figli che stanno in guerra”.

La canzone, con contaminazioni elettroniche, intermezzi trap e accenni dance, racconta della speranza di un domani migliore, della rinascita dalle macerie alla richiesta di un “cessate il fuoco” globale.

Un messaggio contro tutte le guerre nel mondo, perché spesso sono gli innocenti a pagare. La figura della madre come metafora della lotta alla guerra, con forza e coraggio per ritrovare la pace. A completare il brano, la scelta del ritornello in lingua originale, per non snaturare l’intensità e la forza del messaggio. La Ninnananna di Stefania non rappresenta così una semplice cover ma un’attenta rielaborazione per un significato che va oltre, che abbatte i confini e che diventa essenziale per ognuno di noi.

Ho fatto ascoltare il brano al mio produttore Leopoldo Lombardi – ci dice Umberto Canino – che, entusiasta del risultato finale, l’ha inviato direttamente alla sede della Sony in Germania, casa discografica del gruppo dei Kalush, per ottenere la possibilità di proporre questo brano. Dopo diversi mesi, ci hanno inviato positivi riscontri e la possibilità di pubblicare questa nostra versione. È stato bello ricevere l’approvazione da parte loro e dagli stessi Kalush”.

Insieme al brano è disponibile anche il video, dove possiamo trovareuna madre, che seduta sopra le macerie della propria casa, continua a ricucire la bandiera ucraina, sperando nel ritorno del figlio e nella fine della guerra. La regia del videoclip è dello stesso Umberto Canino, con l’aiuto di Salvo Foresta come aiuto regia (entrambi autori anche dello script del video) e con la Rossodisera Video e Ulderico Principe per la produzione. Mirko Danese, Giovanni Ragusi e Carmen Silion gli attori presenti.

La musica è strumento di pace contro le guerre e mezzo per la speranza di un mondo migliore. Il ritorno in grande stile di un cantautoreraffinato, legato alla musica che, con questo nuovo brano, è riuscito a regalare nuove sensazioni e nuove emozioni. Artista libero, con lo sguardo fiero e con la mente al domani, senza paura e senza timori. Un uomo sensibile e profondo. Un rivoluzionario nel segno della pace.

Un brano dedicato a tutte le madri ucraine, sperando che possano riabbracciare presto i loro figli! Abbiamo intervistato Umberto Canino che ci condotto con grazia e mistero nel suo lavoro denso di significati significanti.

 

Una Ninnananna, perché?

La scelta della ninnananna deriva proprio dalla della canzone stessa. Rappresenta quella parte più intima e che non ho voluto toccare del brano dei Kalush. Quel lato che mi ha colpito e che ha reso così di successo la canzone. È stata la ninnananna che ha unito i popoli e che ha vinto l’Eurovision Song Contest 2022.

Nell’immaginario collettivo che cosa rappresenta la ninnananna?

La ninnananna è quel canto intonato dalla mamma e che aiuta a conciliare il sonno dei bambini. È quel qualcosa che anche da adulti ci riporta teneramente all’infanzia. Quel momento intimo ecapace di dare forza anche a chi vive momenti bui o a chi sta sotto la mira dei fucili del nemico. Quell’istante che riesce a farti sentirenuovamente bambino e con il solo scopo di raggiungere le braccia della madre.

C’è ancora spazio per questo momento intimo?

Per chi come me non ha la smania del successo, ha tutto il tempo di scrivere e comporre quello che l’ispirazione suggerisce. Quindi, spero di sì e sono convinto che in tanti siano alla ricerca di questa intimità.

Chi è Stefania?

Stefania è la protagonista, la mamma che ritroviamo nel brano deiKalush Orchestra. È quella figura che mi ha ispirato a riproporre il brano in una mia personalissima versione.

La canzone ha una fonte di ispirazione?

Il brano originale di Stefania, mi ricordava i suoni che usavo molti anni fa, oltretutto il timbro vocale del cantante è molto vicino al mio e quando, per la prima volta, ho ascoltato e visto l’esibizione all’Eurovision; mi sono sentito rapito. Come per magia mi sentii immerso nel brano, come se l’avessi ascoltata già altre volte. Era un qualcosa che mi apparteneva, difficile da spiegare, ma l’esigenza di andarlo a rielaborare è stata forte.

Quanto la vicenda Ucraina si è incisa nella sua vita tanto da portarla a scrivere questa canzone?

Conosco molte persone ucraine qui in Italia, con loro ho vissuto il dolore e la consapevolezza del rischio che stavano e che stanno ancora vivendo i loro familiari. Sono molto vicino a chi in Ucraina ha parenti che stanno al fronte, ho pensato più al dolore di una madre perché le immagini della TV raccontavano spesso di madri, che piene di speranza, attendevano la fine della guerra e il ritorno dei loro figli.

Ci può essere una speranza in questa triste vicenda?

Ci può essere una speranza solo se facciamo entrare il concetto di fratellanza in tutte le scuole e se facciamo capire il vero valore della pace alle nuovissime generazioni.

Allo stato attuale, ci può essere speranza solo se ogni Nazione interviene per negoziare la pace, e non fornendo armi. In questo caso, rischiamo di dare ragione a quella frase tanto discussa che diceva: “solo i morti hanno visto la fine della guerra”.

Perché dobbiamo ancora avere paesi in guerra?

Non mi sento all’altezza di poter dare una motivazione politica a questa domanda, ma come artista e come persona, mi sento di dire che oggi, più di prima, il problema è la corsa verso il potere. La smania di controllo genera mostri.

Come si può arginare la guerra per raggiungere la pace?

Un progetto di pace deve prima toccare il lato umano di chi vive al potere. Tuttavia, rarissime volte chi ha il potere, incontra la voglia di pace.

Un abbraccio materno può essere ristoratore?

Assolutamente sì! L’abbraccio di una madre riesce a trasmettere sicurezza, calore, amore e soprattutto energia. È la forza contro tutte quelle situazioni che spesso indeboliscono l’essere umano, è la voglia di riabbracciare una persona cara e che permette di non scoraggiarsi e di giungere alla meta, lottando contro tutte le forze che tentano di fermarci.

La canzone a quale genere si ispira?

Il brano è contaminato da suoni elettronici. Ho cercato di rendere il brano quanto più semplice e cantabile per arrivare a tutti; ho velocizzato di qualche bpm il ritornello originale della versione dei Kalush e ho cercato di non snaturare l’intenzione e soprattutto la lingua ucraina; il seguito continua in italiano ed è stato scritto da me e Tony Ciara e non si tratta di una mera traduzione, ma di un testo nuovo che rispetta la stessa tematica della canzone originale, dove polvere, macerie, speranza, vita e ricostruzione,sono le parole chiave del brano. Stessa cosa abbiamo fatto con la melodia, qualche cambiamento per poi tornare nel giro di accordi dell’originale.

Chi sono i suoi compagni di viaggio?

Tutto questo nasce grazie alla sinergia dei miei collaboratori,musicisti e produttori.

In primis Tony Ciara con il quale, grazie alla sua giovane età e alla mia versatilità creativa, riusciamo a creare brani che arrivano ad un pubblico eterogeneo e a cavalcare sempre l’onda.

Come il pubblico ha accolto questo suo lavoro?

Non è mai facile rielaborare un brano che ha già avuto granderisonanza, ci vuole coraggio e pazzia, ma nel mio caso, tutto è stato tutto istintivo. Sentivo il bisogno di unirmi al grido d’aiuto dei Kalush, che, come artista, non potevo che fare anche mio. Al pubblico, il brano è piaciuto tantissimo e in particolare nelle comunità ucraine; sto ottenendo anche numeri importanti, storicevendo buoni feedback e diversi inviti ad eventi musicali.

Progetti?

Da qualche tempo occupo il ruolo di direttore artistico nella storica etichetta discografica Rossodisera records, dove faccio produzione per giovani artisti, ma non ho mai messo a tacere la mia voglia di cantare. Infatti, da un po’ di anni, ho ripreso anche a lavorare ad un progetto musicale a cui tengo, e che purtroppo avevo accantonato a causa di un grave incidente stradale. Il titolo di questo progetto è “Nove Donne“, ed è ripartito 3 anni fa con “Chador” brano sulla condizione della donna islamica e con “Salomè” lo scorso anno, per una metafora sulla donna che abusa del proprio potere fino a diventare blasfema. Quest’anno è stata la volta di “La Ninnananna di Stefania“, un inno di pace per l’Ucraina e un conforto per tutte le mamme. Mentre, dal 10 maggio, sarà il momento di “Non è Medea“, brano con il quale tento raccontare le mamme meno fortunate, al punto di essere rinnegate dai propri figli. Questa sarà una canzone con la quale spero di poter dare una forma di redenzione tra madri e figli.

Desideri, sogni, emozioni?

Speriamo che anche la nuova generazione di musicisti capisca l’importanza dell’arte per combattere contro i mali del mondo. Sogno quindi un mondo migliore, libero da discriminazione e fanatici del potere e magari meno consumismo e materialismo.

E poi … vuole aggiungere altro?

Non saprei, spero solo di far arrivare la mia musica a tutti e di riuscire a condividere quei messaggi a cui tengo. La musica per me è vita e passione. La mia volontà è di far arrivare questo mio sentimento.

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