Il senso della vita

È nella natura umana interrogarsi su quale sia lo scopo della sua presenza su questa terra. Se nei secoli scorsi era una riflessione di pochi eletti poiché la vita era strutturata su paradigmi completamente differenti, attualmente, la situazione è ben diversa. Il mondo Occidentale offre un territorio denso di insegnamenti, riflessioni, possibilità, per pensare al senso della vita. Così tra “Allegro, ma non troppo”, l’opera teatrale al Festival Teatro Marconi di Mariano Lamberti e il suo libro “Il maestro” si getta un ponte tra il noto e l’ignoto alla ricerca della declinazione perfetta affinché il proprio Sé trovi la sua espressione migliore. Mariano Lamberti regala al suo pubblico la possibilità di interrogarsi su tempi importanti della vita oltre che sul senso e il significato di essere nel mondo. Lo fa non solo a teatro ma anche con un libro che si pone come intermediario tra la coscienza Occidentale e Orientale. Tutto sta in un equilibrio perfetto, a noi la scelta se iniziare a percorrere il viatico che ci condurrà a incontrarci. Il suo spettacolo debutterà al Festival Teatro Marconi il 25 luglio mentre presenterà il suo libro sempre al Festival Teatro Marconi il 26 luglio.

Allegro, non troppo, perché?

Il titolo dello spettacolo gioca sul significato della parola gay che in inglese significa appunto Gaio, allegro, noi ironizziamo un po’ sulla condizione omosessuale nel passato che era tutt’altro che allegra…tra discriminazioni, persecuzioni, roghi.

Cosa c’entra Lenny Bruce?

Lenny Bruce è stato il primo comico stand up   della storia e forse il più grande. non c’è un omaggio diretto ma chiaramente ogni stand up Comedy risente del suo genio.

Quanto la comunità LGBT sta creando un vortice di cambiamento e trasformazione?

Il movimento lgbt sta creando un grande cambiamento sia consapevolmente attraverso la lotta e le battaglie in parlamento per i diritti, sia inconsapevolmente, tracciando una strada nuova anche per la popolazione eterosessuale proponendo un modello di consapevolezza nuova di coppia, che pone alla base la scelta, scegliere di stare in coppia, scegliere di fare una famiglia non è una cosa così scontata.

Sarà davvero una trasformazione?

Sì, credo di sì, il modello inconscio è molto potente e la libertà di scegliere è sicuramente più creativa e fertile del solco già tracciato dai tuoi predecessori.

Accadrà o bisognerà attendere tempo?

Sta già accadendo.

Quanto è difficile fare coming out?

Sicuramente farlo oggi è decisamente più facile perché la società è cambiata, i costumi sono cambiati e l’accettazione è sicuramente più diffusa… noi nello spettacolo ironizziamo molto sui cosiddetti pansessuali bisessuali e qualsiasi definizione di sessualità pur di non ammettere di essere normalmente e semplicemente omosessuali.

È davvero importante farlo, oppure diventa un viatico di dolore?

Sicuramente è doloroso ma necessario, per la società e per sé stessi

Quanto pregiudizio bisogna digerire?

Prima di diventare una “moda “il coming out era un percorso di consapevolezza molto importante, un percorso di individuazione assolutamente necessario.

Non solo teatro ma anche un libro dal titolo: Il Maestro, può raccontarci qualcosa?

Il maestro è una biografia romanzata Anzi un vero e proprio romanzo sul Monaco giapponese Nichiren Daishonin vissuto in Giappone nel 1200. La storia è molto particolare perché viene raccontata dal suo discepolo prediletto Nikko quindi   si racconta la sua incredibile vita ma anche questo straordinario concetto che è il rapporto maestro discepolo, in Oriente molto più chiaro e diffuso, da noi purtroppo soggiogato da una sovrastruttura gerarchica.

Il Maestro chi è?

Il maestro è colui che ti indica la strada per vivere una vita piena, il maestro non obbliga nessuno a seguirla, la indica solo. Se tu sei disposto a seguire quella strada devi compiere un atto di rivoluzione interiore profondo e definitivo.

Perché la cultura giapponese?

La cultura giapponese è qualcosa di incredibilmente Vitale e misterioso racchiude il meglio della cultura orientale ma anche certe consapevolezze occidentali, è moderno e antico contemporaneamente. Non a caso questo buddismo così in linea con i tempi correnti, è nato lì.

Per trovare un Maestro bisogna andare in Giappone?

Assolutamente no: il nostro maestro vivente, per noi buddisti della soka gakkai, vive in Giappone ma scegliere un maestro è frutto di una ricerca interiore, puoi anche non incontrarlo fisicamente per tutta la vita ma cercarlo nella direzione dei tuoi pensieri e della tua vita, del tuo miglioramento personale.

Il buddismo è davvero una filosofia trasformativa?

Io pratico questo buddismo da 30 anni, è decisamente una filosofia trasformativa migliorativa diciamo, se decidi di seguire un maestro e questa filosofia fino in fondo la tua vita migliora notevolmente.

Il Sutra Loto e le sue verità?

Il Sutra del Loto è il penultimo insegnamento del Buddha storico e racchiude due importantissime verità. La prima è che tutti gli esseri viventi. Sono uguali poiché posseggono questo stato vitale della Buddità e la seconda e che la vita è eterna.

Cinque consigli per chi si vuole avvicinare al buddismo?

Bisognerebbe Avvicinarsi al Buddismo con la tazza vuota cioè con una mente predisposta ad accogliere, la prima potrebbe essere la curiosità la seconda sperimentare la terza sperimentare la quarta sperimentare la quinta sperimentale

Progetti?

Quest’inverno ho due spettacoli il primo “razza sacra” sul rapporto di Pasolini con le sue incredibili donne dalla Betti alla Fallaci dalla Mangano alla Callas e il secondo è” fake” una nuova stand up Comedy scritta per Lorenzo Balducci e da me diretta poi ci sono anche altri progetti ma preferirei non parlarne subito

Un sassolino nella scarpa?

Vorrei che questo spettacolo su Pasolini razza sacra che ha avuto così tanti ostacoli e difficoltà fosse un grande successo in tutta Italia: è costata tanta fatica da parte di tutti con molti ostacoli a volte incredibili e persino crudeli, e spero che tutto questo veleno si trasformi in Medicina.

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