Al teatro Trastevere in Roma dal 16 al 19 maggio va in scena la black-comedy: Estetiste. La commedia
scritta da: Silvia Falabella per la regia di Enzo Masci vedrà nel cast: Angela D’Onofrio, Silvia Falabella, Carlotta Assisi, Dafne Barbieri, Andrea Casanova Moroni.
La storia si snoda raccontando la vita di Sara e Valeria, due estetiste. Amiche da sempre, condividono un appartamento in affitto, molte aspirazioni fallite e un mucchio di problemi economici. Fra le loro clienti arriva Ivonna, una soubrette televisiva bellissima, piena di soldi e ammiratori ma, fuori dagli schermi, anche cattiva, arrogante e sciocca. Ivonna ha tutto ciò che le ragazze sognano senza aver fatto nulla per meritarselo. Così Sara e Valeria, ferite e umiliate da Ivonna, decidono di “usarla” per cambiare per sempre la loro vita. Ci riusciranno? “Estetiste” è una black comedy dall’ironia caustica e trascinante, dove il giallo e la risata si combinano insieme in un’ora e mezza di divertimento.
“Pensiamo che una risata sia il modo migliore per riflettere su fenomeni troppo radicati nella nostra vita per potere essere osservati con spirito critico. Estetiste è una black comedy nella quale abbiamo messo due ragazze normali, con le difficoltà quotidiane da affrontare ed i sogni che restano sempre vivi, a confronto diretto con quel mondo televisivo del quale troppo spesso si inseguono i modelli e si subisce la fascinazione. Quando quel piccolo schermo travalica i suoi confini ed ingloba la vita reale, esaspera il divario che c’è fra chi fa parte di quel mondo finto e patinato e la gente “comune”. Il risultato è una alterazione della scala dei valori per cui personaggi dai comportamenti censurabili diventano esempio da seguire e icone di un immaginario collettivo. Abbiamo voluto parlare di tutto questo con una storia divertente e dissacrante con la quale lasciare agli spettatori, oltre che l’esperienza di una serata piacevole in teatro, un punto di vista diverso su alcuni aspetti del nostro quotidiano sui quali riflettere con serenità e con un sorriso” ci racconta Silvia Falabella che abbiamo intervistato.
Una commedia dal titolo particolare: Estetiste. Perché?
Temo la mia risposta suonerà un po’ banale: è la professione delle due protagoniste, Sara e Valeria.
Di che cosa parla il lavoro teatrale?
Sara e Valeria sono amiche da una vita, ma è una vita che a loro piace poco. Il mestiere che hanno scelto per passione si è rivelato – come spesso accade – più simile a una gabbia che a una fonte di soddisfazione. I soldi sono pochi e la fatica tanta. L’unica forma di evasione è quella offerta dal mondo dello spettacolo: fiction, programmi a premi, talk show. Sara e Valeria sbirciano dalla televisione un mondo che non esiste ma al quale vorrebbero appartenere, con un misto di invidia e adorazione.
Chi è Ivonna e che cosa fa?
Ivonna è la star del momento. È la bellissima soubrette di Pastella, il programma a premi di cui Sara e Valeria non si perdono una sola puntata.
Perché Ivonna è incapace?
La sola funzione di Ivonna è apparire. Nel programma che l’ha consacrata al successo non fa letteralmente altro – a parte qualche bizzarra coreografia. Ma è bellissima, e tanto basta al mezzo televisivo, dove l’aspetto ha la priorità assoluta. Se ha delle capacità non interessano a nessuno: la bellezza è il suo talento, e tanto le basta.
Se Estetiste è una black-comedy ci sarà pure un enigma da svelare?
Più che un unico enigma direi che è una successione di colpi di scena. Ma per questo vi aspettiamo a teatro.
Chi è Sara, e Valeria?
Sara è pragmatica, determinata, volitiva. Porta avanti – con fatica – una vita quotidiana dove l’importante è mantenersi a galla. Valeria è la sua metà e il suo esatto opposto: sbadata, timorosa e un po’ infantile, sa che senza Sara sarebbe persa.
Che tipo di persone sono?
Il tipo che siamo un po’ tutti: facciamo del nostro meglio con quello che abbiamo. A volte ci basta, a volte no. Se siamo fortunati, troviamo qualcuno con cui condividere la strada. In questo, Sara e Valeria lo sono state.
In che cosa hanno fallito?
La parola fallimento forse non è la più adatta. Diciamo che hanno avuto fiducia in un sistema dove l’impegno non basta. Ma è un peccato veniale. Lo abbiamo commesso in tanti.
Come le due estetiste useranno la loro cliente famosa?
Diciamo che proveranno ad allargare i loro orizzonti grazie a lei. Non posso dire di più.
Quanta verità attuale c’è in questa commedia?
Una buona dose. La convinzione che ciò che vediamo in tv o sui social sia reale è una malattia diffusissima, per esempio. Molti di noi dimenticano che i media sono prima di tutto vetrine. E spesso la merce venduta all’interno è di tutt’altra qualità rispetto a come appare.
I giovani di oggi quanti sogni hanno dovuto archiviare?
Più di uno, sicuramente. La mia generazione si è sempre sentita dire che studio e impegno garantiscono il successo. Scoprire che è vero solo qualche volta ti costringe a valutarla, quell’archiviazione.
Che cosa riserverà il futuro alle due estetiste?
Facciamo un gioco: prova a immaginarne uno per loro. E scommettiamo che quello che accadrà in teatro ti sorprenderà.
Progetti?
Con la Compagnia Bracci-Schneider abbiamo in cantiere altri due spettacoli per la prossima stagione. Uno dei due sarà ancora una volta una black-comedy. Ma per ora non dico altro.
Sogni nel cassetto?
Meglio farli a occhi aperti, nel cassetto è troppo buio.
Sassolini nella scarpa ci sono?
I sassolini nelle mie scarpe non durano, sono un po’ insofferente.
E poi, vuole aggiungere altro?
Ridere fa bene. Venite a regalarvi un’ora e mezza di serotonina con “Estetiste”, gli amici che porterete con voi vi ringrazieranno.