Uno spazio accogliente deve avere personalità, nulla deve essere lasciato al caso, nemmeno quella rifinitura che sembra essere capitata e non scelta. Le linee zigzaganti della propria essenza creano l’algoritmo perfetto per far sbocciare il proprio spazio perfetto. Clara Bona ben sa quanto è importante la propria dimora, il proprio spazio vitale che si coniuga con la propria natura declinandosi in un discorso intimo ed esistenziale. Lei a Milano è famosissima. Una carriera eccellente che l’ha portata a firmare le dimore più prestigiose non solo di Milano ma anche di molte parti del mondo. Alcune si possono ammirare nelle più importanti riviste di design e architettura internazionali. Clara non è solo un eccellente architetto, è giornalista, interior designer, lifestyle. Presta la sua penna a molte riviste del settore, settimanali e magazine importanti. Per il Corriere della Sera firma una rubrica su Cook dove parla di cucine.
Architetto, interior designer, lifestyle, giornalista, fonte di ispirazione per molte persone, chi è Clara Bona?
Sono tutto quello che hai scritto, ma sono anche una moglie e una mamma. E ho cercato di conciliare vita privata e professione in modo bilanciato, per ritagliarmi sempre momenti da dedicare alla famiglia, ai viaggi, alla lettura, all’arte…
Perché ha scelto di studiare architettura?
Ho fatto il liceo artistico e architettura era lo sbocco più diretto da questo tipo di studi. Poi ho scoperto l’interior design e ho approfondito per conto mio, in quanto in quegli anni non esistevano corsi dedicati all’argomento: architettura ti preparava a costruire palazzi, scuole, ospedali… ma non in maniera specifica all’arredo e alle case.
5 aggettivi che rappresentano la sua professionalità?
Creatività, ascolto, passione, curiosità, serietà.
Esiste la casa perfetta?
Esiste la casa perfetta per ognuno di noi, quella in cui ti senti bene, che rispecchia sogni e desideri ma anche funzionalità e esigenze. Non esiste la casa perfetta in assoluto.
Quando arreda una casa si ispira a uno stile preciso?
Mi ispiro allo stile che vedo giusto per quel tipo di casa e per chi ci abita. Il contesto è molto importante.
Le persone cosa chiedono?
Le persone hanno, a volte, molte idee ma confuse, altre non hanno proprio idee… dipende molto dai casi. Ma quasi tutti chiedono una grande doccia, una cucina con elettrodomestici di ultimissima generazione, vogliono la TV ma non vogliono vedere, una cabina armadio super attrezzata, vetrate al posto di muri nella zona giorno….
Quanto è importante la luce in un appartamento, in una villa?
Importantissima. Luce naturale e orientamento sono fondamentali. Così come è importante un buon progetto illuminotecnico, soprattutto dove ci sono carenze.
3 consigli per ridare freschezza al proprio appartamento?
Cambiare i colori, alleggerire arredi e accessori, puntare su tessuti naturali
Ci sono regole per creare spazi accoglienti?
Uno spazio accogliente deve avere personalità, per arrivare a questo si devono capire gusti e passioni di chi ci vive. E automaticamente lo spazio diventa caldo e accogliente.
Quanto è importante la zona giorno?
Dipende. C’è chi la usa pochissimo…
E la camera da letto?
Per me è molto importante. È dove passo più tempo quando sono a casa…
La stanza guardaroba di Carrie Bradshaw sogno o realtà?
Per quasi tutte è un sogno … che, a volte, si può tradurre in realtà.
In una casa quanto è fondamentale avere una zona relax?
Se si riesce a creare una zona relax è meraviglioso… a volte basta un piccolo angolo, ma tutto per noi.
Se un appartamento è piccolo si può trovare spazio essenziale per sé stessi?
Si può, è più difficile ma si può.
Stiamo vivendo un periodo difficile è cambiato qualcosa nelle richieste delle persone che decidono di ristrutturare casa?
Tutti vorrebbero un piccolo spazio all’aperto. E un luogo dedicato dove lavorare da casa.
Mare, montagna città la sua località preferita è?
Mare.
Perché?
Mi mette pace, guardare il mare soprattutto d’inverno è la cosa che più mi rilassa.
Gli angoli di Milano che più ama?
Amo Milano, la conosco bene anche perché per 15 anni ho scritto per Vivimilano… Amo i suoi cortili segreti, gli androni, i piccoli negozi che non sono catene, le gallerie d’arte.
E il suo cagnolino, ci racconta qualcosa?
È un Jack Russell a pelo ruvido, si chiama Lou Lou, ama seguirmi sempre, anche in moto salta nel cestino per venire con me.
Le nuove tendenze targate 2022?
Uno stile più naturale, linee più tondeggianti, colori più soft.
Il colore che più ama?
In questo momento il rosa cipria, il mattone e il verde militare. In generale tutti i verdi polverosi e l’azzurro scuro. E il bianco, sempre.
Cosa non rinuncerebbe mai ad avere in casa?
La vasca da bagno.
Come nasce il suo profilo IG?
Per caso, me lo ha aperto mia figlia in una vacanza in India tanti anni fa. Mi ha subito appassionato e divertito.
E la sua esperienza come influencer?
Non mi considero un’influencer, sul mio profilo parlo del mio lavoro, di quello che mi piace, di cosa faccio, di una bella mostra che ho visto, di un posto in cui sono stata e che per me vale la pena vedere. E in molti mi scrivono che sono di ispirazione, mi chiedono consigli…
Quanto è importante la rete e il mondo Social per il suo lavoro di architetto?
Moltissimo.
La carriera giornalistica come nasce?
Nasce parallelamente al mio lavoro di architetto, ho sempre amato scrivere e l’ ho sempre fatto, sono iscritta all’albo dei giornalisti ormai da 30 anni…
I Millennials che tipo di casa cercano?
Non c’è una richiesta univoca…
Le sue più grandi passioni?
I viaggi.
Lei è per “buona la prima”?
Sempre!
È vero che ogni donna rispecchia la propria casa?
Non sempre è così… ma per me lo è.
Come si riconosce un appartamento stiloso?
Quando non è la copia di qualcosa di già visto, e ha uno stile tutto suo, ovviamente di buon gusto…
La vita è densa di intemperie, tuttavia, l’importante non è quante volte si cade ma come ci si rialza, è d’accordo?
D’accordo.
La cosa che più ama fare?
Mangiare bene, bere un buon vino, chiacchierare con gli amici, visitare un posto nuovo…
Quello che non avrebbe mai voluto fare nella vita?
Non so… non l’ho fatto forse…
I tempi corrono e lei adesso dov’ è?
Un po’ di corsa, un po’ che cerco di rallentare…
“Coglie l’attimo” o “lascia che sia”?
Cogli l’attimo.
Un sogno nel cassetto?
Progettare un albergo.
Ultima cosa: da grande cosa farà?
Direi che sono grande… quindi quello che faccio ora.