C’è sempre un viatico nuovo da percorrere

Solo all’andare si fa il cammino” scriveva Antonio Machado, ed è proprio così! Qualunque sia la meta il cammino si andando e incontrando l’altro nella declinazione variegata della vita. Olga de Maio e Luca Lupoli, due voci della lirica famosi in tutto il mondo presentano un progetto particolare ma al tempo stesso avvincente. La musica lirica prende sottobraccio il pop creando un algoritmo perfetto di melodia, emozioni e armonia.

Il nuovo progetto discografico vede uniti due generi, pop e lirico, in un singolo dal titolo “Niente è niente”. Potremmo aprire un capitolo infinito già solo sul titolo che raggruppa il poderoso lavoro di due straordinarie voci: il soprano Olga De Maio e il tenore Luca Lupoli.  Non solo sono famosi in tutto il mondo ma abbracciano e rappresentano la storica Associazione Culturale Noi per Napoli. Con il cantautore italiano Paolo Audino, autore di brani di successo scritti per nomi quali Celentano, Mina, Minghi, Bocelli, hanno lavorato a un progetto che vede la luce dal titolo “Niente è Niente”, per l’etichetta di Kicco Music. Questa è la loro seconda esperienza, hanno infatti lavorato insieme per “Anche quando non vuoi” (musica di Nando Misuraca). In questo lavoro il tema centrale è l’amore in tutte le sue espressioni soprattutto verso l’arte musicale e canora. Paolo Audino ha scritto testo e musica pensando ai due artisti partenopei Olga De Maio e Luca Lupoli, l’arrangiamento è a cura del M° Paolo Rescigno.

 

Aspetto centrale del lavoro è il significato e la cifra mantrica della musica che è cura e al tempo stesso appartenenza. In fondo non dobbiamo mai dimenticare che “in un’opera, a teatro – dice Olga de Maio – si racconta una storia con scene, costumi e regia, nella canzone ed attraverso un video si racconta una storia, allo stesso modo con musica e testo”. Ciò che emerge è qualcosa di particolare, intenso, vibrante che instaura “un dialogo con un pubblico diverso, magari poco o per nulla abituato al genere lirico”, aggiunge Luca Lupoli. Tutto questo appartiene all’andare della vita, alla sperimentazione dei luoghi, delle persone, delle situazioni, delle atmosfere poiché in ogni espressione musicale sia essa classica, pop, rap, “nulla è vissuto tanto per, c’è una motivazione dietro una scelta, errata o giusta che sia a segnare il proprio cammino”, prosegue Paolo Audino. La magia di questo lavoro sta proprio qui nell’esserci di là da ogni forma canonica di appartenenza.

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