Sparire o non sparire. Esserci o non esserci. Ferire o non ferire.
Si chiude una relazione. La soluzione per uscirne è: Sparire! Diventare un fantasma. Volatilizzarsi nel più breve tempo possibile.
Charlize Theron si narra abbia utilizzato questo comportamento per interrompere la sua relazione con Sean Penn. Attualmente non sembra l’unica ad averlo messo in pratica.
Nel mondo degli sms. Del web. Dei social. Delle chat, dove tutto è giocato sull’istantaneità dell’esserci, sparire sembra essere diventata la soluzione principe per molte persone.
Rendersi totalmente invisibili.
Moda o fuga dalla responsabilità?
Siamo passati dallo sbattere la porta o la cornetta del telefono di un tempo a lasciarsi con un sms, una e-mail o una comunicazione nei social.
Semplice. Immediata. Lacerante. Fredda. Pungente. Distaccata.
La tecnologia ha modificato sostanzialmente il comportamento.
In una società multimediale e narcisistica come la nostra, vedere online qualcuno che continua a interagire con gli altri mentre ci ignora, è un’esperienza vissuta come affronto personale.
Un trauma nel trauma.
Torni a casa da un viaggio di lavoro. Sei stanco. Hai solo voglia di una doccia, una tisana e sapore di famiglia.
L’appartamento è svuotato senza un motivo. Pensi siano stati i ladri. Poi guardi con cura e ti rendi conto che lei ha portato via tutte le sue cose.
Nessun biglietto che spieghi cosa sta accadendo.
Non c’è più nulla di tuo. Si è eclissata da un momento all’altro senza alcuna spiegazione. Come un fulmine nel cielo sereno, la vita cambia.
Non risponde al telefono. Le amiche non danno notizie. Le pagine dei social sono state bloccate. Non può accedere al suo profilo.
Vergogna. Umiliazione. Disorientamento. Prostrazione.
Non comprendi cosa sia successo.
L’unica sensazione è il vuoto.
Prima di quel momento non c’era stato sentore di una frattura così violenta. Fino al giorno prima tutto rientrava nella quotidiana normalità. Cosa è accaduto? Perché questo colpo di scena così violento?
Vorresti comprendere ma non puoi. Lei si è totalmente eclissata. Sparita nel nulla.
Interrompere una relazione con questa modalità è vivere un lutto improvviso.
Non c’è appello. Spiegazione. Ciò che poco prima era chiamato amore adesso che cosa diviene? Che cos’è?
È uno dei traumi psicologici più violenti in età adulta.
Implica, in chi lo subisce, un disconoscimento assoluto dei sentimenti e dell’identità.
La cancellazione immediata del mondo affettivo.
È l’annullamento totale di tutto quello che la persona ha vissuto fino a poche ore prima.
Questo fenomeno è chiamato Ghosting.
L’altro si comporta come se non fosse mai esistito. Scompare più veloce di un fulmine nel cielo estivo. Non c’è un senso nel suo modo di affrontare una separazione.
Chi è lasciato si ritrova come un puzzle di diecimila pezzi sparpagliato in giro per casa. Inizia un periodo in cui va alla ricerca delle più piccole cose che possano lasciar presupporre che qualcosa non funziona.
È come immergersi nelle sabbie mobili. Il rischio di rimanere intrappolati dalle tante emozioni, dalle incertezze, dai “ma, potrebbe essere, forse”, che conducono in una coltre nebbiosa.
Rabbia. Sgomento. Rivalsa. Vendetta, rappresentano le emozioni di difficile gestione.
Le vittime di Ghosting si ritrovano in un luogo non luogo da dove è difficile prendere le distanze lasciando andare l’altro, prendendosi le proprie responsabilità.
Chi lascia ha motivazioni non dette.
In loro c’è il bisogno di allontanarsi, non sono riusciti a farlo in altro modo. Lo agiscono con la chiusura totale. La nullità di sé.
L’amore in una relazione non basta.
La vita a due presuppone un variegato ventaglio d’interessi e progetti comuni. Decidere di andarsene sparendo lascia ipotizzare che alla base ci sia una dipendenza affettiva da parte di chi si eclissa.
La soluzione estrema verso una relazione divenuta arida.
In una coppia per vivere una vita insieme solo l’amore non è sufficiente. Entrambi devono camminare insieme guardando nella stessa direzione. Confrontandosi. Sentendosi complici di un progetto comune. Vivendo l’uno in pieno rispetto di sé e dell’altro da sé.