La vera storia di Luisa Bonfanti

“La vera storia di Luisa Bonfanti” scritto e diretto da Franco Angeli interpretato da Livia Bonifaci e Stefano Pesce, con Francesco Apolloni, Giovanni Guardiano, Paolo Lorimer, Serafino Murri. La pellicola vedrà la partecipazione straordinaria, nel ruolo di loro stessi, di: Ettore Scola, Citto Maselli, Antonio Spoletini. Il film potrà essere visto su Amazon Primi, Video Chili.

Luisa Bonfanti, un personaggio così inventato da apparire reale.

Alle 21:47 del 10 giugno 1984, Luisa Bonfanti punta la pistola contro sé stessa e fa fuoco.

Il proiettile, uscito con un lampo dalla canna fumante della pistola, arresta improvvisamente la sua corsa e rimane a galleggiare in aria a metà strada tra l’arma e la testa della donna. Sospeso, quasi immobile, se non fosse per quel leggero fluttuare, è l’attimo in cui tutto si ferma, si congela. L’istante in cui – compresso in quel milionesimo di secondo – il tempo esplode. Luisa afferra con le sue dita sottili il proiettile e si convince che niente accadrà finche lo terrà stretto nel pugno.

Ma cosa ha spinto Luisa Bonfanti a commettere quel gesto?

La donna ripercorre i momenti della sua vita con la speranza di trovare i motivi che l’hanno portata a quel punto: dall’infanzia al Mandrione all’incontro con Pasolini; dagli anni dell’impegno politico e del cinema militante alla storia d’amore con un pittore della scuola di Piazza del Popolo, fino alla perdita di ideali e all’ingresso, quasi accidentale, nel cinema pornografico.

La vera storia di Luisa Bonfanti è il racconto della breve vita dell’attrice romana, nata nel dopoguerra tra le baracche dell’Acquedotto Felice e morta il 10 giugno del 1984, a poche ore da Enrico Berlinguer.
Attraverso filmati, articoli e ricordi di quanti avrebbero potuto conoscerla, come Maselli, Scola e Spoletini – che partecipano al film interpretando loro stessi – la biografia di Luisa Bonfanti prende forma davanti ai nostri occhi, tanto da far diventare reale l’unico personaggio inventato, tra i tanti realmente esistiti che appaiono nel film.

“E’ un film che parla della nostra storia, del cinema, della politica, delle speranze e delle disillusioni. Della casualità e delle coincidenze della vita”.

La donna – a cui Livia Bonifazi ha dato corpo e voce – cerca, nel tempo di uno sparo, le ragioni della sua vita e per farlo ci chiama in causa, raccontando attraverso le sue vicende, gli avvenimenti che hanno colpito un’intera generazione.
Vera e propria opera di sperimentazione del linguaggio cinematografico: “La vera storia di Luisa Bonfanti” è un insieme armonico di più formati e stili. Livia Bonifazi interpreta anche cinque canzoni originali scritte da Fabrizio Gatti per il film così da rendere l’opera assolutamente unica e originale.

“Tra finzione fuori dagli schemi e materiali dell’archivio AAMOD, un ritratto ironico e amaro delle utopie e delle contraddizioni di un’epoca ancora capace di produrre “folgorazioni”. “La vera storia di Luisa Bonfanti” è:

• Tra i 10 migliori film letterari del 2022 – Classifica Bookciak Magazine.

• Miglior regia autore al 40° Primo Piano sull’Autore – Festival Pianeta Donna

• Migliori costumi al 40° Primo Piano sull’Autore – Festival Pianeta Donna

• Premio RomaVideoclip a Livia Bonifazi per l’interpretazione di “C’erano parole che…” canzone originale di Fabrizio Gatti contenuta nel film.

• Premio RomaVideoclip miglior regia a Franco Angeli per il videoclip “C’erano parole che…”

• Premio Cinema Indipendente Sergio Pastore – Docufilm.

Il regista Franco Angeli commenta: “Io non so se Luisa Bonfanti sia realmente esistita, voglio dire magari con un altro nome, in un’altra città, in un altro tempo, ma è sicuramente esistito lo sguardo che la donna ha sulla sua vita nel momento della morte. Quel girarsi indietro alla ricerca di una ragione. Luisa credeva che nell’attimo prima di morire qualcuno le avrebbe svelato il senso della sua esistenza, ma quello che trova è solo una serie casuale di coincidenze, frammenti disordinati e sparsi, che col tempo, sono diventati la sua vita. E ci dice che non c’è nulla di universale, di condivisibile, se non la Storia, attraverso la quale, troviamo e riconosciamo qualcosa di noi. “La vera storia di Luisa Bonfanti” è difficile da collocare se non si abbandonano le schematizzazioni alle quali siamo abituati. Il film è figlio di diverse discipline: cinema, documentario, video-arte, videoclip. E’ il racconto di una vita, interamente ricostruito dalla protagonista, unica voce narrante. Luisa Bonfanti nasce nel 1948, attraversa gli anni ’60, ’70, ’80 passando accanto –  come ognuno di noi –  vivendo le vicende che hanno segnato la nostra Storia. Il digitale – e la sua principale natura, l’elaborazione – mi hanno permesso di far convivere frammenti provenienti da matrici diverse, di dare unità a materiali eterogenei e di amalgamare più linguaggi, formati e stili”.

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