La Befana: Un Viaggio Attraverso i Secoli di una Tradizione Tutta Italiana

La Befana, figura iconica del folklore italiano, è una presenza costante nelle celebrazioni dell’Epifania del 6 gennaio. Questa vecchina dal naso adunco, vestita di stracci e in sella a una scopa volante, porta doni ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi. Ma da dove viene questa tradizione e come si è evoluta nel corso dei secoli?

Le origini della Befana si perdono nella notte dei tempi, intrecciandosi con antiche credenze pagane e riti propiziatori. Alcuni studiosi ritengono che la sua figura derivi da rituali precristiani legati al cambio di stagione e all’inizio del nuovo anno agricolo. In particolare, si pensa che la Befana possa essere collegata a divinità femminili come Diana o Strenia, dee associate rispettivamente alla caccia e ai doni di buon auspicio.

Con l’avvento del cristianesimo, la tradizione della Befana si è fusa con la celebrazione dell’Epifania, la festa che commemora la visita dei Re Magi a Gesù bambino. Secondo una leggenda popolare, i Magi, in viaggio verso Betlemme, chiesero informazioni a una vecchia donna. Invitata a unirsi a loro, la donna rifiutò, ma poi si pentì. Da allora, ogni anno nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, vola di casa in casa alla ricerca del bambino Gesù, lasciando doni a tutti i bambini nella speranza di trovarlo.

Nel Medioevo, la figura della Befana si consolidò nel folklore italiano, assumendo caratteristiche distintive. La rappresentazione come una vecchia su una scopa volante potrebbe essere legata alle antiche credenze sulle streghe e al loro presunto potere di volare. Tuttavia, a differenza delle streghe, la Befana è vista come una figura benevola, portatrice di doni e fortuna.

Durante il Rinascimento e l’età barocca, la tradizione della Befana si arricchì di nuovi elementi. In molte regioni italiane, si svilupparono usanze locali legate a questa figura. A Roma, ad esempio, si teneva una grande fiera in Piazza Navona, dove si vendevano dolciumi e giocattoli. A Venezia, la Befana arrivava via mare, su una barca carica di doni.

Nel XIX secolo, con l’unificazione d’Italia, la Befana divenne un simbolo nazionale, una tradizione condivisa che univa le diverse regioni del paese. I dolci tipici, come i “carbone dolce” (zollette di zucchero nero) e i “befanini” (biscotti decorati), divennero parte integrante della festa.

Il XX secolo vide una temporanea eclissi della Befana durante il periodo fascista, quando il regime tentò di sostituirla con la figura più “moderna” di Babbo Natale. Tuttavia, la tradizione resistette e, nel dopoguerra, conobbe una rinascita, diventando anche un’opportunità commerciale per negozi e aziende.

Oggi, la Befana continua a essere una figura amata in tutta Italia. Molte città organizzano eventi speciali, come la “Befana che vola” a Urbania, nelle Marche, dove una persona travestita da Befana si cala dal campanile della città. A Milano, i vigili del fuoco distribuiscono doni ai bambini ricoverati in ospedale, vestiti da Befana.

La tradizione si è anche adattata ai tempi moderni. In alcune versioni contemporanee, la Befana non usa più la scopa ma viaggia in modalità più ecologiche, come la bicicletta o l’auto elettrica. Inoltre, il suo ruolo si è evoluto: da figura che premia o punisce, è diventata più un simbolo di generosità e continuità delle tradizioni.

Nonostante i cambiamenti sociali e culturali, la Befana rimane un elemento centrale del folklore italiano, un ponte tra passato e presente. Rappresenta non solo una tradizione festiva, ma anche un pezzo di identità culturale, un modo per le famiglie di trasmettere valori e storie da una generazione all’altra.

In conclusione, la Befana è molto più di una semplice dispensatrice di doni. È un simbolo di resilienza culturale, un personaggio che ha attraversato secoli di storia, adattandosi e evolvendo, ma mantenendo sempre il suo fascino e la sua capacità di incantare grandi e piccini. In un’epoca di rapidi cambiamenti, la Befana ci ricorda l’importanza di mantenere vive le tradizioni, pur reinterpretandole in chiave contemporanea.

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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