Cari lettori del Daily Whisper, benvenuti a un nuovo episodio esilarante di ‘Pippa’s Pickle’, dove la vostra affezionata cinquantaseienne single si avventura, ancora una volta (sono una testa dura), nel selvaggio west del dating online. Armata di un profilo fin troppo onesto, una foto ritoccata solo leggermente (se considerate leggermente eliminare 20 anni e 10 chili), e una determinazione che farebbe impallidire un lemming suicida, ho deciso di cercare l’amore nei meandri di Internet. Questa volta ce la farò! Perché, mi sono detta, cosa potrebbe andare storto? Spoiler: TUTTO.
Cari lettori del Daily Whisper, la creazione del mio profilo è stata un’avventura a sé. Vivian ha insistito che menzionassi il mio pedigree (“Cara, devi far sapere loro che vieni da una buona famiglia!”). Rachel ha suggerito di essere brutalmente onesta (“Scrivi: ‘Cinquantaseienne disperata cerca uomo con basse aspettative e alta tolleranza all’alcol'”). Kate voleva che suonassi romantica e sognante per far emergere subito il principe azzurro nascosto dietro allo schermo del pc (“Cerca l’anima gemella per passeggiate al chiaro di luna e poesie sussurrate”). Gavin? Ha proposto di mettere una foto del mio gatto, sostenendo che “almeno lui è fotogenico”.
Alla fine, ho optato per un approccio misto. Il mio profilo recitava: “Cinquantaseienne con un debole per il vino e una passione per i cardigan bucati cerca un uomo che non si spaventi facilmente. Bonus punti se sai come funziona una lavatrice e non vivi con tua madre. I proprietari di gatti avranno la precedenza”.
Le prime risposte non si sono fatte attendere. Oh no. Sono stata sommersa da una valanga di messaggi che andavano dal surreale al francamente inquietante.
C’era il sessantenne che si definiva un “giovane spirito libero” (traduzione: disoccupato cronico che vive in un furgone). Il quarantenne con una passione per il cosplay di My Little Pony (non giudico, ma… sì, giudico un po’). L’ottantenne che cercava una “badante con benefici” (no, grazie, ho già abbastanza problemi con la mia schiena). E il mio preferito: un tizio che si faceva chiamare “Lord of the Wings” e la cui foto profilo era un’ala di pollo fritto.
Determinata a non arrendermi, ho deciso di dare una possibilità a qualcuno che sembrava relativamente normale. Il suo nome era Greg, cinquantacinque anni, amante dei libri e dei gatti. Perfetto, ho pensato.
Ho organizzato un appuntamento al pub di Rachel, con le mie amiche (e Gavin) strategicamente posizionate ai tavoli vicini per supporto morale (e potenziale salvataggio d’emergenza).
Greg è arrivato puntuale. La prima cosa che ho notato è che la sua foto profilo doveva essere stata scattata durante l’amministrazione Thatcher. La seconda? Indossava una t-shirt con la scritta “I ♥ Cougars”. Oh cielo.
La conversazione è stata… interessante. Greg ha passato i primi dieci minuti a parlarmi della sua collezione di ossa di dinosauro (false, spero). Poi è passato a una dissertazione dettagliata sui vantaggi dell’allevamento di lombrichi. Quando ha iniziato a spiegarmi la sua teoria del complotto su come i gatti siano in realtà alieni inviati per controllare l’umanità, ho deciso che era il momento di una pausa bagno strategica. Ci pensate Mr. Darcy un alieno nel mio letto che mi controlla?!?!?
Nel panico, ho mandato un SOS ai miei amici. In un istante, il mio tavolo è stato circondato. Vivian ha finto un malore improvviso (“Oh cielo, credo di avere un attacco di vapori!”). Rachel ha minacciato Greg con una forchetta (“Allontanati dalla mia amica o ti mostro come si usa questo su parti del corpo che preferiresti mantenere intatte”). Kate ha cercato di smorzare la tensione parlando del suo potere giuridico, confondendo ulteriormente il povero Greg. Gavin? Ha semplicemente mostrato a Greg foto dei suoi gatti, commentando casualmente su come sembrassero “stranamente intelligenti per essere terrestri”.
Inutile dire che l’appuntamento è finito lì. Greg è fuggito più velocemente di quanto potessi dire “teoria del complotto felina”, lasciandomi con un caffè freddo, amici isterici e la certezza che il dating online potrebbe non essere la mia strada verso l’amore eterno. Ormai, dopo tutti i tentativi fatti avrei già dovuto capirlo, ma non è così, ogni volta ci ricasco. Alla fine ci sprofondo!
Più tardi, mentre eravamo tutti ammucchiati sul mio divano, ridendo e bevendo vino, ho avuto un’epifania.
“Sapete una cosa?” – ho detto, guardando i miei amici (e i gatti di Gavin che ci fissavano in modo sospettosamente intelligente) – “Forse non ho bisogno di cercare l’amore online. Ho già tutto l’amore di cui ho bisogno proprio qui”.
Ci fu un momento di silenzio sentimentale, interrotto solo da Rachel che disse: “Sì, ma nessuno di noi farà sesso con te, quindi, forse dovresti continuare a cercare”.
E così, cari lettori, ho imparato che l’amore può assumere molte forme. A volte, è romantico, a volte, è platonico, e, a volte, è un gruppo di amici pazzi che sono disposti a fingere un malore o minacciare qualcuno con una forchetta per salvarti da un appuntamento disastroso.
Con affetto e la promessa di non fidarmi mai più di una foto profilo che sembra essere stata scattata in un altro millennio, la vostra sempre ottimista (e ora leggermente paranoica sui gatti) Pippa.
P.S. Se c’è qualche single là fuori che sta pensando di avventurarsi nel mondo del dating online, il mio consiglio è: fatelo! Ma assicuratevi di avere amici pronti a intervenire, un senso dell’umorismo a prova di bomba e, possibilmente, un corso di autodifesa con forchette. Non si sa mai quando potrebbe tornare utile.