Il gioco di Natale

Dal 26 al 31 dicembre andrà in scena al Teatro Trastevere in Roma l’opera teatrale “Il gioco di Natale”. Uno spettacolo diretto da  Emiliano Morana, tra gli interpreti troviamo: Emiliano Morana, Lorenza GIACOMETTI, Giovanni de Anna, Luisa Belviso, Carlotta Sfolgori, Andrea Papale. Il 31 dicembre sarà una serata speciale capodanno. Veniamo all’opera teatrale. Un calendario che scandisce la sera del 24 dicembre, illuminato sulla sinistra un Albero di Natale addobbato brilla quasi di luce propria, e sulla destra una  tavola imbandita, compongono quello che è l’appartamento di Piero e Sonia. Piero, Chef e titolare di un piccolo ma rispettato e ben frequentato ristorantino e sua moglie Sonia, insegnante di violino e violoncello presso un’importante scuola di musica, hanno deciso di organizzare a casa loro la cena per il veglione di Natale: la tavolata sarà composta ,oltre che dai padroni di casa, da altre due coppie: le sorelle minori di Sonia e i rispettivi mariti. Veronica la mezzana, medico cardiochirurgo al 5 anno di specializzazione e Luigi, il marito, brigadiere dei carabinieri ad un passo dalla promozione a maresciallo. Ed infine Celeste la più piccola, bravissima fotografa in carriera che vive in Irlanda da 3 anni, esattamente da quando si è separata da Claudio, l’ex marito agente immobiliare disoccupato in cerca di un impiego e migliore amico di Piero. Per gli ultimi due la presenza dell’uno e dell’altro sarà una “sorpresa di Natale” .

La serata sembra più o meno tranquilla, una cena di Natale come le altre, almeno fino a quando la classica tombolata viene sostituita da un vecchio gioco da tavola, trovato da Celeste nello stanzino delle cose vecchie di Sonia: “Il gioco delle verità”. Questo gioco renderà parecchio movimentata la vigilia di Natale dei nostri protagonisti, e qualcosa di soprannaturale sta per accadere…

Abbiamo intervistato Emiliano Morata che come prima cosa ci tiene a comunicare che lo spettacolo e’ “Una black comedy che trasporterà il pubblico in un vero e proprio viaggio di emozioni: si riderà, si piangerà e si avrà paura… Questo grazie al mutamento graduale di tutti e sei i personaggi in scena, che dovranno fare i conti con un qualcosa che sembra soprannaturale ed esoterico”.

Infatti, aggiunge: “Il gioco di Natale è un incontro tra Jumanji e Perfetti Sconosciuti, una commedia originale e brillante, dai meccanismi narrativi ben oliati”.

Qual è il suo ruolo nello spettacolo “Il Gioco di Natale”?

Il mio personaggio si chiama Piero

Può descrivere il personaggio di Piero che interpreta nella commedia?

Piero e’ un personaggio un po’ introverso, che in genere ha paura ad affrontare qualcuno e qualcosa. Un po’ pauroso.

Come è nata l’idea di questo spettacolo?

E’ un’idea che nasce qualche anno fa, dalla voglia di portare in scena una storia a tema natalizio ma originale.

Quali sono le sfide nel dirigere e recitare contemporaneamente?

In questo caso è molto semplice. Gli attori sono bravissimi, quindi è molto facile dirigere quando il livello è così alto. Così posso anche concentrarmi sull’interpretazione.

Come descriverebbe il genere di questa commedia?

E’ una commedia amara. Credo che questa definizione rispecchi a pieno lo spettacolo.

Quali temi principali vengono esplorati nello spettacolo?

Famiglia , quindi rapporti tra familiari e suggestione sono le tematiche che fanno da binario a tutto lo spettacolo.

Come avete scelto il cast per questo spettacolo?

Ho scelto con cura ogni interprete. Ho cercato di dare ad ogni personaggio un attore che rendesse il più possibile giustizia alle sfumature richieste. Penso di esserci riuscito.

Può parlarci del “Gioco delle verità” e del suo ruolo nella trama?

E’ un antico gioco da tavola che viene ritrovato fra agli addobbi natalizi un po’ per caso e, sempre per caso, diventerà il vero e proprio protagonista dello spettacolo.

Come bilancia gli elementi comici e drammatici nella regia?

Gli elementi si bilanciano da soli, dando credibilità e verità a quello che raccontiamo. Non sarà un “cinepanettone” nella parte comica, come non sarà un “dramma” nella parte più seria. Sarà una storia , nella quale succedono molte cose, alcune più comiche altre meno.

Quali sono state le maggiori sfide nella messa in scena di questo spettacolo?

Credo che oggi come oggi sia una sfida già solo cercare di raccontare qualcosa in teatro. Nel nostro caso la sfida maggiore sarà farlo in maniera quasi impeccabile.

Come avete creato l’atmosfera natalizia sul palco?

Siamo in una casa, con tre sorelle e rispettivi mariti la sera del 24 dicembre. L’atmosfera natalizia si respirerà non appena si accenderanno le luci sul palco.

Può spiegare il riferimento al “soprannaturale” menzionato nelle note di regia?

Spiegare il “soprannaturale” significherebbe fare qualche spoiler e sarebbe un peccato. Però, come dicevo prima, la suggestione ricoprirà un ruolo fondamentale; il tutto e’ comunque legato alle regole del gioco delle verità.

Come si è preparato per interpretare uno chef professionista?

Fortunatamente le doti da chef non saranno mostrate durante lo spettacolo, anche se di mio so cucinare molto bene. Scherzi a parte sarà più interessante quello che c’è dietro all’essere chef per quanto riguarda il mio personaggio.

Quali sono le dinamiche tra i personaggi che rendono interessante questa commedia?

Le dinamiche tra parenti. Ogni cena di Natale rischia di naufragare a causa di una battuta fuori luogo di un fratello, una sorella e così via. Questo è quello che porteremo in scena e che spero arriverà al pubblico.

In che modo questo spettacolo si distingue da altre commedie natalizie?

Questa è tosta come domanda. Diciamo che in questa commedia ci sarà un clima natalizio più “reale” che “artefatto”.

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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