Rimini, svolta nell’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli: il ruolo di Manuela Bianchi al vaglio degli inquirenti.
Nuovi sviluppi nell’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne trovata senza vita nel garage della sua abitazione a Rimini lo scorso 4 ottobre 2023. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati Manuela Bianchi, nuora della vittima, con l’accusa di favoreggiamento. Un colpo di scena inatteso, avvenuto nel corso di un interrogatorio in cui le dichiarazioni della donna hanno sollevato più domande che risposte.
Il punto di svolta nell’interrogatorio
L’interrogatorio di Manuela Bianchi si è svolto nella giornata del 4 marzo 2025, alla presenza della sua avvocata difensore Nunzia Barzan e del consulente criminalista Davide Barzan. Gli inquirenti si sono concentrati sulla mattina del delitto, ricostruendo nei dettagli i movimenti della donna e i suoi contatti prima del ritrovamento del corpo di Pierina Paganelli.
Un dettaglio in particolare ha catturato l’attenzione degli investigatori: il presunto incontro tra Bianchi e Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio e considerato il suo amante, avvenuto poco prima della scoperta del cadavere. Durante l’interrogatorio, la donna avrebbe fornito risposte evasive su un intervallo di quattro minuti, tra il suo arrivo nel garage e il momento in cui ha iniziato a chiamare aiuto. Una discrepanza temporale che, secondo gli inquirenti, potrebbe nascondere un tentativo di depistaggio o di protezione di Dassilva.
A fronte di queste incongruenze, l’interrogatorio è stato interrotto per formalizzare l’iscrizione di Bianchi nel registro degli indagati. Successivamente, la donna ha ripreso a rispondere alle domande, ma questa volta nella nuova veste di indagata.
Cosa nasconde Manuela Bianchi?
L’ipotesi degli investigatori è che Manuela Bianchi possa aver avuto un ruolo, se non diretto, quantomeno complice, nel proteggere l’assassino o nell’alterare la scena del crimine. Le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nei pressi del garage hanno registrato un intervallo di silenzio di quattro minuti prima delle sue urla di allarme. In questo lasso di tempo, gli investigatori ipotizzano che la donna possa aver visto o interagito con qualcuno. Se si trattasse di Louis Dassilva, il sospetto che Bianchi stia cercando di coprirlo diventerebbe ancora più concreto.
La Procura ora sta analizzando nei dettagli i tabulati telefonici della donna e i suoi spostamenti nei giorni precedenti l’omicidio, per capire se ci siano stati contatti significativi con Dassilva o con altre persone coinvolte nel caso.
L’omicidio di Pierina Paganelli: il mistero si infittisce
Pierina Paganelli, ex infermiera di 78 anni, viveva in una zona tranquilla di Rimini. La sera del 3 ottobre 2023 aveva partecipato a un incontro religioso dei Testimoni di Geova, prima di fare ritorno a casa. Il mattino successivo, il suo corpo senza vita è stato trovato dalla nuora nel garage.
Le indagini si sono subito concentrate su Louis Dassilva, vicino di casa e presunto amante di Manuela Bianchi, arrestato nel luglio 2024 con l’accusa di omicidio. Gli elementi raccolti contro di lui erano già consistenti, ma ora il coinvolgimento della nuora solleva nuovi interrogativi: è stata una semplice testimone o ha avuto un ruolo più attivo nel depistare le indagini?
Verso nuovi sviluppi
Con l’iscrizione di Manuela Bianchi nel registro degli indagati, il quadro investigativo si complica ulteriormente. Il favoreggiamento, se provato, potrebbe significare che la donna ha cercato di proteggere Dassilva o comunque di ostacolare il lavoro degli inquirenti. Nei prossimi giorni, le autorità analizzeranno nuove prove e incroceranno testimonianze per chiarire definitivamente il ruolo di Bianchi in questa vicenda.
Resta da capire se dietro il suo silenzio ci sia solo paura o una verità ancora più inquietante.
