Tommaso Agnese, regista e sceneggiatore, ha realizzato due film per il cinema “Paranormal Stories” e “Mi chiamo Maya” prodotto da Rai Cinema, scritto e diretto diversi spettacoli teatrali tra cui “Verso Dante”, “Il professionista” e “400 euro, due ore di nudo”. Autore di due romanzi: Diario erotico di un cybernauta (2017) e Apocalisse di un Cybernauta (2021), sarà in libreria dal 14 marzo con il suo nuovo romanzo: “Un uomo ordinario”.
Il romanzo racconta la storia di Lino che lavora come analista in una grande banca. Vive per il suo lavoro, fatto di numeri e algoritmi. Non ha amici né famiglia, è ipocondriaco e ossessivo, fissato con l’ordine e la pulizia. È un uomo invisibile, nessuno sembra accorgersi della sua esistenza. Un giorno, dopo una serie rocambolesca di inspiegabili eventi, viene accusato di un terribile omicidio. Per questo Lino è costretto a cambiare radicalmente la propria vita, e per dimostrare di essere innocente è obbligato a diventare un “fuggitivo” alla ricerca della verità̀.
L’opera di Tommaso Agnese è un noir che lascia col fiato sospeso, in cui la Milano imprenditoriale dell’alta finanza è legata a doppio filo alle sorti di una criminalità irrequieta e sotterranea: le azioni, i pensieri e le strategie di sopravvivenza del protagonista raccontano il dramma di una vita che, da ordinaria e invisibile, sembra trasformarsi nel suo più infernale contrappasso. Abbiamo intervistato Tommaso Agnese che ci conduce all’interno del suo mondo e delle sue emozioni di scrittore ma sopratutto di uomo in cammino.
Caro Tommaso eccoci qui, ancora io e tu, per una nuova intervista. E’ uscito il tuo nuovo romanzo ci racconti qualcosa?
“Un uomo ordinario” è il mio primo crime, per cui sono molto emozionato, ci ho speso tanto tempo per scriverlo, all’inizio ero un po’ impaurito ad entrare in un filone di genere che necessita una struttura importante e consolidata, poi piano piano portando avanti il personaggio nella sua storia tutto è diventato più semplice, il mie racconti sono prima di tutto storie di personaggi pieni di insicurezze e riflessioni interiori. Un uomo comune che viene accusato di un terribile omicidio, come può reagire?
Dove prendi l’ispirazione per i tuoi romanzi? Hai una musa ispiratrice?
L’ispirazione arriva sempre dalla mia fantasia che si anima improvvisamente e a volte inaspettatamente creando situazioni e personaggi, a volte posso incontrare delle muse che esplodono ancora di più la potenza della mia fantasia, ma raramente…a volte bastano situazioni o incontri speciali.
Lino e la sua esistenza, quanto c’è di te?
Io sono stato un bambino molto introverso e timido, sono stato bullizzato da piccolo. Ho voluto raccontare queste dinamiche, portarle nel personaggio di Lino, esasperarle per cercare di creare un grande conflitto, quando la vita da ordinaria diventa straordinaria.
Perché scrivere un noir?
Per mettermi alla prova, affrontare diversi generi letterari per me è una sfida avvincente, io amo scrivere e non bisogna mai aver paura di trasformare le proprie idee in storie avvincenti.
Un lettore perché dovrebbe acquistare “Un uomo ordinario”?
Per conoscere Lino, il protagonista, nelle sue eterne paure e insicurezze, che poi all’improvviso si trasformano in un inaspettato coraggio.
I punti di forza del tuo romanzo?
Mi dicono che scrivo in modo molto cinematografico, con un ritmo intenso e numerosi colpi di scena imprevedibili.
Progetti?
Attualmente sto lavorando molto per il teatro, ad aprile sarò in scena con uno spettacolo di fantascienza dal titolo “CONTENUTO PORNOGRAFICO” una storia d’amore in un futuro dove esistono solo emozioni virtuali.
Desideri?
Scrivere tanti altri romanzi e tante altre opere teatrali.
Sogni?
Emozionare chi mi legge, o chi guarda la messa in scena di ciò che scrivo, ma anche solo creare entusiasmo intorno a progetti artistici.
E poi?
C’è solo l’arte nella mia vita. Spero che il resto possa sorprendermi senza desiderarlo.