Voglio un amore spericolato, voglio una vita alla maniera araba, dove (almeno per i maschietti, ma anche no!) è contemplato il poliamore. La sfortuna sta se nasci in un paese cattolico, sei fedele e da sempre, come tradizione vuole, ti sposi con una persona sola, mantenendo nella buona e cattiva sorte, fede a quella promessa. Nella stagione dell’amore 2.0 molte cose sono cambiate, pare che la visione d’insieme dell’amare l’altro si stia trasformando, soprattutto per i giovani e ultimamente per i meno giovani.
Sono molte, infatti, le coppie che si dichiarano a favore del poliamore. Un’apertura all’incontro intimo con l’altro che contempla la possibilità di vivere più relazioni nello stesso momento. Insomma, amori molteplici che non mettono più in crisi le coppie, anzi aprono scenari assolutamente differenti.
Alla luce di questa nuova visione relazionale, non c’è più tradimento all’interno del rapporto, ma una comunicazione fluida riguardo al rispetto dei sentimenti e dei bisogni di tutti partner. Certo è che per una cultura come la nostra, fortemente incentrata sulla relazione ortodossa uomo-donna, aprirsi all’intrusione di una terza persona resta un passaggio non da poco.
In questo modo però il tradimento classico, che tanto ha messo in discussione le coppie e i matrimoni, cambia la sua collocazione e interpretazione. Non è possibile parlare di tradimento poiché c’è informazione e al tempo stesso consenso. È come quando si va dal medico che ti informa di tutto e firmi “il consenso informato”, ecco la relazione poliamorosa è un po’ così: ti dico cosa si fa nel poliamore, lo scegli, lo decidi, lo vuoi! Così ne sei consapevole e non puoi opporti o dire nulla. Pare più una legge sulla privacy che una relazione intima con emozioni e sensazioni da gestire e vivere.
Certo è che scegliere un percorso di questo tipo necessita di un ottimo lavoro su sé stessi, è fondamentale avere: una buona comunicazione, una significativa padronanza delle emozioni (soprattutto la gestione della gelosia perché, aperti quanto si voglia, mette a dura prova e pone in competizione e sfida con l’altro), una reale apertura mentale, un’ottima elaborazione dei propri limiti, una considerevole capacità di ascolto attiva.
Insomma, non è certo facile avvicinarsi a questa nuova modalità relazionale di vivere l’amore.
Spesso il poliamore viene erroneamente assimilato tradimento o allo scambismo, ma è tutta un’altra cosa. Il poliamore ha alla base l’autenticità e non la segretezza, c’è trasparenza del comportamento e condivisione di sentimenti e desideri. Insomma, diciamo che è un po’ così: “io mi fidanzo con te, poi troviamo un’altra persona che interessa a entrambi e di cui ci innamoriamo e questa entra a far parte del nostro nucleo affettivo”.
Possiamo pensare che sia una forma gruppale di vivere l’amore un po’ come al tempo dei figli dei fiori, una sorta di grande famiglia, dove è possibile amarsi senza censure, gelosie, invidie, sopraffazioni. L’aspetto amoroso delle relazioni è comunque protetto, nonostante ci sia questa visione d’insieme che un po’ ancora stride per la nostra cultura.
Qualche tempo fa anche “Le Iene” si sono occupate di questo fenomeno, esempio di come sia una modalità di vivere le relazioni fortemente sentita e praticata. Se il bravo Renato Zero il triangolo non lo aveva considerato, oggi sembra essere alla base di molte relazioni, in una fascia d’età che va dai 20 ai 35 anni. Ad avvalorare questo c’è pure un sito: www.poliamore.org. Le cose sono davvero serie! Il fenomeno esiste, c’è, va preso davvero in seria considerazione.
Scegliere di vivere una relazione poliamorosa non rientra solo nella sfera della sessualità, ha un carattere più ampio che include una nuova modalità di rapportarsi, una capacità di integrarsi con altre figure affettive creando un’armonia nuova e ampia.
La sincerità è alla base di questa nuova modalità di costruirsi una relazione affettiva. C’è chi riesce a strutturare la situazione poliamorosa come una grande famiglia allargata e, spesso, all’interno di queste coppie ci sono anche persone che non sono coinvolte sessualmente. Pensiamo alla triade familiare di una coppia americana in cui, a un certo punto, entrambi i partner, si sono innamorati di una donna tanto da andare a vivere tutti insieme, figli compresi.
In questo ampliamento di raggio affettivo c’è da chiedersi: dove finisce il romanticismo? Forse sarà archiviato così come è archiviata la poligamia? Chissà! Tuttavia, chi non sogna il suo Principe o la sua Principessa completamente per sé? Non negatelo, fa sempre piacere essere il centro del mondo affettivo di un soggetto che smuove la nostra fantasia affettiva ed erotica!
La scienza sostiene che l’essere umano è per sua natura poligamo. Nella storia sono sempre esistiti gruppi in cui l’esperienza “poli” era contemplata, vissuta in armonia e grande rispetto tra le persone. Per cui la scienza cosa ci sta dicendo?
Siamo diventati bigotti e adesso si torna a essere quelli che eravamo?
È così? Oppure è solo una maniera per non rinunciare a nulla, costi quel che costi? È fuor di dubbio che se uno sceglie il poliamore non ha nemmeno da affrontare la fitta trama della separazione che impone regole e doveri. In questo modo si prende il meglio e basta.
Perché si opta per il poliamore? Le motivazioni sono sicuramente infinite e legate al soggetto che sceglie questa modalità di vivere la relazione amorosa.
L’esperienza delle persone poliamorose sottolinea la necessità di un “coming out” per affermare il proprio desiderio di vivere all’interno di una relazione non monogama.
Paolo Ruffini, qualche tempo fa, ha dichiarato, a “La Zanzara” (Radio24): “Ma io sono a favore del poliamore tutta la vita”.
Non è da meno Willow Smith, modella per Chanel, diciotto anni, figlia di Jada Pinkett. La giovane modella ha rivelato dettagli della sua vita privata nello show televisivo americano “Red Table Talk”, dichiarandosi a favore del poliamore e contraria alla monogamia. Lei stessa ha dichiarato di vivere una relazione affettiva sentimentale poliamorosa in piena armonia con tutti i suoi partner.
C’è chi ha pensato anche a una serie Tv sul poliamore, visibile su Netlflix e s’intitola: “You Me Her”. Già il titolo la dice lunga su quanto questo fenomeno stia prendendo campo soprattutto nei più giovani.
L’adulterio è stato archiviato e messo in soffitta a favore del poliamore.
Beato tra le donne è anche il mormone poligamo sulla serie Tv: “Big Love”. Tre mogli e sette figli che vivono in case vicine, per non dare nell’occhio. Insomma, al cuor non si comanda, a tutto c’è un perché, la vita regala sorprese, cambiamenti, trasformazioni. L’importante è non essere bigotti, anche se siamo ancora nella schiera di quelli che guardano ma non toccano. Il pregiudizio va liquidato a favore di una nuova consapevolezza.