Silvia Frangipane è un’artista poliedrica: musicista, interprete, cantautrice, attrice, scrittrice, ballerina. Lo spettacolo è parte integrante della sua vita così come la musica. Ha un’attenzione particolare per la lingua francese che la considera un veicolo di emozioni così le sue canzoni sono in lingua francese. Del 2021 è il suo primo album, “Sans toi avec moi”, di cui compone la musica e scrive le parole. Ha creato nel 2017 con il pianista Primiano Di Biase un Duo per Voce e Piano, “Il Café de Paris Duo”, che propone al pubblico un vasto repertorio di musica francese del ‘900, sotto forma di spettacoli da lei scritti e diretti. Dal 2019 ha esteso la sua proposta musicale alla musica napoletana della fine dell’800 e dell’inizio del ‘900. Silvia ci racconta e si racconta portandoci all’interno del suo mondo.
Ciao Silvia, raccontaci di te: chi sei, cosa fai?
Ciao Barbara, sono una donna alla ricerca continua di un senso nella mia vita e di ciò che mi sappia rappresentare al meglio. Scrivo e produco i miei spettacoli, canto e recito, compongo musica e parole.
Quando hai iniziato a cantare?
A 18 anni ho iniziato a studiare la chitarra moderna per potermi accompagnare da sola nel canto. Da lì è nato qualcosa dentro di me e dopo esperienze diverse come corista e solista, alla fine anni fa ho deciso che il canto doveva avere più spazio, entrare nella mia vita in modo professionale, e ho deciso di studiarlo in modo strutturato per cambiare la mia vita. In realtà era il mio sentire quotidiano che aveva bisogno di più spazio per esprimersi.
Perché hai scelto questa professione?
Sono giunta a questo mondo della musica e dello spettacolo dopo altre esperienze professionali, cambiando vita più volte, gettandomi alle spalle tanto lavoro e tante esperienze, alla ricerca di un modo di vivere che mi rappresentasse sempre più. Spero di averlo trovato.
Cosa rappresenta il canto nella tua vita?
In questo momento della mia vita il canto è la forma primaria di espressione artistica ed emotiva. La mia vita ruota intorno a questo ora, e ne sono molto felice.
Mi incuriosisce che tu canti in francese e mi sono chiesta: perché?
A 14 anni ho passato un anno a Parigi e lì ho iniziato a studiare il francese. Per farlo, da grande lettrice quale ero ho studiato e letto la loro letteratura dell’800 in francese. Grandi romanzi che nella mia mente di adolescente solitaria e sola, in un’età molto delicata hanno forgiato il mio sentire. La mia capacità espressiva ed emozionale è strettamente legata al suono della lingua francese che vibrava dentro di me mentre leggevo e sognavo la vita. Poi ho ascoltato i grandi chansonniers del ‘900 e sono rimasta colpita dal loro coraggio nel raccontare le emozioni.
Ho avuto modo di vedere un to video fumetto per una tua canzone, come nasce questa idea?
Quando sono usciti il CD e il Vinile del mio album “Sans toi avec moi”di cui ho composto la musica e scritto le parole con gli arrangiamenti di un grande musicista quale Primiano Di Biase, ho pensato che il fumetto musicale fosse la modalità migliore per veicolare l’emozione dei miei brani. Nel fumetto tutti sanno riconoscersi e farsi avvolgere dall’emozione. Così ho creato un team di lavoro con una sensibilissima illustratrice e fumettista pugliese, Anna Lioce in arte Misa, e un montatore professionista con un grande senso artistico, Antonello Toti.
“Sans toi avec moi” raccontaci di più?
Lo spettacolo “Sans toi avec moi” (Senza Te) a breve in programmazione a Roma a dicembre all’Antigone e al Petrolini, sulla Rive Gauche romana del Testaccio, nasce dal tema dell’album e racconta l’amore dopo l’amore: gli stati d’animo e le situazioni emozionali che nascono dopo la fine di un amore importante. È uno spettacolo dove la musica si fonde con le parole e gli stati d’animo, in uno spazio intimo e avvolgente alla ricerca del vero senso dell’amore. Intimo ed emozionante.
L’amour quanti aspetti ha in sé?
Tantissimi sono gli aspetti e le sue declinazioni. In realtà tutti diversi e tutti uguali alla fine sono gli amori. Per questo il tema dell’amore è sempre attuale.
Nei miei diversi spettacoli affronto sempre il tema dell’amore, ma ogni volta da un punto di vista diverso. “Sans toi avec moi”, l’amore dopo l’amore, è uno spettacolo intimistico e delicato, in altri spettacoli è nostalgico, in altri dissacrante e spiritoso.
Ma che cos’è: l’amour?
L’amour, l’amore vero che io canto ha una importanza fondamentale della nostra vita. Tutti ne abbiamo bisogno anche se non vogliamo ammetterlo, a tutte le età. E il vero amore non è solo relazione tra due persone, ma nutre e forgia le persone. Noi siamo gli amori che abbiamo avuto.
Fai molto volontariato cosa che ti fa onore, come e quando hai deciso di iniziare?
Nel 2013 volevo fare una cosa utile con gioia e ho creato un progetto Music theraphy for old people, una serie di concerti con brani italiani del ‘900, per gli anziani delle case di cura e di riposo. Inizialmente le ho contattate da sola, poi ho creato una collaborazione con Sant’Egidio. La musica è indubbiamente terapeutica e l’effetto che i miei concerti hanno sugli anziani è sempre commuovente. Loro rivivono la loro vita nei miei concerti, ridono, piangono, si commuovono, sono felici.
Tu spazi dalla chitarra alla musica barocca fino al gospel che cos’è che ami di più e soprattutto dove ti riconosci?
Ho spaziato in tanti campi della musica, del ballo e dello spettacolo negli ultimi ventitré anni, studiando cose diverse alla ricerca di una mia identità musicale. Adesso mi riconosco finalmente nella musica che compongo per i miei brani e negli spettacoli che creo, per portare emozione con la mia voce, il mio sentire che si fa suono.
Sei anche una storica dell’arte, quanto l’arte è utile per la tua vita artistica di musicista?
Aver studiato tanto l’arte, averla raccontata come professione per molti anni mi ha avvicinato sempre più all’idea del bello, dell’armonioso, dell’essenziale. Mi ha fatto capire che la vera arte non annoia mai.
Il tuo cv è denso di esperienze ci racconti qualche aneddoto?
Troppi ce ne sarebbero… Ci vorrebbe un’altra intervista!
Un sogno nel cassetto?
Cantare all’estero e soprattutto in Francia.
La vita accade, sei d’accordo?
Certamente la vita bussa alla nostra porta, continuamente. Noi però dobbiamo aprirle. Con fiducia e molto coraggio.
Progetti?
Sto lavorando ad un nuovo spettacolo che parla sempre di amore da un altro punto di vista, ma di più non posso dire…!
Vuoi aggiungere altro?
Sì, citare i tre grandi musicisti che sono sul palco al mio fianco e che hanno partecipato all’incisione del mio album: Primiano Di Biase al Pianoforte e alla Fisarmonica che è anche il sensibilissimo arrangiatore dei miei brani, Renato Gattone al Contrabbasso e Simone Talone alle percussioni.