La tenuta Agricola Fabbriche Palma di Lucignano

La tenuta Agricola Fabbriche Palma è situata sulle colline della Valdichiana, tra i borghi medioevali di Lucignano e Monte San Savino, da cinquant’anni proprietà della famiglia Palma. Il vino prodotto, inizialmente passione familiare, attraverso gli investimenti degli ultimi anni – come la cantina tecnologica nata dalla ristrutturazione di un vecchio granaio o i nuovi impianti in vigna – è diventato sinonimo di qualità. Tutte le etichette Fabbriche Palma rappresentano il meglio che la Valdichiana possa offrire in termini enologici. Ogni persona che lavora nell’azienda porta con sé tutto il proprio sapere: è grazie all’enologo Maurizio Alongi e a Roberto Pomeranzi, braccio destro di Caterina Palma, che i vini prodotti possono essere annoverati tra i migliori della zona del Chianti dei colli Senesi Aretini. In collaborazione con Vini di Toscana, i sommelier sapranno guidarti tra le vigne e la cantina di Fabbriche Palma alla scoperta dei nostri vini. Le degustazioni sono apprezzate da esperti del settore, curiosi alle prime armi o semplici amatori.

    

Come nasce l’azienda Agricola Fabbriche Palma?

L’azienda fu acquistata verso la fine degli anni ‘60 dalla famiglia Palma. L’azienda agricola risale alla fine del 1700. La data della sua nascita si ritrova anche in uno scalino che riporta l’anno 1791, anno in cui furono terminati da un’importante famiglia fiorentina: gli Arrighi Griffoli. Loro vennero cacciati da Firenze e si stabilirono a Lucignano. Costruirono quella che oggi è la Villa ed il giardino all’italiana. In seguito, divenne una delle più importanti tenute della Valdichiana. Poi arrivò la famiglia Mancini che mantenne la tenuta sino al dopoguerra. La famiglia Palma acquista la proprietà verso la fine degli anni ’60.

I nuovi proprietari vivono all’interno della tenuta?

La famiglia Palma usa la villa come residenza estiva.

La tenuta ha un nome un po’ particolare: Tenuta Agricola Fabbriche, perché Fabbriche?

Fabbriche è una delle poche frazioni di Lucignano, da qui il nome della tenuta.

Possiamo proprio dire che è una tenuta radicata nel suo territorio d’origine?

Esatto! Questo luogo si è sempre chiamato Fabbriche. Nel comune di Lucignano oltre a Fabbriche sopravvivono la vecchia frazione Santa Maria e la Pieve Vecchia.

La tenuta produce solo vino?

La tenuta ha circa 80 ettari di cui 10 vitati, per la maggior parte Sangiovese. Produciamo in questa zona un Chianti Superiore Docg proprio per mantenere una certa territorialità.

Avete altri vitigni?

Abbiamo un ottimo Syrah, sulla falsariga dei terreni argillosi di Cortona, si aggiunge un vino bianco particolare: Il Ninis a base di Trebbiano toscano e Traminer aromatico.

Qual è il vostro prodotto di punta?

È il nostro super Tuscan Camargi. Il nome è l’acronimo di: Caterina, Margherita e Giorgia.

Ovvero?

Caterina è la proprietaria. Margherita e Giorgia sono le due figlie. Il Camargi è un vino particolare, un connubio perfetto tra Sangiovese e Merlot, affinato in legno. È il prodotto, di punta dell’azienda.

Di che cosa ti occupi all’interno dell’azienda?

Gestisco per conto di Villa Fabbrica, insieme al mio collega Giuliano, tutta la parte di visite e degustazioni.

Qual è il prodotto che all’interno della storia dell’azienda ha da sempre portato con sé la vostra filosofia?

La filosofia è l’anima della nostra azienda che si fonda su due aspetti essenziali: tradizione e innovazione. In Toscana riusciamo a produrre un Chianti superiore, un prodotto radicato nel territorio per l’innovazione e la modernità. Il Camargi è un grande base Sangiovese, con al suo interno del Merlot, viene usata la barrique di rovere francese per l’invecchiamento. Tutto questo per dire che tradizione e innovazione si fondono e coniugano in un territorio unico come questo che appartiene ormai da oltre trecento anni alla Tenuta Agricola Fabbriche.

C’è più tradizione o innovazione nel vostro prodotto, oppure vanno di pari passo?

La tradizione fa parte della nostra storia soprattutto in Toscana sebbene quel tocco di innovazione renda ancora più incisiva la tradizionalità e la storia a essa unita.

Producete anche olio nella vostra tenuta?

Una piccola parte che viene quasi interamente venduto prima di essere prodotto.

Che cosa state facendo per la sostenibilità?

Abbiamo il massimo rispetto del territorio e dell’ambiente. Questa è alla base della nostra filosofia.

Chi sono i vostri ospiti?

La nostra è una clientela prevalentemente straniera sebbene ci sia una parte di turismo anche italiano. Vengono a visitare le nostre cantine con un percorso di degustazione da aprile fino a ottobre inoltrato.

Come vi state preparando per la prossima primavera estate? E che cosa proponete come esperienza?

Hai nostri clienti offriamo un tour di ben tre ore. Partiamo dal giardino all’italiana della Villa che risale al 1700 da lì poi conduciamo i nostri visitatori all’interno del clima della tenuta con una visita in vigna e poi un percorso di degustazione in cantina.

Ci può raccontare un aneddoto?

Un visitatore americano mi chiese: “avete del Chianti bianco, un mio amico americano me ne ha offerto uno buonissimo”.

 

Si ringrazia il Comune di Lucignano, il Sindaco Roberta Casini e il Funzionario Ufficio Cultura e Promozione Turistica Enrica Cassioli

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