Essere in coppia è la cosa più bella ma al tempo stesso più difficile da mantenere in equilibrio, anche se siamo spinti da un amore infinito, dalla voglia di condividere un progetto insieme, da straordinari entusiasmi. La convivenza, dopo la prima fase euforica e ricca di passionalità, inizia a mostrare le prime incrinature. Non tutto è come ci siamo immaginati, il Principe o la Principessa dei nostri sogni, che abbiamo voluto con tutte le nostre forze, mossi dall’amore infinito, ha qualche limite che è difficile da digerire. Pensare che prima del grande passo era tutto perfetto, poi, quando ci si sente in un porto sicuro, lasciamo che le nostre fragilità vengano a galla. Prima cercavamo di nasconderle a tutti i costi per paura di non piacere, di non andare bene, di mettere in difficoltà il rapporto. Invece, ecco qua, non si può stare sempre attenti, vogliamo vivere liberi nella coppia, con i limiti che ci caratterizzano. In fondo l’amore è amare l’altro per le sue imperfezioni, il bello sta lì, non quando tutto è straordinariamente perfetto.
“Messe le pantofole arrivano i primi guai”, diceva sempre mia nonna. Questo è il rischio che emerge in quasi tutte le coppie. Lo abbiamo detto molte volte: il rapporto di coppia è progetto, impegno, pazienza e anche sacrificio. L’Amore, quello con la “A” maiuscola, ha declinazioni che racchiudono in sé variabili, a volte, inaspettate, sta proprio alla responsabilità della coppia superare i momenti duri, senza dare nulla per scontato.
Essere in coppia non significa solo fuochi d’artificio. Una coppia è tale nel momento in cui riesce a fare scudo e combattere insieme le difficoltà che la vita propone. Sono proprio i momenti di tensione, di fatica che fanno comprendere quanto una relazione funziona e sa attraversare un momento non troppo facile.
Certo, quando le cose vanno bene, tutto scivola fluido senza alcuna tensione. Poi, arrivano i figli; dopo il primo momento euforico c’è un periodo in cui la fatica si fa sentire.Un figlio presuppone rinunce, ci sono nuove scelte da prendere. Manca l’intimità di qualche mese prima. Alcune coppie entrano in crisi, attraversano un momento di fragilità, dove può accadere di smarrirsi in un viatico buio e impervio.
Tutto sembra franare. Non ci sono più gli entusiasmi iniziali, la coppia e la famiglia sono fatica, i problemi raddoppiano, arriva la crisi. Arrivano i dubbi. Arrivano i “se” e i “ma”.
Iniziano le voci nella testa che affollano la mente di mille dubbi, è un continuo dirsi: “Era meglio se rimanevo solo così potevo vivere la mia vita senza responsabilità”, “Essere single mi avrebbe davvero permesso di vivere amori sempre diversi sentendo quel formicolio inebriante che adesso non c’è più”, “Ma chi me l’ha fatto fare?”… e così via, in un subbuglio infinito di alti e bassi che si associano anche alle pressioni lavorative che mettono sempre più a dura prova.
Di fronte a questi eventi non tutte le coppie riescono a mantenere salda la rotta, a guardare insieme nella stessa direzione, a continuare nel progetto desiderato, voluto, scelto. Così accade, a volte, che molte coppie naufraghino, non tengano fede all’impegno preso. Ognuno va per la sua strada e si aprono scenari nuovi che sembrano non nutrire il bisogno che sta alla base della scelta fatta.
Ci sono momenti turbolenti, difficili, dove ognuno deve comprendere che cosa ha portato fin lì. È un tempo di attesa che serve per prendersi cura di sé stessi, della propria scelta, di ciò che realmente si vuole fare della propria vita relazionale e affettiva.
È successo a due personaggi molto conosciuti: Melissa Satta e il calciatore Kevin Prince Boateng. Melissa si racconta senza veli in un’intervista vera, intensa, profonda a “Verissimo”. Dice la showgirl: “A volte fa bene anche un distacco, rimettere in chiaro le idee (…) Non dirò mai cosa è successo, la colpa è sempre di entrambe le persone, ma prima faccio mea culpa”.
È proprio così. Spesso un momento di separazione aiuta la coppia a ritrovarsi, a comprendere le incrinature e le incomprensioni che hanno condotto alla rottura. La sospensione, se ben vissuta, porta inevitabilmente a qualcosa di significativo, anche se, spesso, non si gioisce del lieto fine, come sta succedendo invece a Satta e a Boateng. Per loro c’è stato un vero e proprio happy ending. “L’importante” afferma Melissa “è risolvere il problema, lottare fino in fondo. Abbiamo entrambi capito i nostri errori”.
Questo è un passaggio fondamentale se si vuole costruire un vero progetto di coppia. La separazione, spesso, fa sì che due persone possano ritrovarsi più forti e motivate di prima.
Sono tornati insieme, lasciando il passato nel passato, progettando un presente ricco di un domani coinvolgente nell’attesa che arrivi la nuova creatura a far compagnia al primo figlio.
Al di là delle mille riflessioni, dobbiamo riconoscere a questa coppia la capacità di mettersi a nudo senza vivere il distacco imbevuto di ripicche, vendette, rinfacci, accuse, sensi di colpa. È stato un momento, un passaggio sicuramente necessario per riprendere il cammino insieme.
Cosa fare e come fare per restare all’interno di una coppia, per riuscire a sostenere i sacrifici, le difficoltà e la monotonia della quotidianità che spesso fa venire voglia di scappare?
All’interno di una coppia ci sono punti saldi da mantenere sempre presenti:
- Guardare entrambi nella stessa direzione, anche se ci si può arrivare per due vie differenti.
- Mantenere viva la relazioni cercando stimoli comuni, interessi nuovi che vengano condivisi da entrambi.
- Evitare la monotonia che schiaccerebbe qualsiasi rapporto, anche il più vincente.
- Affrontare le difficoltà senza allontanarsi l’uno dall’altra ma mantenendo salda la condivisione.
- Avere una buona cerchia di amici comuni con cui condividere il tempo libero.
- Lasciarsi degli spazi di libertà dove portare avanti un hobby.
- Non mentire mai, le bugie allontanano e non tendono a costruire. La chiarezza e la trasparenza portano sempre a creare un legame vero e autentico.
- Vivere in coppia è una scelta, non un’imposizione. Decidere liberamente la strada da percorrere. Mai farsi ingabbiare dai pregiudizi.
Poi, ogni coppia ha le sue declinazioni, i suoi punti di forza e di fragilità. Una coppia resta insieme se alla base c’è la volontà di guardarsi dentro nei momenti di turbamento senza crearsi false credenze o costruirsi verità che autoingannano. Una buona consapevolezza dei propri errori, tutti sbagliamo, nessuno è immune dall’errore, permette di vivere insieme in armonia e benessere.