Il mio ultimo, pazzo, progetto

Io sono bella” e posso osare con la collezione firmata Stella Pecollo. Nulla nella vita è impossibile basta crederci e portare con sé la scatola degli attrezzi dove reperire fiducia, determinazione, grinta, allegria, leggerezza e desiderio di osare. La vita nella sua declinazione fantasiosa e imprevedibile è bella esattamente come sono le donne nella loro variegata gamma di corporeità. Stella Pecollo si racconta e ci racconta il suo mondo entusiasmante e denso di avventure e progetti.

 

Partiamo dal tuo libro “Io sono bella”, come nasce e perché nasce?

Quando ho iniziato a scriverlo lo immaginavo come uno spettacolo, era il 2018, vivevo ancora a Londra. S’intitolava Bella ed era in inglese avrei voluto portarlo al Festival di Edimburgo. Poi a fine 2019, uscì una bellissima intervista su Vanity Fair, dove parlavo del mio percorso, un editor di Mondadori, dopo aver letto l’intervista mi scrisse per propormi di scrivere un libro sul tema dell’autostima, dell’amor proprio e soprattutto di tutto il mio percorso.

Cosa hai fatto?

E ovviamente accettai con gran entusiasmo! Da quel momento fino all’ultima parola che concludeva il libro l’ho sempre immaginato come uno strumento per divulgare un messaggio importante, che potesse incuriosire più persone possibili, che aiutasse tante donne e perché no uomini a prendersi cura di sé stessi.

Qual è il messaggio del libro?

Imparare ad amarsi è fondamentale, prima si riesce a farlo e meglio si vive.

I tuoi lettori cosa ti dicono?

Sono tantissime le persone che dopo aver letto il libro mi scrivono e mi fanno domande. Non sono solo donne ma ci sono molti uomini. Sono in molte a dirmi quanto il libro le abbia incoraggiate, stimolate tanto da cambiare il loro modo di vedere le cose, così hanno deciso di prendere coraggio e fare delle cose che prima non si sentivano di fare perché avevano paura del giudizio.

Potremmo dire: obiettivo raggiunto?

Esatto! Obiettivo raggiunto.

C’è una nuova avvincente avventura che ti vede come stilista per il tuo brand di abbigliamento?

Il mio ultimo, pazzo, progetto. La mia ultima sfida è la linea d’abbigliamento. Da anni avevo in testa questa idea che si è concretizzata. Forse il fatto di essere italiana, di aver vissuto molto all’estero, mi ha fatto scoprire come funzionano le cose all’estero per quello che riguarda la moda. Poi, rientravo in Italia e mi accorgevo che qui da noi le cose non cambiavano. In dieci anni non è cambiato assolutamente nulla, tutto è uguale al momento in cui, nel 2012, decisi di lasciare l’Italia e volare a Londra.

Tant’è?

Mi sono detta: “ho le idee chiare, so cosa voglio, lo faccio io”. Mi sono organizzata. Sono stata aiutata anche da una serie di fortunate coincidenze. Ho incontrato Maurel, un brand che voleva ampliare la propria attività intraprendendo avventure diverse da quello che solitamente fanno.

 

Così il sogno si realizza?

Creiamo insieme la mia linea d’abbigliamento.

C’è qualcosa di particolare nella tua linea di abbigliamento?

Si! Le taglie sono state abolite, al loro posto ho utilizzato degli aggettivi positivi.  Per una persona che soffre o ha sofferto di disturbi del comportamento alimentare, la taglia è quel qualcosa che spesso e volentieri mette a disagio. Queste persone hanno una sensibilità profonda, allora ho pensato che una taglia non potesse continuare a ferire e mortificare. Così ho portato un significativo cambio di rotta.

Come si fa a capire qual è la taglia giusta?

Semplicemente prendendosi le misure così da individuare la taglia aggettivo che ha cura della propria corporeità. È tutto spiegato molto chiaramente sul sito.

Ma c’è di più?

Un’altra cosa della collezione e della filosofia del mio brand è quella di andare a rompere gli stereotipi della moda perché sono obsoleti. Così ho inserito l’abito con le righe orizzontali, gli abiti super colorati lasciando il nero in soffitta. Ci sono gonne sopra il ginocchio, pantaloncini corti, magliette che scoprono l’ombelico, insomma, tutte cose che rompono gli stereotipi ridicoli e proclamano un senso di libertà che è l’obiettivo finale.

Quanto ferisce lo sguardo dell’altro?

Ferisce solo se poniamo attenzione allo sguardo altrui, ma se centriamo l’attenzione, come dovrebbe essere, su di noi, sui nostri talenti, sulla nostra felicità lo sguardo altrui ci interessa fino a un certo punto. Ci deve interessare lo sguardo delle persone a cui vogliamo bene e che ci vogliono bene.

Che cos’è la leggerezza?

La leggerezza è molto legata a quello che ho appena detto. Per carattere sono una persona che ama la leggerezza, l’allegria, l’ottimismo, quindi per me è stato facile.

La leggerezza come si ottiene?

Non c’è una formula matematica, l’importante è vivere ogni momento, godersi ogni istante senza porsi limiti senza preoccuparsi del giudizio altrui. Già questo ti dà un senso di libertà e al tempo stesso di leggerezza profondo.

Oggi si parla tanto di donne curvy, morbide, generose ecc., poi alla fine il pregiudizio nonostante tutto è sempre lì in agguato, ci sarà mai un vero cambio di rotta?

Il pregiudizio nasce dall’ignoranza. Ho avuto modo di vivere l’attacco degli haters, ho lavorato con i ragazzi del Giffoni imparando che l’unica vera arma per poter sconfiggere il bullismo o il body shaming, era informare le persone affinché l’ignoranza lasciasse posto alla conoscenza. Sto portando avanti un lavoro importante per far sì che il bullismo e il body shaming lascino posto a una consapevolezza e cultura diversa. il pregiudizio non è la fine del mondo si può combattere e contrastare. Ciò non toglie che sia un’enorme battaglia.

 

Penso alle donne giunoniche del Rinascimento, secondo te perché non è più quella la vera bellezza?

Per i canoni di bellezza non ho una risposta, perché dipendono dalle mode. Anni fa andava di moda la tabaccaia di Fellini, mi sarebbe piaciuto vivere in quel periodo storico. Dagli anni ‘90 in poi sono andate di moda le veline, le ragazze di Non è la Rai, oppure le modelle anoressiche delle passerelle.  È terrificante. Però va di moda ed è la moda. Finalmente si sta assaporando un cambiamento di rotta. Bisogna anche fare attenzione ai brand che la utilizzano come strategia di marketing, proprio perché va di moda. L’ideale è seguire la propria anima senza stare dietro alle mode, perché è tutto pilotato.

Cos’è la bellezza?

La bellezza è l’autenticità e l’unicità di una persona. È la libertà di poter essere sé stessi e, quindi, di poter brillare di luce propria senza farsi influenzare dal giudizio altrui, dalle mode.

Cosa piace a un uomo di una donna?

Non sono un’esperta. L’unica cosa che so è che ogni persona ha i suoi gusti.

L’amore che posto occupa nella tua vita?

Un posto importante. Per amore non intendo solo il fidanzato, il compagno, il marito. L’amore ha tante di quelle forme e lo sento molto forte in vari ambiti della mia vita.

Ci fai un esempio?

L’amore che mi dona il pubblico quando sono in scena, l’amore della mia cagnolina, l’amore della mia famiglia, dei miei amici che ci sono sempre nel momento del bisogno. Poi c’è anche l’amore, quello canonico del compagno che al momento non è presente nella mia vita, perché in questo momento non potrei dedicargli tempo. È un tempo della mia vita dove sono molto impegnata, non ho una location fissa, mi muovo sempre in giro per l’Italia e l’estero. Mai dire mai, io sono sempre comunque aperta. Se arriva la persona che mi interessa perché no! seppur con gli anni sono diventata molto selettiva.

Stai facendo tante cose, hai tanti progetti ci vuoi raccontare qualcosa?

Si hai ragione, ho tanti progetti in mente. Ho ripreso a scrivere il mio “Woman Show”, spero vada in scena molto presto. Adoro viaggiare e mi piacerebbe fare un programma stile “Turisti per caso”. Ho appena finito di girare un film, sto girando una serie televisiva e facendo vari provini. Chi mi segue sa bene che li aggiorno su tutto.

Stai pensando a un secondo libro?

Per il momento non è ancora in cantiere. Deve arrivare l’ispirazione non potrei mai scrivere qualcosa tanto per fare.

Hai mai pensato di disegnare una linea di gioielli?

Non mi è mai capitato. Però, se me lo proponessero, probabilmente direi di sì perché amo le avventure, le cose nuove, per cui why not?

Dove si può acquistare il tuo brand?

C’è un link diretto per acquistare la collezione (https://shop.maurel.com/it/152-maurelx_stella-pecollo), inoltre fino al 5 aprile c’è un codice sconto “StellaVip10” per chiunque voglia tuffarsi nella magia di questa collezione voluta e pensata per rendere felici e far sentire belle le donne.

 

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