Ho provato i giochi di coppia da single: ecco come sono finita a giocare a Twister con Mr. Darcy: il mio gatto

Cari lettori del Daily Whisper, bentornati a un nuovo episodio tragicomico di ‘Pippa’s Pickle’, dove la vostra affezionata cinquantaseienne single si avventura nel mondo dei giochi di coppia. Sì, avete letto bene. Io, Pippa Pickle, la cui ultima relazione è stata così lunga fa che potrebbe essere considerata un reperto archeologico, ho deciso di esplorare il regno dei giochi pensati per due. Perché, mi sono detta, chi ha bisogno di un partner quando si ha l’immaginazione? (E un gatto molto paziente).

Come sempre, ho reclutato la mia fedele squadra di amici per questa impresa: Vivian, la perfettissima nobildonna locale; Rachel, la cinica divorziata seriale; Kate, l’eterna romantica; e Gavin, il mio sarcastico amico gay che crede che l’unico vero amore sia quello per i suoi gatti persiani.

La nostra avventura è iniziata con una serata di “giochi da tavolo per coppie” a casa mia. Vivian è arrivata con una bottiglia di champagne e un’espressione che oscillava tra il divertito e l’imbarazzato. Rachel ha portato una bottiglia di tequila, “per quando le cose si faranno davvero imbarazzanti”. Kate è entrata con un sorriso radioso e una pila di giochi che sembrava più alta di lei. Gavin? Ha portato i suoi due gatti, dichiarando che sarebbero stati i suoi “partner” per la serata. Insieme a Mr. Darcy.

Il primo gioco della lista era “Twister per Amanti”. Ora, immaginate cinque over cinquantenni (più tre gatti molto confusi) che cercano di contorcersi su un tappetino di plastica colorato. Il risultato? Un groviglio umano che sembrava più un incidente stradale che un gioco romantico. Rachel, con la sua flessibilità da ex yogini, si è ritrovata in una posizione che avrebbe fatto arrossire un contorsionista del Cirque du Soleil. Vivian, determinata a non rovinare la sua messa in piega, ha passato l’intero gioco cercando di mantenere la testa sollevata dal tappetino. Io? Beh, diciamo solo che ho scoperto muscoli di cui ignoravo l’esistenza e che probabilmente non si faranno più sentire per i prossimi dieci anni.

Il secondo gioco era “Sussurra dolci parole”, dove dovevamo scrivere frasi romantiche e farle indovinare al partner. Kate, ha scritto poesie degne di Shakespeare. Rachel ha optato per frasi che avrebbero fatto arrossire anche un marinaio. Gavin ha passato l’intero gioco a sussurrare ai suoi gatti (e al mio), che sembravano più interessati al contenuto dei loro croccantini che alle sue dolci parole.

Quando è arrivato il mio turno, ho realizzato che l’ultima frase romantica che avevo sentito era stata “Vuoi un’altra fetta di torta?”, detta dal mio panettiere. Ho improvvisato con “Il tuo sorriso è radioso come… un frigorifero ben illuminato?”. Non il mio momento più brillante.

Il terzo gioco, “Costruisci la tua storia d’amore”, richiedeva di creare una narrazione romantica usando carte casuali. La storia di Vivian sembrava la trama di un film di Jane Austen. Quella di Kate era così sdolcinata che avremmo potuto usarla come sciroppo per i pancake. Rachel ha creato una storia che era un mix tra “50 sfumature di grigio” e un thriller psicologico. La mia? Beh, in qualche modo sono riuscita a creare una storia d’amore che coinvolgeva un astronauta, un pinguino e una macchina per il caffè rotta. Non chiedetemi come.

L’ultimo gioco della serata era “Massaggio rilassante”, dove dovevamo seguire le istruzioni di un’app per fare un massaggio al partner. Gavin ha deciso di massaggiare i suoi gatti e naturalmente anche Mr. Darcy, che hanno reagito con un misto di confusione e indignazione felina. Rachel si è offerta volontaria per massaggiarmi, ma dopo aver ascoltato le prime istruzioni dell’app (“Accarezza dolcemente la schiena del tuo amato come se stessi suonando un’arpa celestiale”), è scoppiata in una risata così forte che ha rovesciato il suo drink. Su di me.

Alla fine della serata, eravamo tutti esausti, leggermente ubriachi e coperti di glitter (non chiedetemi da dove venisse, davvero). Mentre ci crollavamo sul divano, incapaci di muoverci dopo la nostra “maratona romantica”, ho avuto un’epifania.

“Sapete una cosa?” ho detto, guardando i miei amici (e i tre gatti), “Forse questi giochi non sono pensati per le coppie. Forse sono pensati per ricordarci quanto sia assurdo, imbarazzante e meraviglioso l’amore. E forse, solo forse, non abbiamo bisogno di un partner romantico per sperimentare tutto questo. Forse abbiamo solo bisogno di amici abbastanza pazzi da seguirci in queste follie”.

Ci fu un momento di silenzio riflessivo, interrotto solo da Gavin che disse: “O forse abbiamo solo bisogno di più alcol e meno giochi con glitter”.

E così, cari lettori, ho imparato che l’amore, come la vita, è un gioco. A volte le regole non hanno senso, a volte ti ritrovi in posizioni scomode (letteralmente, nel caso del Twister), e a volte finisci coperto di glitter senza sapere perché. Ma alla fine, ciò che conta davvero sono le persone con cui scegli di giocare.

Con affetto e la promessa di non tentare mai più un “massaggio celestiale”, la vostra sempre ottimista (e leggermente indolenzita) Pippa

P.S. Se qualcuno là fuori sta pensando di organizzare una serata di giochi per coppie da single, il mio consiglio è: fatelo. Ma assicuratevi di avere abbastanza vino, un buon senso dell’umorismo e, possibilmente, un fisioterapista in stand-by. Oh, e forse evitate il Twister se avete superato i 50. Il vostro chiropratico vi ringrazierà.

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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