Equilibrismo tra carriera e amore: come ho rischiato di perdere entrambi (e quasi bruciato il villaggio)

Cari lettori del Daily Whisper, benvenuti a un nuovo episodio tragicomico di ‘Pippa’s Pickle’, dove la vostra affezionata cinquantaseienne single tenta l’impossibile: bilanciare una carriera in ascesa con una vita amorosa in caduta libera. Sì, avete capito bene. Io, Pippa Pickle, la cui unica relazione stabile è con il mio gatto Mr. Darcy e la testata giornalistica per cui lavoro, ho deciso di diventare una “donna che ce l’ha fatta”. Spoiler: non ce l’ho fatta.

Tutto è iniziato quando il mio capo al Daily Whisper mi ha offerto una promozione. Da semplice giornalista di pettegolezzi locali, sarei diventata la nuova editrice della sezione “Vita e Stile”. Un’opportunità fantastica, se non fosse che la mia “vita” consiste principalmente nel decidere quale pigiama indossare per la mia maratona serale di Netflix, e il mio “stile” è best descritto come “nonna chic incontra hipster disperata”.

Ho mandato un messaggio Whapzup ai miei amici: “Ragazze” – ho annunciato (scusa, Gavin) – “sono a un bivio. Carriera o amore?”.

Vivian, con la grazia di una regina, ha commentato: “Cara, l’ultima volta che hai cercato di bilanciare qualcosa, era un piatto di biscotti su una pila di romanzi rosa. Non è finita bene”.

Rachel, con il suo solito ottimismo, ha aggiunto: “Beh, almeno con la carriera hai una possibilità. L’amore? A questo punto della vita è più probabile che tu venga rapita dagli alieni”.

Kate ha esclamato: “Ma Pippa! L’amore è la cosa più importante! Potresti incontrare l’uomo dei tuoi sogni proprio mentre stai per raggiungere l’apice della tua carriera!”.

Gavin: “Sì, e io potrei diventare eterosessuale. Le probabilità sono più o meno le stesse”.

Nonostante i commenti poco incoraggianti, ho deciso di accettare la sfida. Il mio piano era semplice: diventare una potenza nel mondo del giornalismo di moda e lifestyle, mentre contemporaneamente mi trasformavo in una femme fatale irresistibile. Cosa poteva andare storto?

La mia prima settimana come editrice di “Vita e Stile” è stata… interessante. Ho deciso di rivoluzionare la sezione con articoli all’avanguardia come “Come indossare un cardigan in 50 modi diversi” e “Gin tonic: il segreto per una pelle radiosa?”. Sorprendentemente, il mio capo non sembrava impressionato.

Nel frattempo, la mia vita amorosa stava prendendo una piega inaspettata. Avevo deciso di iscrivermi ancora per l’ennesima volta a un’app di incontri per “professionisti di successo”. Il mio primo match? Un certo Gerald, 58 anni, che si descriveva come un “imprenditore nel settore delle innovazioni agricole”. Traduzione: allevava lombrichi nel suo seminterrato. Il nostro primo appuntamento è stato… memorabile. Ho deciso di portare Gerald al lancio di una nuova linea di cosmetici bio, pensando di unire lavoro e piacere. Peccato che Gerald fosse allergico praticamente a tutto ciò che era presente nella stanza. Dopo dieci minuti, sembrava più un puffo gonfio che un potenziale partner romantico.

Ma il vero disastro è arrivato quando, nel tentativo di sembrare sofisticata, ho accidentalmente scambiato un flacone di profumo super costoso per un drink. Il risultato? Ho passato il resto della serata emanando una fragranza che oscillava tra “fiori primaverili” e “alito di drago”.

La situazione non è migliorata nei giorni successivi. Nel tentativo di essere una donna in carriera sexy e di successo, ho finito per presentarmi in ufficio con una gonna al contrario (la cerniera davanti sembrava una scelta di stile audace, no?), ho quasi dato fuoco alla redazione cercando di fare una dimostrazione su come creare una “atmosfera romantica” con le candele (apparentemente, le tende sono molto più infiammabili di quanto pensassi), e ho accidentalmente inviato una mia foto in pigiama con la maschera all’argilla sul viso a tutti i contatti della mia rubrica, incluso il mio capo, invece dell’articolo sulla “bellezza naturale” che avrei dovuto consegnare.

Il culmine? Quando, durante un importante incontro con degli sponsor, ho confuso le mie note di lavoro con la lista dei “pro e contro” che avevo fatto su Gerald. Il mio capo non sembrava particolarmente impressionato dalla mia analisi approfondita su “possibili compatibilità di lombrichi con il mio gatto”.

Dopo settimane di caos, sono crollata. Mi sono ritrovata nel bel mezzo dell’ufficio, circondata da pile di riviste di moda che non capivo, con una scarpa col tacco in una mano (l’altra l’avevo persa da qualche parte tra la macchinetta del caffè e la sala riunioni) e il telefono nell’altra, dove lampeggiava un messaggio di Gerald che mi chiedeva se fossi interessata a una “serata romantica di compostaggio”.

In quel momento di crisi esistenziale, ho fatto l’unica cosa sensata: ho chiamato i miei amici per un intervento d’emergenza.

Sono arrivati trovandomi rannicchiata sotto la mia scrivania, circondata da ritagli di riviste e bottiglie vuote di gin miniatura (non chiedetemi come sono finite lì).

“Oh, Pippa” – ha sospirato Vivian, guardando il caos intorno a me – “credo che sia ora di ripensare la tua strategia di vita”.

Rachel ha aggiunto: “Beh, almeno hai ancora tutti i tuoi denti. E la maggior parte dei tuoi capelli”.

Kate, cercando di essere positiva, ha esclamato: “Ma pensa a tutte le esperienze che hai fatto! Sicuramente c’è materiale per un bestseller qui!”.

Gavin, ispezionando criticamente il mio outfit disastroso, ha concluso: “Tesoro, l’unica cosa che hai bilanciato con successo è il tuo livello di alcol nel sangue”.

E così, cari lettori, ho imparato una lezione importante: forse non possiamo avere tutto. Ma possiamo avere abbastanza. Abbastanza per ridere delle nostre disavventure, abbastanza per apprezzare gli amici che ci tirano fuori da sotto le scrivanie nei momenti di crisi, e abbastanza gin per dimenticare i nostri fallimenti più imbarazzanti.

Ho deciso di fare un passo indietro dalla mia posizione di editrice di “Vita e Stile” (apparentemente, suggerire un articolo intitolato “Come usare i lombrichi per esfoliare la pelle” è stato l’ultimo chiodo nella bara della mia carriera nella moda). Sono tornata al mio amato ruolo di cronista di pettegolezzi locali, dove almeno le mie gaffe possono essere trasformate in storie divertenti.

Quanto a Gerald? Beh, diciamo solo che ho scoperto che il compostaggio non è esattamente la mia idea di un sabato sera romantico. Ma hey, almeno ora ho un giardino molto fertile.

Con affetto e la promessa di non confondere mai più il profumo con il gin (a meno che non sia una situazione di emergenza, nel qual caso, salute!), la vostra sempre ottimista (e ora leggermente più saggia) Pippa.

P.S. Se c’è qualcuno là fuori che sta cercando di bilanciare carriera e amore, il mio consiglio è: non fatelo. O almeno, non fatelo mentre indossate tacchi alti e tenete in mano una tazza di caffè bollente. Fidatevi, le ustioni e le caviglie slogate non sono mai di moda.

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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