Amarsi. Una parola che spesso sembra semplice, ma che racchiude un viaggio profondo, tortuoso, intimo. Perché l’amore per sé non è un atto egoistico, ma un atto sacro. È la base su cui tutto si costruisce: relazioni sane, scelte autentiche, felicità vera.
Eppure ci hanno insegnato a mettere sempre gli altri al primo posto, a sacrificare, a tacere, a compiacere. E così dimentichiamo che anche noi siamo meritevoli di cura, di rispetto, di dolcezza. Barbara Fabbroni ci ricorda che l’amore verso se stessi è la rivoluzione più potente che possiamo compiere.
Amarsi vuol dire ascoltarsi. Vuol dire dire no quando qualcosa ci toglie energia. Vuol dire concedersi il diritto di cambiare, di sbagliare, di ricominciare. Vuol dire guardarsi allo specchio e vedere non solo difetti, ma anche luce. Vuol dire proteggere i propri confini, celebrare i propri talenti, accogliere le proprie ombre.
In questo articolo ti propongo esercizi semplici ma profondi per iniziare – o continuare – il tuo cammino di self love:
1. Scrivi ogni giorno tre cose che ami di te.
2. Regalati un gesto gentile ogni settimana (un massaggio, un fiore, un libro).
3. Parla a te stessa con parole di conforto, come faresti con una persona che ami.
4. Guarda le tue fragilità con tenerezza, non con giudizio.
5. Riconosci ciò che ti ferisce e scegli ciò che ti nutre.
L’amore per sé è un giardino che ha bisogno di essere annaffiato ogni giorno. Non sempre fiorirà subito, ma sarà sempre fertile. E quando impari ad amarti, tutto cambia: le relazioni, il lavoro, la vita. Perché finalmente sei tu la tua priorità.
E ricorda: non c’è amore più rivoluzionario di quello che offri a te stessa quando il mondo ti dice che non sei abbastanza. Tu lo sei. Sempre.