Nuddu, sapi unni sbarcari

“Nuddu, sapi unni sbarcari” una drammaturgia di Francesco Leonardo Marchionne di cui è cura anche la regia. Tra gli interpreti troviamo: Laura Alferi, Sofia Boriosi, Francesco Leonardo Marchionne, Manuel Matteucci, Damiano Venuto.

“Nuddu, sapi unni sbarcari” è un dramma satiresco contemporaneo liberamente ispirato al Ciclope di Euripide. Tre satiri, schiavizzati dal tiranno Polifemo sono costretti a servirlo ma le loro vite vengono sconvolte dal naufragio di alcuni supplici, reduci da una terribile traversata. I naufraghi, capitanati dal furbo Odisseo, chiedono asilo al Ciclope. Il tiranno lo nega cibandosi degli stessi naufraghi. Nuddu, sapi unni sbarcari è una cornice satirica che porta alla luce una problematica ben nota ai giorni nostri: lo sbarco dei migranti. “Chi nega ai migranti l’asilo avrà sempre come conseguenza amari castighi” recita il personaggio di Odisseo, ribellandosi assieme ai satiri contro l’ingiustizia bruta del tiranno Ciclope.

I personaggi sono pochi ed essenziali: il Ciclope, (l’unico autoctono quindi tradotto in siculo) Odisseo, Sileno (padre), Satiro Stupido e Satiro Intelligente (figli). In questa riscrittura i compagni muti di Odisseo si riducono a fantocci di iuta, senza testa, senza quindi possibilità di scegliere o di scappare, destinati ad un destino tragico e ad essere manipolati dagli attori sulla scena. Allo stesso modo anche la scenografia è essenziale: gli oggetti di scena diventano gli unici che delineano lo spazio scenico e i fantocci, “dondolanti sul palco”; sono appesi alle corde come prodotti del supermercato al bancone della carne. Il lavoro si è basato sull’animazione dei fantocci secondo i meccanismi del teatro di figura. La coralità dei satiri si esprime attraverso l’utilizzo di movimenti coesi e soluzioni coreografiche che puntano alla scoperta dell’animalità. Lo stesso occhio del Ciclope, onnipresente nella vicenda, veglia sullo spettacolo, appeso sull’antro della caverna. Abbiamo intervista il suo autore oltre che regista Francesco Leonardo Marchionne.

“Nuddu, sapi unni sbarcari” tradotto?

Nessuno, sa dove sbarcare dal siciliano.

Di che cosa parla l’opera?

Prende ispirazione dal Ciclope di Euripide. Narra l’arrivo di alcuni naufraghi capitanati da Odisseo che si dovranno scontrare con la politica bruta del tiranno Ciclope.

Perché Nuddu sapi Unni sbarcari é un dramma satiresco contemporaneo?

Ho cercato di riscrivere la satira in ottica contemporanea, prendendo come esempio il dramma delle traversate nel mediterraneo. Si fa satira sopratutto sulla strumentalizzazione dei migranti rispetto ad una certa politica locale: “e noi italiani?”.

Oggi chi è Polifemo?

Polifemo oggi è un certo tipo di politica che strumentalizza il dramma dei migranti in mare a scopi propagandistici o a fini politici. Polifemo é rozzo, si trova simpatico, non ha mai studiato eppure ricopre un ruolo di potere.

Perché chi nega ai migranti l’asilo avrà sempre come conseguenza amari castighi?

Nel Ciclope di Euripide viene detto espressamente, c’è una legge universale che impone di accogliere i naufraghi, una coscienza civile che dovrebbe appartenere a tutti noi. Quindi, chi nega l’aiuto a persone in difficoltà avrà sempre la coscienza sporca.

Chi sono i compagni di viaggio?

I compagni di viaggio sono dei fantocci di iuta senza testa che stanno a rappresentare i migranti che non hanno potere di ribellarsi, buttati da una parte all’altra del mondo,  trascinati come se non fossero persone ma solo merce di scambio tra poteri forti. Sono infatti manipolati dagli attori in scena  come fossero animali destinati al macello.

La caverna che cosa rappresenta?

La caverna rappresenta il mondo dell’ignoranza, il momento in cui l’uomo non ha preso coscienza dello scibile ed è intrappolato in una realtà veicolata dal sensibile, da una parvenza del vero.

Quale messaggio vuole mandare l’opera?

É incentrata su una forte critica politica alla nostra nazione. Come si può oggi lasciare morire una persona in mare? Eppure accade.

Come si può pensare di scegliere di non guardare un dramma che ci riguarda, che succede ogni giorno sulle nostre coste? Eppure c’è chi sceglie di non guardare. Nuddu, sapi unni sbarcari obbliga a ridere delle satira, obbliga a guardare questo dramma.

Progetti? Andate in tour?

Si, stiamo pensando di girare e portarlo in altre parti d’Italia. Sopratutto vorremmo portarlo nei licei, ci stiamo già muovendo per organizzarli. Nuddu, sapi unni sbarcari potrebbe avere un grande potenziale di formazione sull’inclusione sociale nelle scuole. Nuddu é la riscrittura di un classico, dai giovani per i giovani.

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