Il 15 novembre, nella prestigiosa galleria di Patrizia Anastasi, situata in viale Giuseppe Mazzini 1 a Roma, l’eclettico artista White King, classe 1995, vi invita ad un’esperienza unica a partire dalle ore 18:00 per l’inaugurazione della straordinaria mostra personale “L’Arte Impossibile”. In questa occasione esclusiva avrete l’opportunità di ammirare la sua seconda “Opera del Destino”, un’opera che promette di rapire l’anima e di sfidare i confini dell’immaginazione.
Tra i traguardi già raggiunti dall’artista White King troviamo una personale allo spazio Margutta e diverse esposizioni nei templi sacri dell’arte made in Italy che hanno portato le opere di White King ad una crescente richiesta. Tutto ciò, unito ai diversi riconoscimenti, inseriscono questo giovane artista romano nella top ten degli artisti italiani viventi.
La sua è una sperimentazione folle e ardita: all’inizio le sue opere, circoscritte nell’ambito del disegno e dell’arte digitale, mischiano tecniche di acrylic pouring, pendulum, spin art e acrylic painting. Dall’astrazione all’estrazione: le figure sembrano comporsi da sole in un processo magico ininterrotto. White King mostra come ogni essere vivente sia formato da cellule e ricorda il piano di uguaglianza su cui tutti ci collochiamo. All’inaugurazione del 15 novembre, il giovane artista romano sarà celebrato da un’affluenza straordinaria di personalità del mondo dell’arte e di molte celebrities, a testimonianza della grande stima che suscita.
L’atmosfera del vernissage sarà ulteriormente arricchita dalla musica di Daniela Martani alla consolle e dal talento di Francesco Mistretta al sax, creando un’atmosfera unica e coinvolgente. Organizzazione dal celebre PR Alfonso Stani, il quale promette di rendere questo evento esclusivo in una serata indimenticabile.
Intanto lo abbiamo intervistato per voi sperando di stuzzicare la vostra curiosità affinché il 15 novembre siate tutti presenti alla inaugurazione che si preannuncia irrinunciabile.
Devo dire che sono molto curiosa: perché “L’Arte Impossibile”?
L’“Arte Impossibile” è il movimento di cui fanno parte le “Opere del Destino”, definizione data alle sei opere che racchiude, le quali evadono il campo tecnico, in quanto: “Racchiudere l’arte nella tecnica è come racchiudere la follia nella ragione” W.K.
Perché impossibile?
Il termine “impossibile” deriva dall’impossibilità della loro realizzazione, in quanto è impossibile anche per l’artista poterle ricreare.
Come si svolge il viaggio nel mondo di White King?
Continua il viaggio nella scoperta delle “Opere del Destino”. Durante questa mostra personale, a distanza di cinque anni dalla realizzazione, uscirà la seconda.
“Opera del Destino” che cosa racchiude in sé?
Le “Opere del Destino”, tecnicamente le prime opere nella storia in Pouring Figurativo Spin Art, termine con cui si evade il campo tecnico e si effettua il passaggio per racchiudere quelle sei opere (prima uscita “Il Leone”) nel campo concettuale, infatti “Racchiudere l’arte nella tecnica è come racchiudere la follia nella ragione” W.K.
Le “Opere del Destino” in parole povere sono le uniche opere al mondo in cui è nato un figurativo tramite rotazione del quadro.
Il suo lavoro di artista ha ricevuto il Premio Starlight International Cinema Award, come ha accolto questo riconoscimento?
Il Premio Starlight International Cinema Award è per me il primo riconoscimento che va oltre l’ambito strattamente artistico, ma che anzi unisce l’arte a immagini audiovisive. Sono davvero orgoglioso di esser riuscito a realizzare e aver ottenuto meriti in qualcosa che va oltre quelli già ottenuti in campo strettamente artistico (arti figurative).
L’arte per lei che cosa è?
Non conosco il significato della mia vita senza arte. La prima opera risale all’età di due anni e mezzo, è come se fossi nato con il pennello in mano.
In questo mondo dalla comunicazione social è ancora possibile comunicare attraverso l’arte?
Il social è uno dei tramiti più importanti per l’espansione del verbo artistico. È il mezzo che mi permette di raggiungere più persone in breve tempo. Usciranno in futuro video esplicativi della materia.
Qual è la tecnica che predilige nel dar vita alle sue opere?
L’Acrylic Pouring (Versamento Acrilico) e la Spin Art (Rotazione del quadro). In particolare il Pouring Figurativo Spin Art nato dalle mie mani e tramite per la creazione delle “Opere del Destino”.
C’è un artista a cui si ispira?
Ho passato almeno 5 stili diversi da quando sono nato. Penso il cambio sia in definitiva dovuto a ciò che sento. Ispirarsi non ti fa arrivare a quell’oltre a cui già sono giunto.
Anzi per arrivare all’emblema del concetto di “arte pura”, “Il Leone” sono tornato indietro e partito dalle origini.
Il suo maestro?
Autodidatta dalla nascita. Sicuramente il sapere derivato dai grandi del passato mi ha portato a formulare tutto ciò di cui sono portavoce.
Sassolini nella scarpa?
Gli artisti continuano a creare ciò che un’altro artista tecnicamente avanzato nel mondo è in grado di ricreare. Non c’è unicità. È un continuo spreco di materiali. Anche io mi sono chiesto perché dovevo definirmi artista e portare avanti la mia carriera. La risposta è arrivata con “Il Leone”.
La critica spende parole dense di significato per le sue opere, come lo fa sentire?
Aiutano a espandere un verbo in cui credono. Essendo critici sanno che L’idealizzazione del concetto di “arte pura” deriva da grandi come Platone e Aristotele e avendo capito che sono l’unica persona nella storia che ha portato a realizzazione tale concetto cercano di darmi una grande mano costantemente. Perciò ringrazio di cuore, il loro aiuto è prezioso e fondamentale.
Progetti?
L’uscita di tutte le “Opere del Destino”. Dopo questa mostra ne mancheranno ancora quattro.
Vuole aggiungere altro?
Ricordate: “Racchiudere l’arte nella tecnica è come racchiudere la follia nella ragione”.