L’ammazzo col gas

Quattro attori e decine di personaggi per una commedia senza dubbio intrigante e densa di spunti di riflessione. Lo spettacolo si snoda attraverso una serie di scene, che esaminano in chiave rigorosamente comica svariate casistiche delle tipologie di mogli o mariti. La coppia è qualcosa di assolutamente unico, meraviglioso, intrappolante, voluto ma anche, a volte, odiato. Eppure, siamo tanti ad essere in coppia vivendo le perturbazioni che queste relazioni portano in sé, nel suo andare della vita. Chi non ricorda i conflitti nella straordinaria coppia Vianello-Mondaini? Loro hanno saputo dar vita a uno spaccato di quotidianità che rispecchiava fedelmente il vissuto di tutti, fatto di piccoli rimbrotti, litigi per il nulla, gelosie, battute più o meno pungenti e quant’altro appartenga alla relazione di coppia. Con la loro simpatia e ironia, sono riusciti a far comprendere che la vita di coppia ha le sue perturbazioni e che un litigio, se ben vissuto, può solo essere estremamente costruttivo.

I loro litigi sono stati la fortuna dei loro spettacoli. Lo stesso accade per lo spettacolo “L’ammazzo col gas”. L’insofferenza verso il coniuge, nello spettacolo scritto e diretto da Roberto D’Alessandro, è al centro della commedia e viene proposta naturalmente in chiave scherzosa e giocosa. Un modo per ridere di noi, ma anche per riflettere, per rivedersi e, perché no, per migliorarsi. Il conflitto “sano”, si sa, è un aspetto naturale; aiuta la conoscenza dell’altro e a sviluppare l’intimità, in quanto perché permette di conoscere meglio sé stessi e il partner, con i rispettivi bisogni, stimoli e motivazioni. E poi lo dice la scienza: “le coppie che si amano davvero sono quelle che litigano di più”. I bisticci d’amore sono un toccasana per l’armonia di coppia. Allora, se vogliamo essere felici, non ci resta che litigare!

I coniugi vanno sopportati o…soppressi…? Così vediamo, nella commedia “L’ammazzo col gas”, il marito che si crede vittima della gelosia della moglie o la moglie gassofoba, il marito rompiscatole e tante altre tipologie di coniugi, in cui potersi anche riconoscere. Tuttavia, in una relazione è importante avere il coraggio di esprimere il proprio sentire a chi si ama, anche se è contrario a quello che prova l’altro. Ingoiare, far finta che, sopportare a lungo senza reagire, condurrà, prima o poi, a scoppiare, farà saltare i nervi anche al più paziente del pianeta. Essere sinceri e imparare a confrontarsi l’un l’altra è la ricetta per un rapporto vincente e duraturo. La trasparenza e la sincerità vincono su tutto! L’importante è non perdete l’occasione di amare e essere amati, così come è importante evitare di modellarsi secondo ciò che l’altro si aspetta. Ognuno ha la sua individualità e l’amore vero ama i limiti del partner, non li demolisce. Per amarsi, l’unica via è il confronto oltre che andare a vedere la commedia in scena al Festival Teatro Marconi, ne scoprirete delle belle come ci dice Roberto d’Alessandro!

Come si fa a gestire una commedia con quattro attori e decine di personaggi?

Si fanno le prove, e poi bisogna essere allenati agli spettacoli a sketch. L’importante è diversificare molto i personaggi in modo che lo spettatore sia sempre sorpreso da quello che vede. Serve ovviamente una specifica capacità attoriale per questo tipo di spettacoli.

Come si snoda lo spettacolo?

Ha un prologo e un epilogo e in mezzo ci sono tanti sketch con diverse tipologie di coppie.

Tra moglie e marito non mettere il dito?

La realtà in una coppia non è mai quella che sembra. Per cui qualsiasi considerazione esterna può risultare fuori luogo

I coniugi vanno sopportati o…soppressi…?

Un rapporto è sempre una ricchezza, secondo me bisogna difenderlo fino all’estremo tentativo.

Quando arriva l’insofferenza verso il coniuge?

Quasi sempre le stesse cose che ci piacciono e ci fanno ridere all’inizio sono quelle per cui dopo anni vorremmo uccidere il/la partner. Del resto, la quotidianità è la tomba dell’amore, o così si dice. Il matrimonio è fatto di quotidianità, quindi…

E poi quando arriva cosa si fa?

Si prova a reinventare il rapporto. Se ci si riesce si va avanti altrimenti…

La coppia scoppia o si appiattisce?

A volte scoppia, a volte si appiattisce, a volte trionfa, più spesso ha un andamento ondivago, con alti e bassi.

Quanto è difficile vivere in coppia?

Certo non è facile, ma non è facile neanche vivere da soli. L’uomo non è un animale monogamo, la coppia è una invenzione sociale, come il matrimonio, ci siamo costretti. Certo è che se si incontra davvero l’anima gemella con cui condividere la vita, è tutto così meraviglioso!

Esiste la coppia eterna?

Sono rare ma esistono. Si.

Cosa rovina la coppia?

Non c’è una cosa in particolare. In generale quando non si è capaci di cambiare, o come si dice, crescere insieme questo porta distacco.

L’ammazzo col gas oppure?

Strozzo, accoltello, pugnalo, sparo, spingo sotto la metropolitana, faccio cadere dalla torre Eiffelle, annego, avveleno…

Lo spettatore è portato a riflettere sul senso e il significato di essere in coppia?

Lo spettatore è portato a riflettere intanto sul senso del politicamente corretto. Poi ci si rivede nelle tipologie o nei tic delle varie coppie che si rappresentano. L’epilogo della soppressione è una trovata drammaturgica per rendere lo spettacolo più divertente, che oggi con il politicamente scorretto rischia di essere un problema, ma abbiamo trasformato pure questo in un’occasione per far ridere.

Siamo sicuri che ancora oggi si vuol vivere in coppia?

In coppia sicuramente, alla fine il senso della vita è nascita, copula e morte no?

L’amore non è bello se non è litigarello?

Se non si litiga ogni tanto forse non ci importa nulla della persona con cui stiamo…quindi si.

Quanto la gelosia rovina i rapporti?

La gelosia è una cosa sana, entro un certo limite. Quando poi diventa troppo limitante non va più bene. Racconta troppa insicurezza, non ha più a vedere con la coppia.

Quante tipologie di coppie ci sono?

Infinite, tante quanto sono le possibili combinazioni degli esseri umani. Siamo otto miliardi, quindi tantissime!

Farla franca è possibile?

Purtroppo per come è concepita la legge in Italia se si parte con l’intenzione di farla franca è possibile, a limite te la cavi con qualche anno di carcere per un omicidio…è terribile ma è così.

Dopo il Festival Teatro Marconi andrete in tour?

Si ci sono tante date in giro per l’Italia

Progetti autunnali?

Stiamo lavorando sul Roma Comic Off. E poi io comincio le prove de “La finta Ammalata” di Carlo Goldoni con Miriam Mesturino e Franco Oppini.

 

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