La vita è piena di tante maschere e pochi volti

Francesco Fiumarella un uomo dai mille interessi. Ama il cinema e il teatro, riconosce l’attore che sa fare il suo mestiere tanto che ha dato vita al Premio Vincenzo Crocitti International. Un Premio che nel tempo è divenuto internazionale poiché oltre a premiare artisti italiani premia anche quelli di altre nazionalità. Il Premio è dedicato a Vincenzo Crocitti, un grandissimo uomo, un professionista serio, umile e rispettoso dell’altro. Vincenzo Crocitti per Francesco Fiumarella è un vero e proprio angelo che dovrebbe essere preso come esempio nel mondo dello spettacolo proprio per la sua semplicità. Purtroppo, il mondo del cinema, del teatro hanno in sè tante persone di successo che molte volte si dimenticano di essere prima di tutto persone e forse poi “personaggi famosi”. Francesco Fiumarella ci porta nel suo mondo dove prima di tutto la capacità artistica e la serietà sono le fondamenta su cui un vero attore dovrà costruire il suo viatico artistico e culturale.

Caro Francesco, raccontaci di te?

Ciao Barbara, grazie per questa tua intervista, cosa posso dirti: vissuto in Calabria per i primi 4 mesi dalla nascita perché subito dopo i miei genitori hanno stabilito residenza in Emilia-Romagna, prima a Parma e poi a Brescello, il noto paese dei film storici di “Peppone e Don Camillo”, dove ebbe inizio la mia passione per il cinema e dove ho vissuto gli anni dall’infanzia alla maturità. Poi, dai 18 anni mi sono trasferito a Roma, ove fortunatamente ho avuto la possibilità di realizzarmi professionalmente e fare tantissime esperienze nel settore cinematografico, infatti proprio in questa città, ho mosso i primi passi in Arte e Scienze dello spettacolo e interessandomi alla recitazione,  interpretando ruoli in molteplici cortometraggi, in alcune fiction di successo e qualche film per il cinema, queste esperienze nel settore mi hanno dato la possibilità di accrescere sempre più l’interesse cine artistico culturale a 360°. Sin da bambino ho notato un grande interesse per l’arte in ogni sua sfaccettatura e con il tempo ho capito che una delle mie strade di vita da percorrere era proprio quella artistico culturale, tant’è che nella formazione universitaria sono passato dalla frequenza di Scienze Giuridiche a quella sopra citata.

5 aggettivi che parlano di te?

Ti dico la verità non riesco a definirmi, sono dell’idea che chi mi conosce, eventualmente potrà darmi degli aggettivi che mi caratterizzano.

Come nasce il tuo amore per il cinema?

Come ti accennavo tutto nasce da bambino, avendo vissuto praticamente in un paese come Brescello, famoso proprio per i film di “Peppone e Don Camillo”, ho iniziato a respirare aria di cinema, proprio in questo paese ho avuto la possibilità da bambino di fare una bellissima esperienza televisiva in un programma condotto da Paolo Bonolis, ho questo primo bel ricordo per la prima volta difronte ad una telecamera, poi frequentando le scuole a Parma, ho iniziato a studiare anche teatro, grazie ad un professore che mi fece appassionare al mondo recitativo come professione. Da quel momento ho iniziato a divenire un vero e proprio cinefilo anche grazie alla mia famiglia che mi portava sempre al cinema senza mai perdere le ultime uscite dei film. Inoltre, a differenze di alcuni miei vecchi amici appassionati di calcio, ho sempre preferito divertirmi con quelli che come me volevano giocare a fingere di essere degli attori; quindi, facevamo finta di interpretare scene di film famosi recitando a modo nostro. Il cinema è proprio una mia grande passione.

Perché un Premio Internazionale?

Il Premio Vincenzo Crocitti International è divenuto nel tempo internazionale perché oltre a premiare artisti italiani premiamo anche quelli di altre nazionalità, e abbiamo anche istituito il Premio in Sud America (Paraguay), nel 2019 infatti è stato realizzata la 1°Edizione speciale. Sia io che i collaboratori dell’organizzazione premio stiamo lavorando per poter portare il Premio anche in altre città estere, sia come forma di scambio culturale e per far conoscere Vincenzo Crocitti in quanto grande persona ed artista.

Vincenzo Crocitti cosa rappresenta per te?

Vincenzo è stato un grandissimo uomo, un professionista e sempre con un grande senso di umiltà, rispetto e altruismo, caratteristiche molto importanti che ho sempre condiviso e ammirato. Per me Vincenzo è un vero e proprio angelo che dal mio punto di vista dovrebbe essere preso come esempio nel mondo dello spettacolo proprio per la sua semplicità. E come sappiamo non è sempre così, perché esistono anche persone di successo che molte volte si dimenticano di essere prima di tutto persone e forse poi “Personaggi Famosi”.

La tua passione più grande?

Oltre il cinema, la musica e l’arte in generale, è il Basket, sono un grandissimo appassionato di questo sport, avendo giocato per circa 9 anni.

Attore si nasce o si diventa?

Personalmente credo che alcuni abbiano un talento innato, vi sono attori divenuti tali grazie a delle personali potenzialità basate su naturalezza nel recitare e tanta passione, poi vi sono persone che vorrebbero intraprendere questo mestiere perfezionandosi attraverso gli studi e tanta pratica quando si ha l’opportunità. Comunque sia non escludo le 2 possibilità, ognuno di noi penso abbia un lato artistico da quando nasciamo, poi bisogna vedere come far fuoriuscire questa caratteristica. Ti faccio un esempio, pensa che già nella vita di tutti i giorni vediamo moltissimi attori che non lo fanno di professione, ma ti posso garantire che sanno recitare benissimo, la vita è piena di “tante maschere e pochi volti”.

Quando un attore è veramente attore e non commediante?

In realtà il commediante è un attore teatrale, che dal mio punto di vista per me è già veramente un attore, io ho sempre detto che le basi teatrali sono fondamentali per poter diventare grandi attori, un attore che recita a teatro non può permettersi di sbagliare davanti ad un pubblico live, a differenza di un attore cinematografico o di fiction che può ripetere la scena più di una volta. Da cinefilo ho sempre constatato che gli attori che hanno lavorato e si sono perfezionati attraverso gli studi teatrali, al cinema fanno la differenza.

L’arte per te che cos’è?

L’arte è libertà di pensiero ed espressione, ciò che può rendere la vita a colori anche nei momenti più bui. Non si potrebbe vivere senza arte ed artisti, grazie all’arte viviamo di emozioni, ricordi, passioni e momenti. Infatti, mi spiace che la nostra nazione consideri in secondo piano il settore artistico come si è visto soprattutto durante la pandemia. Se non fosse stato per gli artisti e l’arte durante il lockdown, cosa avremmo fatto? Pensa, non ascoltare musica, non leggere i libri, non vedere i film, non dipingere per i momenti di svago. Pensa se non ci fosse stato tutto questo.

 

Oltre a essere Presidente di un premio importante cosa fai nella vita?

La mia professione principale è all’interno di una nota multinazionale, ma ugualmente cerco di portare avanti questa ormai “Missione” attraverso il Premio è tutto ciò che di possibile posso fare per gli artisti, perché credo molto in quello che faccio senza alcun interesse, ma solo per amore e per cercare di dare possibilità a coloro che non vengono presi in considerazione cosa che continuo a reputare assurda.

La prima esperienza lavorativa?

A 17 anni sempre per la mia passione cinematografica, mentre studiavo al liceo, dopo scuola andavo spesso in una videoteca nella mia zona, per noleggiare film

un giorno vidi che la titolare della videoteca aveva dei problemi con il suo pc e nell’organizzazione dell’attività ed allora mi proposi di darle un aiuto in merito. Qualche giorno mi assunse come assistente. Quindi da adolescente studiavo e lavoravo.

Quanto è difficile il tuo mestiere?

Se ti riferisci alla mia professione aziendale posso dire che è un impiego molto delicato ed impegnativo essendo una multinazionale in continua espansione.

In merito invece alla mia attività di impegno culturale ed artistico posso dire che le difficoltà non mancano ma vivendo questa attività più come Mission e passione personale il lavoro assume sfaccettature diverse.

Comunque, tutti i mestieri e professioni richiedono attenzione e dedizione, ed io cerco sempre di fare del mio meglio. Certo non mi risparmio.

Hai un’icona cui ti ispiri?

I miei genitori.

Hai mai scritto per il cinema o il teatro?

Scritto come autore di questi contesti no. Ho recensito moltissimo in qualità di freelance Writer e Blogger. Inoltre, ho scritto recentemente un format per una tv privata che è in corso di lavorazione e di prossima uscita.

Tu come scegli le persone da premiare?

Sono un ricercatore assiduo di talenti nascosti. Ho un mio metodo che ad oggi si è rivelato “vincente”.

Cosa significa?

Dico vincente anche per rendere omaggio a Vincenzo Crocitti. Per essere meritevoli de il “Vince” che è per molti, anzi moltissimi, ma non per tutti, occorre avere delle qualità che solo dopo attenta osservazione possono essere presi in considerazione. Sia da me e sia dagli altri membri del Comitato Direttivo.

Chi è davvero un grande attore contemporaneo?

Ce ne sono diversi sia italiani che stranieri. Non mi va di fare nomi per non escludere alcuno.

Il tuo attore preferito?

Leonardo Di Caprio.

Cosa cattura lo spettatore quando guarda un film: la bellezza o …?

Personalmente penso che la bellezza abbia molta importanza, intendendo come bellezza tutto ciò che confluisce a dare a “una pellicola un’anima”.

Quanto è importante la rete e il mondo Social per farsi conoscere?

Importantissima, oggi più che mai.

La vita è densa di intemperie, tuttavia, l’importante non è quante volte si cade ma come ci si rialza, sei d’accordo?

Assolutamente d’accordo. Non arrendendosi mai!

 

Cosa fai nel tempo libero?

Studio, recensisco, scrivo. Oggi come oggi, il tempo libero cerco di dedicarlo a mio figlio.

La cosa che più ami fare?

Dedicarmi al benessere degli altri. Strappare un sorriso al prossimo soprattutto persone in difficoltà mi rende felice.

Quello che non avresti mai voluto fare nella vita?

Iniziare a fumare da adolescente perché pur consapevole oggi che il fumo non fa certo bene sono costretto a constatare che è un vizio difficile da eliminare.

I tempi corrono e adesso dove sei?

Sicuramente di cose ne ho fatte, ma come diceva il grande Antonio De Curtis “gli esami non finiscono mai”. Quindi cosa dire? Andiamo avanti!

Un sogno nel cassetto?

Contribuire a far divenire il mondo migliore affinché mio figlio e le future generazioni possano vivere nella vera prosperità e pace.

Ultima cosa: da grande cosa farai?

Aspetto di crescere (Ahahhh, ahahhh) … e ci aggiorniamo alla prossima!

 

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