La rubrica è realizzata in collaborazione con lo studio notarile Roberto Baldassarri con sede a Grosseto
La figura del notaio nel sistema giuridico italiano si distingue per un attributo fondamentale: la terzietà. Questo principio, che si traduce in una rigorosa imparzialità, rappresenta il cardine dell’attività notarile e una garanzia essenziale per la sicurezza delle transazioni giuridiche.
La terzietà del notaio si manifesta nella sua posizione di equidistanza rispetto alle parti coinvolte in una transazione. A differenza di un avvocato, che agisce nell’interesse del proprio cliente, il notaio opera come un arbitro imparziale, il cui compito è assicurare la legalità e la correttezza dell’atto, tutelando gli interessi di tutte le parti coinvolte e, più in generale, l’interesse pubblico alla certezza dei rapporti giuridici.
Questa caratteristica si riflette in diversi aspetti dell’attività notarile. In primo luogo, il notaio ha l’obbligo di fornire alle parti una consulenza equilibrata, illustrando a ciascuna i diritti e gli obblighi derivanti dall’atto che si accingono a stipulare. Questo ruolo di “consulente imparziale” è cruciale per garantire che tutte le parti comprendano pienamente le implicazioni giuridiche delle loro azioni.
La terzietà si manifesta anche nella redazione degli atti. Il notaio deve assicurarsi che il contenuto dell’atto rifletta fedelmente la volontà delle parti, senza favorire l’una o l’altra. In caso di clausole ambigue o potenzialmente dannose per una delle parti, il notaio ha il dovere di segnalarlo e di suggerire formulazioni più equilibrate.
Un altro aspetto importante della terzietà notarile riguarda la gestione di eventuali conflitti di interesse. Il notaio è tenuto a astenersi dal rogare atti in cui sia personalmente interessato o in cui siano coinvolti suoi parenti o affini. Questa regola mira a preservare l’integrità e l’imparzialità della funzione notarile.
La terzietà del notaio assume particolare rilevanza in transazioni complesse o potenzialmente conflittuali, come le divisioni ereditarie o le compravendite immobiliari. In questi contesti, il notaio agisce come un garante dell’equità della transazione, assicurando che gli interessi di tutte le parti siano adeguatamente tutelati.
Questa posizione di imparzialità conferisce al notaio un ruolo unico nel sistema giuridico. Gli atti notarili godono di una presunzione di legalità e autenticità, proprio in virtù della terzietà di chi li redige. Ciò contribuisce a prevenire controversie future e a garantire la sicurezza dei traffici giuridici.
Tuttavia, mantenere questa terzietà non è sempre facile. Il notaio deve bilanciare la sua funzione di pubblico ufficiale con le esigenze pratiche delle parti e le pressioni del mercato. La sfida è quella di rimanere imparziale senza diventare distaccato, di essere equidistante senza perdere di vista le esigenze concrete delle parti.
In conclusione, la terzietà del notaio rappresenta un pilastro fondamentale del sistema giuridico italiano. Essa garantisce che le transazioni avvengano in un contesto di equità e legalità, proteggendo non solo gli interessi delle parti coinvolte, ma anche l’interesse generale alla certezza del diritto. In un’epoca in cui la fiducia nelle istituzioni è spesso messa in discussione, la figura del notaio come terzo imparziale assume un valore ancora più significativo, rappresentando un baluardo di integrità e professionalità nel complesso mondo delle transazioni giuridiche.