Irene Antonucci: imitatrice, autrice, voice over per documentari e spot radiofonici, presentatrice, scrittrice, comica, video editor, social creator (Youtuber), approda a una collaborazione internazionale italo-colombiana con un lungometraggio dalle declinazioni intense e dense di significati. Vi raccontiamo con lei la sua nuova avventura cinematografica partendo, ovviamente, dalla sinossi.
“Inventory” è un film di finzione, per un lungometraggio (un’ora e quaranta minuti), dove vengono utilizzati sette personaggi che corrispondono a diverse sfere della nostra società, proponendoli come archetipi universali di comportamenti, che, infine, sono un riflesso di ciò che è umano. È così che questi amici si riuniscono per trascorrere un piacevole fine settimana, senza mai sospettare che il destino li avrebbe gettati in circostanze insospettate… uniti in una presunta amicizia ed entrare in un confronto perverso tra loro e la propria vita, lasciandoli privi di ogni partizione, di ogni difesa, facendo crollare quel muro che gli esseri sono soliti costruire per alterare la realtà. Pertanto, il film Inventory è sviluppato nell’arco di tempo della pandemia di coronavirus. Racconta la storia di questi sette personaggi che si uniscono per trascorrere dei giorni piacevoli e spensierati, dolce fare niente!
Tuttavia; Le circostanze della reclusione forzata in cui sono coinvolti, a seguito delle misure prese dall’ufficio del sindaco di Bogotá, li portano a una convivenza insolita, dove ognuno di loro farà emergere il proprio odio, invidia e frustrazione più profondi. E quella presunta amicizia che li unisce si sgretolerà, giorno dopo giorno, ad ogni secondo in cui rimarranno intrappolati in questa situazione assurda, dove diventano prigionieri delle circostanze.
Soldi, sesso, alcol…. Gli ingredienti perfetti per scatenare una tragedia e fare un terribile “inventario” della propria vita. Chiusi in un universo ermetico, cristallizzato, tra le mura della casa di uno di loro e attraverso le innumerevoli vicende che hanno a che fare con la convivenza quotidiana, cadranno le maschere che li custodiscono.
Cara Irene, eccoci qui: un film, raccontaci di più!
Diciamo più di uno, sono stati 6 mesi intensi, ho terminato “Rumore” regia di Nicola Telesca girato in Puglia, “Entre 2 Aguas” di Carlos Vergara, “Inventario” di Mauricio Cataño girati entrambi a Bogotà, “Runner” regia di Nicola Barnaba girato in Calabria. Oggi mi soffermo nel parlarti del Film “Inventario” che in questo momento è in promozione in Colombia, tra radio, tv nazionali ed interviste.
Di cosa parla la pellicola?
Si tratta di un lungometraggio psicologico, in cui sette personaggi si incontrano vivendo una tragica farsa, dove passo dopo passo si svela la loro vera personalità. La trama mostra le diverse sfaccettature del comportamento umano: il bugiardo, il traditore, l’imbroglione, quello a cui interessa solo il sesso, il dipendente, il sognatore, il frustrato, l’invidioso, oltre a sentimenti paralleli: amore, amicizia, compassione, tra gli altri. Il tutto inquadrato in un destino insolito e tragico che è evidente nel corso della storia.
Claudio Cataño, Luigi Aicardi, Luis Fernando Bohórquez, Rashed Stefenn, Aroha Afez, Allyson Gómez e Irene Antonucci, sono i protagonisti di questo film in cui i comportamenti archetipici degli esseri umani sono evidenti e come emergono in situazioni di pressione e reclusione, come è stato nel periodo di isolamento vissuto durante la pandemia.
Come è nata la collaborazione con una pellicola sudamericana?
Si tratta del mio quarto progetto in Sud America. Il tutto dettato da una scelta di vita, da me intrapresa. La voglia di sperimentare un nuovo mercato, il non porre un limite all’immaginazione, l’aver imparato una nuova lingua nel giro di pochi mesi e la tenacia di internazionalizzare la mia carriera sono stati i punti cardini che mi hanno portata su questi nuovi set.
Come ti hanno scelta?
Dopo un primo casting, il regista mi ha richiamata per 2 call back, poiché a detta sua “Ho rivisto il tuo provino ben 40 volte e ne sono rimasto impressionato”, benché il ruolo fosse rivolto ad una colombiana con accento francese. Ma alla fine ha deciso di cambiare il ruolo per un’Italiana cineasta con un piccolo scheletro nell’armadio che scoprirete guardando il film.
Che ruolo interpreti?
Come detto in precedenza si tratta di Catalina Martinelli, una donna sui 30 anni, pronta a tutta per la sua carriera, sbarazzina ma con anima noir, entusiasta del suo nuovo progetto in procinto di scrivere, passa la sua vita con una telecamera tra le mani, come se ogni vicenda quotidiana possa rivelarsi una incredibile storia di finzione da narrare al mondo. Dopotutto ho rivisto in Catalina, qualcosa di Irene.
In quale lingua hai recitato?
Ho recitato interamente in spagnolo.
Parliamo del cast: senza dubbio unico, come ti sei trovata a lavorare con colleghi oltreoceano?
Si tratta di 8 attori, tutti con colori diversi, tecniche di recitazione differenti, ma ognuno capace di dare un realismo magico, tanto da arrivare all’ultima scena e confondere la realtà dalla finzione. È stata un’esperienza immersiva del tuo singolare, che porterò con me per sempre e per la quale ringrazio tutti i colleghi per avermi lasciato qualcosa di sé e del personaggio interpretato.
Parteciperete a qualche Mostra del Cinema?
Decisamente, siamo in fase di promozione pertanto non abbiamo ancora un calendario con date definite con esattezza, ma a breve comunicheremo quelle che saranno le tappe dove poterlo vedere.
Il film sarà anche nelle sale cinematografiche italiane?
Anche qui siamo in trattativa. Il film nasce per i cinema Colombiani, benché si vocifera approderà anche sulle piattaforme. Anzi per chi ne fosse interessato a una collaborazione italo/colombiana, si faccia avanti. Potete farlo contattandomi sui miei canali social o all’indirizzo e-mail: info.ireneantonucci@gmail.com
L’emozione che porterai con te di questa esperienza?
La gratitudine e la consapevolezza. Se vuoi puoi e nulla potrà fermarmi se non la tua stessa mente.
Progetti?
Al momento mi trovo in Italia come referente appunto per la promozione del film qui, e poi work in progress, incrociamo le dita che presto nascano nuove opportunità di sperimentare nuovi personaggi, anche qui nel mio paese.
Vuoi aggiungere altro?
Vi aspetto su Instagram: @ireneantonucci_official e non dimenticate di tenervi stretti i vostri sogni. Grazie per questo spazio, Barbara è una donna che stimo e che seguo, fatelo anche voi lettori. A presto.