La rubrica è realizzata in collaborazione con lo studio notarile Roberto Baldassarri con sede a Grosseto
Nel panorama sempre più complesso della pianificazione patrimoniale, il notaio svolge un ruolo cruciale nella gestione e protezione dei patrimoni familiari. La sua competenza e la sua funzione di pubblico ufficiale lo rendono una figura chiave nell’implementazione di strumenti sofisticati come trust, patti di famiglia e altri meccanismi di trasmissione e conservazione della ricchezza.
Il trust, istituto di origine anglosassone ma ormai ampiamente utilizzato anche nei paesi di civil law, rappresenta uno strumento flessibile per la gestione patrimoniale. Il notaio, in questo contesto, non si limita alla mera redazione dell’atto istitutivo, ma svolge un ruolo consulenziale fondamentale. Deve infatti guidare il cliente nella scelta della struttura più adatta alle sue esigenze, considerando aspetti fiscali, successori e di protezione del patrimonio. La competenza del notaio è essenziale per garantire che il trust sia valido ed efficace, evitando rischi di contestazioni future o di inefficacia dello strumento.
I patti di famiglia, introdotti in molti ordinamenti per facilitare il passaggio generazionale nelle imprese familiari, richiedono anch’essi un’attenta supervisione notarile. Il notaio deve assicurarsi che l’accordo rispetti i diritti di tutti i membri della famiglia, bilanciando le esigenze di continuità aziendale con quelle di equità nella distribuzione del patrimonio. La sua funzione di mediatore imparziale è fondamentale per prevenire conflitti familiari e garantire la stabilità dell’accordo nel tempo.
Oltre a questi strumenti, il notaio è chiamato a gestire una varietà di altri meccanismi di pianificazione patrimoniale. Tra questi, le fondazioni di famiglia, le holding patrimoniali, e i vari tipi di patti successori ammessi dalla legge. In ogni caso, il suo ruolo va ben oltre la mera formalizzazione degli atti: deve offrire una consulenza strategica che tenga conto degli aspetti legali, fiscali e personali di ogni situazione familiare.
Un aspetto sempre più rilevante della gestione patrimoniale familiare riguarda la dimensione internazionale. Con famiglie sempre più disperse geograficamente e patrimoni distribuiti in diversi paesi, il notaio deve essere in grado di navigare tra diverse giurisdizioni, coordinando gli aspetti transnazionali della pianificazione patrimoniale.
La digitalizzazione e l’innovazione tecnologica stanno inoltre introducendo nuove sfide e opportunità. Il notaio deve essere preparato a gestire asset digitali, criptovalute e altre forme di ricchezza non tradizionale, integrando questi elementi nei piani di successione e gestione patrimoniale.
Un altro aspetto cruciale del ruolo del notaio in questo ambito è la sua funzione di garante della legalità. In un’epoca in cui la lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio di denaro è prioritaria, il notaio deve assicurarsi che tutti gli strumenti di pianificazione patrimoniale siano pienamente conformi alle normative vigenti.
In conclusione, il notaio si configura come un vero e proprio “architetto del patrimonio familiare”. La sua competenza tecnica, unita alla sua funzione di pubblico ufficiale, lo rende una figura insostituibile nella gestione di patrimoni familiari complessi. La sfida per il futuro sarà quella di continuare ad aggiornare le proprie competenze per rispondere alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione, mantenendo al contempo il ruolo fondamentale di garante della legalità e dell’equità nelle dinamiche patrimoniali familiari.