Il Buco

Roberta Calandra torna in teatro con una sua opera interpretata da Nadia Perciabosco per la regia di Laura De Marchi. Un’opera densa e intensa che smuove non solo emozioni ma anche sensazioni, riflessioni e pensieri intimi molto importanti. Potremmo riassumere il tutto prendendo spunto dal comunicato stampa che recita: c’è chi nasce bomba e chi nasce ciambella e, per motivi assolutamente personali, passa la vita a nascondere, tentar di riempire, mediare, ostentare il proprio “buco di formazione”. Questo monologo tragicomico, che utilizza diversi registri di umorismo, da quello psicoanalitico di matrice anglosassone al ritmo concitato del cabaret, mostra in scena una donna sola, autoironicamente introspettiva, irrimediabilmente (o quasi) avvoltolata su se stessa e sui propri fantasmi, ma non del tutto chiusa al cortocircuito che spezza il cerchio della solitudine, in un inarrestabile flusso di parole, impressionantemente simile a quello di tutte noi, almeno in alcuni snodi cruciali dell’esistenza… “Il Buco … la prima cosa che si mangia sono gli altri … poi quando stai da sola … tutto quello che trova … il Buco è fatto così”!

Tant’è che “Il Buco” è un monologo tragicomico di Roberta Calandra che da diversi anni è in tournée in giro per l’Italia, tratta questo: la “mancanza”, il “disagio”, “il buco” appunto …per qualcosa che non c’è … e si trasforma in sintomo “qualcosa da riempire” ma con cosa? Cibo? Sonno? Sigarette? Sesso? Droga? Amore? “Finché uno non ha riempito il suo buco da solo nessun altro può farlo” quindi anche l’amore no … forse … allora la protagonista intraprende un cammino di continue cadute e risalite perché il buco “ti sbatte a terra” dopo che hai creduto di sconfiggerlo …. Quando meno te l’aspetti … si ripresenta!

Nella messinscena la protagonista fa una sorta di outing: un monologo/confessione nel quale racconta il suo rapporto con il buco: un rapporto ambiguo perché il buco è un nemico da sconfiggere ma nello stesso tempo è “il motivo per il quale sono viva” Una metafora, quindi, dell’arte che continua a motivare il perché si crea … forse per riempire un buco altrimenti incolmabile!?

Nadia Perciabosco, viaggia così, tra un rapporto diretto con il pubblico nel quale racconta senza mezzi termini il suo rapporto con il buco ad una narrazione nella quale rivive, in una sorta di flashback cinematografico comico ed a tratti esilarante, le fasi nelle quali ha tentato di combattere il buco! Una messinscena ironica, commovente, divertente, a tratti straziante … un testo che non lascia indifferenti perché tutti possono riconoscersi con questo buco per il quale stimolando la nostra reazione a sopravvivere…forse siamo vivi” racconta la regista Laura De Marchi. Nadia è molto di più e lo possiamo cogliere da questa intervista.

Chi è Nadia Perciabosco?

O mamma mia, che domanda difficile!!!… Nadia è una ragazza di Catania che un giorno ha deciso di seguire i suoi sogni e vivere nel modo che più le si addice…

Roberta Calandra che cosa rappresenta e significa per lei?

Roberta si è manifestata all’improvviso, un giorno che aveva nevicato a Roma e da lì è iniziata la nostra collaborazione… per me è un’amica, una sorella, una socia, una complice, una compagna di merende ma anche una dispensatrice di sfide.

Il monologo “Il buco” di Roberta Calandra quando incide nella sua vita di attrice?

Questo testo ha segnato uno spartiacque, perché mi ha permesso di mettere insieme un po’ tutte quelle che sono le mie caratteristiche come attrice, non solo, ma è anche in continua evoluzione, cresce e si modifica in base agli eventi e alla partecipazione del pubblico

Quanto è difficile un monologo?

Non particolarmente, per me… Il lavoro che si fa sul personaggio è lo stesso, sia sul monologo che per un testo a due o più personaggi…

Perché è un monologo tragicomico?

Perché è come la vita… in una giornata, ma anche nell’arco di un’ora della nostra esistenza, si passa da uno stato d’animo a un altro così, velocemente e repentinamente e sul palco si cerca di portare la vita, così com’è…

I nostri fantasmi quanto incidono nella nostra vita?

Dipende… a volte più, a volte meno… a volte sono loro a vivere al nostro posto (e lì, bisogna preoccuparsi).

Nel buco chi c’è e che cosa c’è?

Nel buco c’è tutto e niente… tutto quello che ci buttiamo dentro, le cose o le persone con cui lo nutriamo, anche inconsapevolmente… le parti di noi che divora… ma è anche un pozzo da cui si può estrarre oro…

Siamo tutti all’interno di un buco?

…Magari siamo tutti bucati…

Come possiamo combattere il buco?

“…È impossibile combattere con il buco, più lo ricalchi, più lui diventa forte…” è una citazione del testo….

È possibile uscire fuori?

Secondo me, vale lo stesso discorso che si fa per il tunnel… se non puoi uscirne, arredalo!!!

Cadere e rialzarsi sono esperienze cucite e tramate nella vita di ognuno, quanto sono

importanti?

Beh, direi che sono la vita stessa… cadere è funzionale al rialzarsi, cioè mi serve, ci serve per tornare in piedi, facendo leva sul terreno su cui si è caduti… se non si cade non si può assaporare la gioia del rialzarsi…

Lei ha lavorato con i grandi del teatro quanto è importante l’esperienza?

L’esperienza è tutto. Non ci sono esperienze piccole o grandi… specialmente quando si è giovani bisogna macinare esperienza, accettare tutto, imparare da tutto e da tutti, mettersi alla prova, lavorare su sé stessi, sfidarsi, non accontentarsi mai.

Che cosa si aspetta da quest’opera?

Mi aspetto di stupirmi, ogni volta.

E dal pubblico?

Spero si faccia prendere per mano per giocare, insieme.

Lei ha un buco nella sua vita?

Anche più di uno!! Sono un’accumulatrice seriale, un buco lo trovo sempre….

Che cosa farà da grande?

La cantante rock o l’astronauta.

Progetti 2023?

Ho in programma di riprendere un altro monologo che Roberta ha scritto apposta per me e altre cose interessanti di cui, al momento, non posso parlare…

Vuole aggiungere altro?

Si, vorrei dire a tutti e tutte di “imbucarsi” alle repliche del 25 e 26 marzo al Barnum e poi voglio ringraziarti per il tempo e l’attenzione che mi hai dedicato… ah, anche il “buco” ci tiene a farti sapere che è stato un piacere!!

 

 

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