Il 23 febbraio debutterà al Teatro Trastevere lo spettacolo “Barbara” di Angelo Orlando per la regia di Nicola Pistoia. La trama è molto particolare: Aldo e Pino sono due amici che dopo una cena “frugale”, con antipasti, primi, secondi, contorni, dolce, caffè, ammazza caffè e tre bottiglie di vino, decidono di raggiungere Barbara una escort mozzafiato, esperta in giochini erotici. I due, una volta a casa della ragazza, finiranno legati a letto insieme. “Barbara ritarda qualche minuto” così comunica ad Aldo e a Pino, Carmine il fedele segretario di Barbara. Ma Barbara non si presenterà. Da qui in poi, si snoderà la strampalata vicenda dei due amici, costretti, loro malgrado, a stare chiusi in “cattività” nella camera da letto di Barbara.
Come ben ci dice il regista Nicola Pistoia: “Aldo e Pino, rappresentano un’Italia borghese che, arrivata al culmine delle proprie possibilità, ha il coraggio giusto (o crede di averlo) per lanciarsi “oltre”, per agguantare qualcos’altro. Barbara, rappresenta per Pino e Aldo, la soluzione all’insoddisfazione e al grigiore delle loro vite quotidiane. La trasgressione, l’energia di ciò che è alieno e pronto a sconvolgere ogni equilibrio, è una tentazione troppo grande e purtroppo per i due amici, anche impossibile da gestire”. Potremmo dire che “Barbara” è una commedia notturna, brillante, assurda, che riguarda le sorti sociali di un paese, che pur pensando di meritare di più, in realtà resta piccolo e provinciale.
“La domanda” – come ci dice Nicola Pistoia – “è una sola: qual è l’Italia che ci piace? Quella di Aldo e Pino, legata a un letto? O quella di Barbara, di un’Italia che sogniamo, che non si fa mai vedere? Bel dilemma”. Sta allo spettatore comprendere quale sia l’Italia che più gli piace.
Il 23 febbraio debutterà “Barbara” che dire un’intervista che non potevo non fare! Sebbene di fronte a un grande uomo e non solo, mi sento una piccola cosa. Orbene ci siamo buttiamoci in questo andare tanto come dico io: “la vita vera è incontro”, che dice sarà davvero così?
Si! La vita è incontro ma anagraficamente arrivato quasi alla soglia dei settanta gli incontri come quando si era giovani sono rarissimi meglio sognare.
Barbara chi è?
È una donna, una figura che non esiste scatenando nei protagonisti viaggi interstellari.
Le escort nel mondo infinito di OnlyFans sono ancora di moda?
Non ne so niente ai miei tempi c’erano le prostitute, poi i travestiti e mi fermo qui.
Perché decidere di incontrare una escort?
Per curiosità e vedere che succede e se ti sorprenderà con giochini inaspettati per imparare cose nuove.
Cosa rappresenta nell’immaginario collettivo?
Trasgressione, sfida, cameratismo con gli amici.
Dalla Maddalena a oggi di acqua sotto i ponti ne è passata eppure il fascino della trasgressione è sempre lì pronto a colpire e portare nella sua rete. Forse perchè la vita è noiosa, ripetitiva e incontrare qualcuno che ti possa incuriosire e sorprendere perché no?
Questo vale finche si è giovani non per me ripeto.
Aldo e Pino cosa rappresentano?
Chiunque: persone sole e infelici.
Perché Pino e Aldo sono costretti, loro malgrado, a stare chiusi in “cattività” nella camera da letto di Barbara?
Perché hanno paura di cosa c’è fuori.
Il tempo e la temporalità quanto sono importanti?
È fondamentale per rendere lo spettacolo quasi vero e reale.
La trasgressione cosa insegna?
Che si possono prendere fregature e non valeva la pena “provare”.
E soprattutto perché c’è bisogno di sperimentarla?
Per curiosità, per necessità di non fare ciò che invece tutti fanno.
Quanto c’è di Nicola Pistoia in questa regia?
Tanto! C’è fantasia, voglia di giocare e tornare a essere bambino invento. Mi butto senza nessuna rete con compagni di lavoro che si abbandonano, si fidano della mia gioia di inventare.
L’idea che mi son fatta che sia una commedia nella commedia dove le solitudini sono compagne di viaggio in cerca di un approdo, possibile?
Eh, avoja hai centrato l’obbiettivo.
Oggi quanto è difficile ma al tempo stesso significativo essere sé stessi?
Si è sempre sollecitati da milioni di sensazioni, percezioni e a volte si perde la bussola e ci perdiamo ma dobbiamo riprendere sempre a camminare e trovare la strada per arrivare a cosa non so ma bisogna ed è indispensabile vivere la vita.
Lei ha recitato in numerose pellicole, fa firmato tante regie e ha lavorato con intensità in teatro: dove si sente a casa?
A teatro in uno spazio vuoto.
Qual è la sua fonte di ispirazione?
L’intuito e l’improvvisazione ma è solo formale perchè so quello che voglio ossia sorprendere solo me stesso.
Quanto è difficile il suo mestiere?
È difficilissimo se non si è generosi con se stessi e con la vita.
Si può essere: Uno, nessuno e centomila ma poi, alla fine, l’Io-Tu è ciò che detta le coordinate dell’esistere, non crede?
Assolutamente si! Sono quello che volevo essere ora alla mia ma da ragazzo non sapevo cosa sarei mai diventato poi gli eventi e le persone che ho incontrato mi hanno aiutato a trovare le coordinate.
Le piace l’Italia che siamo diventati?
No, non si ha coraggio e voglia di aiutare i giovani è tutto vecchio, ripetitivo, già visto ma questo dipende solo dalla mia età.
Le farò una domanda sciocca ma credo che sia sempre l’essenza della vita: lei ha un sogno nel cassetto?
Poter un giorno stare in scena con mia figlia e sognare, inventare con lei.
Progetti targati 2023?
Due regie: Barbara e Guida pratica per coppie alla deriva.
Cosa farà da grande?
L’astronauta, viaggiare nel passato.
Vuole aggiungere altro?
Vado a letto sono stanco.