Vincenzo Bocciarelli: la sua arte vola di successo in successo

Il mondo intero non solo è una ribalta ma anche esperienza ed emozione, passione e visione, passato e presente, possibilità e cambiamento. Vincenzo Bocciarelli ci conduce nel suo mondo dalle mille declinazioni artistiche regalandoci ogni volta qualcosa di nuovo e unico. I suoi infiniti progetti, l’amore incontaminato per l’arte in tutte le sue angolazioni e possibilità, il cinema, il teatro, la scrittura, la pittura e adesso anche una nuova avventura stilistica. C’è di più ma ancora non è tempo del disvelamento del nuovo progetto che lo vedrà sicuramente percorrere itinerari di successo.

Caro Vincenzo, benvenuto nel mio Magazine… per te il 2022 si è aperto con tanti impegni e tanto successo, ma siamo solo all’inizio che cosa ti aspetti da questo nuovo anno?

Nuove sorprese e nuovi avvincenti progetti. Il “22” è il mio numero fortunato. Il 2022 rappresenta per me l’anno di un traguardo significativo e importante e per il 22 febbraio… chi mi conosce, so di cosa sto parlando.

Regalaci 5 aggettivi che parlano di te.

Buono, entusiasta, sensibile, generoso e… impaziente.

Sei nato in Lombardia, cresciuto in Toscana, ora vivi a Roma. Perché questa scelta?
Amo follemente la città eterna. È stato un amore a prima vista nato quando a tredici anni mio padre, per la prima volta, mi portò a visitare il mausoleo di Cecilia Metella sull’Appia antica.

Che cosa hai provato?

Ho avuto la netta sensazione di essere da sempre appartenuto a questa città; per indole ho bisogno degli stimoli che regala la grande città come, ad esempio, New York che porto sempre nel cuore.

 

Tanti i ruoli che hai ricoperto tra cinema, teatro e fiction, come ti approcci ai vari stili di recitazione?

Questo è un aspetto molto interessante del mestiere “artigianale” dell’attore. La costruzione, l’imbastitura del personaggio non è mai la stessa. Io personalmente mi lascio trasportare dagli stimoli sia esterni sia interiori, ovviamente coadiuvati dell’anima che è alla base di tutto. Sono un instancabile osservatore… inoltre il mio lavoro didattico delle masterclass è per me continua fonte di ispirazione e arricchimento reciproco.

Ti sei messo in gioco anche con la scrittura del libro “Sulle ali dell’arte”, a tal proposito cosa ci dici?

Questa nuova esperienza artistica, alla quale mi sono approcciato all’inizio con titubanza e grande umiltà, la considero un proseguimento a corollario del mio lavoro: l’arte, in ogni sua forma, è il necessario supporto e unione di anime affini. Durante il primo lockdown l’arte è stata fondamentale, uno spazio di linfa e creatività. In quel periodo durante il Bocciarelli home Theatre ha preso il volo il mio libro, un racconto intimo e autentico dove mi sono messo a nudo.
È nato il tuo brand di t-shirt e felpe ci racconti qualcosa?

Da pochi giorni è nato il mio brand Agape The New Art Style: vestiti d’arte, ricoperti di anima. Questa nuova esperienza artistica, come il libro, è parte della mia personale ricerca artistica che ha mille sfaccettature. La pittura è da sempre mia fedele compagna.

La cosa che più ami fare?

In questo periodo dormire.

 

Il tuo rapporto con i social?

Mi piace tantissimo, anche se talvolta è impegnativo tener vivo un rapporto costante con i miei follower attraverso stories e post sempre aggiornati. C’è una novità a tal proposito, da martedì 8 febbraio verrà lanciato un nuovo appuntamento settimanale con Barbara Fabbroni, in cui affronteremo il delicato ma splendido tema dell’amore.

Cosa non avresti mai voluto fare nella vita?

L’avvocato.
Progetti e sogni nel cassetto?

Il 14 febbraio sarò protagonista di “Recital d’amore” nel corso di una serata esclusiva a via Veneto a Roma, già soldout.Mi dividerò tra l’insegnamento nelle mie Masterclass a Cinecittà, nuovi lavori televisivi e cinematografici, senza tralasciare mai il mio amato teatro.

Un sogno nel cassetto?

Il mio debutto alla regia cinematografica.

Quando?

Non posso svelare ancora nulla, è troppo presto.

 

Ph: Valerio Faccini

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