Il 27 settembre si apre il sipario della Nuova Stagione 2023-24 del Teatro Trastevere a Roma, che quest’anno prende il nome di: C.A.S.A. Consorzio Attivo di Socialità Artistica.
“Più passano le stagioni e più si conferma ciò che vogliamo realizzare nello spazio artistico da noi gestito: un luogo accogliente, spontaneo, quotidiano, semplice e caldo, ci dice Marco Zondan.
“E per farlo abbiamo scelto storie, artisti e spettacoli che sappiano creare, all’interno della nostra sala, lo scambio necessario tra Palco e Platea”, continua il direttore artistico.
“Inoltre – aggiunge – saremo arricchiti da laboratori, spettacoli per famiglie e residenze artistiche: ulteriori mattoni nellacostruzione della nostra “CASA”, con l’intenzione di acquisire uno sguardo sincero sull’arte teatrale ed il mondo circostante, per una nuova offerta culturale che sappia cogliere nel segno, senza bisogno di artificioso stupore o di facili consensi, ma con il puro intento di essere insieme”. In questa intervista Marco Zordan ci fa entrare con passione nel suo mondo artistico.
Riparte la nuova stagione al Teatro Trastevere di Roma, tanti gli appuntamenti, può parlarcene?
Ripartiamo con tanti spettacoli serali, da qui alle feste almeno 50 alzate di Sipario, più l’inizio dei nostri laboratori, la serata finale della nostra iniziativa di residenze artistiche, spettacoli per bambini ed in più stand up ed improvvisazione
Come viene costruito il palinsesto?
Cerchiamo di coinvolgere nella nostra Stagioni compagnie che condividano le nostre idee artistiche di un teatro vivo, sincero e fatto con qualità
Quanto è difficile selezionare gli spettacoli teatrali?
È difficile tentare di non rimanere sulla propria linea e non cedere a lusinghe commerciali o di convenienza
Che cosa si aspetta da questa nuova stagione?
Mi piacerebbe che ogni sera si crei un clima piacevole, di scambio umano e sociale e che chiunque venga, artisti e spettatori, abbiano la voglia di tornare
Il pubblico, quando arriva a teatro, che cosa realmente cerca?
Io credo cerchi un’esperienza più completa di visione, un contatto umano, un rapporto intimo con quello che avviene sul palco
I giovani sono tornati a vedere gli spettacoli?
I giovani quando c’è qualcosa che li interessa vengono volentieri
Che cosa lo spazio artistico del teatro e che cosa rappresenta?
Noi cerchiamo di interpretarlo come un’isola felice, uno spazio del “possibile”.
Palco e platea l’uno vive con l’altro impossibile lasciare qualcosa indietro, non crede?
Si, credo che il teatro sia quello che avviene tra l’ultimo centimetro di palco ed il primo Centimetro dello spettatore più vicino.
L’arte del teatro che cosa è?
È la vita in bella copia.
Un consiglio a chi si avvicina al mondo del teatro?
Fatelo per necessità e non per narcisismo.
Vuole aggiungere qualcosa?
Andate a Teatro perché è un’esperienza che non lascia mai indifferenti.