Quando hai un piano … accertati che sia quello giusto!

Sabato 25 marzo sarà in scena: “Quando hai un piano … accertati che sia quello giusto!” scritto da Luca Giacomozzi, per la regia di Enrico Maria Falconi. Interpreti: Martina Valentini Marinaz e Stefano Scaramuzzino. Un appuntamento importante per un lavoro teatrale che farà molto riflettere. È una commedia in due tempi in cui, dietro la risata e i tempi comici, si vuole sottolineare la voglia di stare in due, pur con litigi e battibecchi. Il testo è scritto da Luca Giacomozzi, proveniente dal cabaret e già autore di brillanti commedie di successo per Franco Oppini, Sandra Milo e tanti altri, mentre la regia è curata da Enrico Maria Falconi. Amore e divertimento prendono l’ascensore insieme, ma continueranno verso lo stesso piano?

I protagonisti di questa divertente commedia, un uomo e una donna, si ritrovano per caso nella stessa stanza d’albergo, dove si sono recati per esigenze diverse e per incontrare persone diverse. Nessuno dei due però sa di avere davanti la persona sbagliata. In questa stanza inizia la loro conversazione “equivoca”. Si incontrano/scontrano in un divertente susseguirsi di parole e azioni tra la serietà e la comicità, ma non sembrano comprendersi.
“Quando hai un piano … accertati che sia quello giusto!” è veramente una commedia esilarante scaturita dalla penna di Luca Giacomozzi, portata in scena dalla maestria di Stefano Scaramuzzino e Martina Valentini Marinaz. La produzione è di Andrea Leone. Uno spettacolo che parla di amore, soffermando l’attenzione sulla voglia di essere in due. Una commedia adatto un po’ a tutte le età. “Il divertimento è assicurato!  Riusciranno a trovare il modo di combaciare? O è un incastro impossibile? Venite a scoprilo!”, dicono gli interpreti Martina Valentini Marinaz e Stefano Scaramuzzino che insieme ci hanno raccontato questa loro commedia così accattivante e interessante.

Arrivati a questo punto non ci resta che dire: “Quando hai un piano … accertati che sia quello giusto!”, siete d’accordo?

Eh, sì… perché se fate come i nostri personaggi che sbagliano il piano dell’albergo, vi ritrovate a fare una figura di… anche se poi sbagliare piano ha portato a farci conoscere… ma non sveliamo come quando e perché altrimenti non venite a vederlo.

Come si fa a sapere che il piano è quello giusto?

Non esiste una risposta semplice a questa domanda poiché dipende dal contesto specifico e delle conseguenze che portano da un errore ad una scelta consapevole e di cuore. Inoltre non è detto che piano trovato sia veramente quello giusto (e nemmeno quello sbagliato).

Che cosa vuole mettere l’accento la commedia?

Quando le scelte di due persone completamente estranee si incontrano e si mescolano, è come se si creasse una sorta di magia che può portare a un amore possibile, infatti in questa situazione, Dino e Leila si incontrano per caso mentre sbagliano il piano di un albergo (in realtà quella che sbaglia il piano è Leila, la bionda…), e si sentono un po’ disorientati e forse persino frustrati all’inizio. Ma poi, quando si guardano intorno e si accorgono di essere insieme in un luogo nuovo e sconosciuto, nasce una sorta di complicità, una sensazione di “siamo nella stessa barca”. E così, mentre cercano di capire come tornare sui loro passi e trovare la strada giusta, iniziano a parlare e conoscersi meglio, condividendo le loro esperienze e raccontandosi le loro storie.  Nasce quindi una scintilla, un’attrazione reciproca che diventa sempre più forte man mano che si conoscono meglio. E alla fine, quando trovano finalmente la loro destinazione, non vogliono lasciarsi più. E così, da uno sbaglio nel piano di un albergo, nasce un amore possibile, che è l’accento di tutto l’impianto drammaturgico.

La risata apre la strada alla consapevolezza?

La risata può certamente contribuire ad aprire la strada alla consapevolezza in alcune situazioni. Si dice che quando ridiamo, il nostro cervello rilascia endorfine che causano una sensazione di benessere e piacere. Questo ci aiuta a ridurre lo stress e l’ansia, che spesso ostacolano la nostra capacità di pensare chiaramente e di essere consapevoli del momento presente. Inoltre, la risata può aiutare a creare un ambiente più rilassato e accogliente, come succede al nostro pubblico dove le persone che ascoltano i nostri racconti si sentono a proprio agio e sono più aperte a nuove idee e prospettive. Questo nel nostro lavoro può favorire la comunicazione e la condivisione di idee, che sono entrambe importanti per acquisire una maggiore consapevolezza. Tuttavia, è importante sapere che la risata da sola non è sufficiente per diventare consapevoli o raggiungere una maggiore consapevolezza, infatti vi faremo anche piangere.

Spesso si litiga e si fanno battibecchi inutili poi la vita e l’incontro è altro, siete d’accordo?

Sì, sia io che Martina siamo d’accordo che spesso le dispute e i battibecchi possono essere inutili e non portano a nulla di costruttivo. Anche se, è possibile che, nonostante queste dispute, si possa continuare a vivere e a interagire in modo positivo con le persone coinvolte. È comunque importante sottolineare che la vita è un insieme di esperienze, emozioni e relazioni che vanno oltre le piccole liti quotidiane. Gli incontri con le persone possono essere molto significativi e arricchenti, indipendentemente dai conflitti che si possono avere con loro.

Perché si tende a litigare?

Si litiga oggi un po’ per tutto: Differenze di opinione, Mancanza di comunicazione, Frustrazione, Mancanza di rispetto o addirittura Bisogno di avere ragione! È un male “attuale” estremizzato dai social e dalla globalizzazione… tuttavia io e Martina amiamo pensare che questi litigi non sempre sono necessariamente negativi o dannosi, in realtà se gestiti in modo costruttivo possono portare ad una maggiore comprensione reciproca, tutto questo a patto che ci sia un atteggiamento di ascolto e di apertura verso le idee degli altri.

Amore e divertimento prendono l’ascensore insieme, ma continueranno verso lo stesso piano?

Per Leila e Dino sicuramente sì! Anche se l’amore e il divertimento possono essere componenti importanti di una relazione, ma non sono gli unici fattori che determineranno se la relazione continuerà verso lo stesso piano. È possibile che una relazione inizi con una forte chimica romantica e molto divertimento (come nella commedia) ma nella realtà le persone in una relazione possono cambiare nel tempo e le priorità assumere un tono completamente diverso da quello che si erano prefissati.

Chi sono i protagonisti?

Chiedi a Stefano e Martina o a Dino e Leila? Stefano e Martina sono due attori che nella vita si sono ritrovati (non per caso) ed hanno creato un legame profondo ed importante sia personalmente che professionalmente. Crediamo fortemente di essere una squadra vincente, in cui vige professionalità, sintonia, ascolto e tanta voglia di divertirsi e far divertire. Leila e Dino sono invece due “disperati” per una ragione molto differente dall’altra, ma in cerca dello stesso “santo Graal”: l’Amore…

Che cosa fanno di così interessante?

Chiedi nuovamente a Stefano e Martina o a Dino e Leila? Stefano e Martina fanno il lavoro più bello del mondo (anche se generalmente ignorato e sottopagato), Dino e Leila si perdono e si ritrovano in un turbinio di emozioni e situazioni che li vedranno allontanarsi ed avvicinarsi allo stesso tempo. La sintesi perfetta di una intera esistenza…

Perché il pubblico dovrebbe venire a vedere il vostro spettacolo?

Stefano: Perché Martina è un fenomeno, brava, bella ed intelligente… nonché una delle migliori compagne di viaggio con le quali ho condiviso queste quattro assi del palco… E questo si vede nella sua performance che porta sul palco con naturalezza partendo dalla drammaticità, con punte di clownerie divertentissime per arrivare fino all’amore…

Martina: Perché Stefano è una forza della natura, un attore in grado di far risaltare tutte le sfumature dell’animo umano di Dino… partendo dalla superficie e dalla leggerezza per arrivare con totale naturalezza alla sua profondità. Non solo bravura, ma anche carisma ed energia.

Infine, non per importanza, il pubblico si troverà a vivere assieme a noi una bellissima storia d’amore, arricchita da momenti leggeri e profondi.

L’incontro/scontro dove conduce?

Ad un confronto che all’inizio sembrerà uno scontro anche pesante tra due persone completamente diverse che in realtà si ritroveranno insieme condividendo lo stesso bisogno…

È utile? Perché?

Intanto è divertente! Ed oggi crediamo che il teatro debba innanzitutto divertire, con una punta di dolce/amaro, ma soprattutto che sia in grado di tenere sempre la barra puntata su tutti gli aspetti della vita anche quelli “brutti”, ma che portano attraverso il confronto ad un lieto fine, che è sempre utile in questi ultimi anni (specie quelli della pandemia) per credere in un mondo migliore.

Chi sono i vostri compagni di viaggio?

I nostri compagni di viaggio in tutti i nostri spettacoli sono: il divertimento, la riflessione, la profondità, la leggerezza, l’arte…

Cosa vi aspettate dal pubblico?

Amore… e comprensione.

In sostanza questo spettacolo di cosa parla?

Un uomo e una donna, si ritrovano per caso nella stessa stanza d’albergo, dove si sono recati per esigenze diverse e per incontrare persone diverse. Nessuno dei due però sa di avere davanti la persona sbagliata. In questa stanza inizia la loro conversazione “equivoca”. Si incontrano/scontrano in un divertente susseguirsi di parole e azioni tra la serietà e la comicità, ma non sembrano comprendersi. Uno spettacolo che parla di amore, soffermando l’attenzione sulla voglia di essere in due. Una commedia adatta un po’ a tutte le età.

Ci si diverte o se ne esce pensierosi?

Tutte e due le cose, e tra parentesi il finale è molto lasciato all’idea del pubblico, ma questo lo dovete scoprire venendoci a vedere…

Progetti?

Dopo questa avventura abbiamo già in lavorazione un interessante spettacolo musicale dedicato alle “Donne di Frank Sinatra”, un omaggio/tributo al grandissimo cantante ma soprattutto alle sue donne… Uscirà nella prossima stagione e vedrà coinvolta anche una collega scozzese di adozione.

Andrete in tour?

Abbiamo già portato questo spettacolo in giro per l’Italia, e speriamo di farlo anche in questa ripresa, Trieste, Bologna etc. Naturalmente come si dice in questi casi” Stay Tuned!

Volete aggiungere altro?

Vogliamo lasciarvi una frase del grande Eduardo De Filippo: “Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita”. Sipario!

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