L’enigma di Zodiac: il serial killer che sfidò la polizia

L’enigma di Zodiac rappresenta uno dei casi più intriganti e irrisolti nella storia della criminologia americana. Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, la California settentrionale fu terrorizzata da un serial killer che non solo uccideva le sue vittime, ma sfidava apertamente la polizia e i media attraverso una serie di lettere criptiche e messaggi in codice.

Il killer, che si autonominò “Zodiac” in una delle sue lettere, è ufficialmente collegato a cinque omicidi e due tentati omicidi avvenuti tra il dicembre 1968 e l’ottobre 1969. Le vittime erano giovani coppie sorprese in luoghi isolati, ma anche un tassista ucciso a San Francisco. Tuttavia, nelle sue lettere, Zodiac rivendicò molti più omicidi, arrivando a dichiarare di aver ucciso 37 persone.

Ciò che rese il caso di Zodiac particolarmente affascinante e frustrante per gli investigatori fu il comportamento del killer. Dopo ogni omicidio, inviava lettere ai principali giornali dell’area della Baia di San Francisco, contenenti dettagli sui crimini che solo l’assassino poteva conoscere. Queste lettere erano spesso accompagnate da complessi cifrari, alcuni dei quali rimangono ancora oggi insoluti.

Il primo cifrario, noto come “Z408”, fu risolto da una coppia di appassionati di enigmistica, rivelando un inquietante messaggio in cui il killer affermava di uccidere per collezionare schiavi per il suo aldilà. Altri messaggi in codice, come il famoso “Z340”, rimasero indecifrabili per decenni, alimentando teorie e speculazioni.

Le indagini sul caso Zodiac furono estensive e coinvolsero diverse agenzie di polizia. Nonostante ciò, l’identità del killer non fu mai scoperta. Numerosi sospetti furono esaminati nel corso degli anni, ma nessuno fu mai definitivamente collegato ai crimini. Tra i sospettati più noti figurano Arthur Leigh Allen, un ex insegnante con un passato turbolento, e Gary Francis Poste, recentemente indicato come possibile Zodiac da un team di investigatori privati.

L’impatto del caso Zodiac sulla cultura popolare è stato enorme. Ha ispirato numerosi libri, film e serie TV, diventando un simbolo del serial killer sfuggente e intellettualmente sfidante. La figura di Zodiac, con il suo caratteristico simbolo del mirino e il suo abbigliamento scuro con cappuccio, è diventata iconica nell’immaginario del crimine.

Uno degli aspetti più intriganti del caso è il modo in cui Zodiac sembrava giocare con le autorità e il pubblico. Le sue lettere erano spesso sarcastiche e provocatorie, deridendo gli sforzi della polizia e minacciando nuovi attacchi. Questo comportamento suggeriva un killer narcisista e intelligente, che traeva piacere non solo dagli omicidi, ma anche dal caos e dalla paura che generava.

Il caso Zodiac ha anche evidenziato le limitazioni delle tecniche investigative dell’epoca. L’assenza di tecnologie moderne come l’analisi del DNA e la sorveglianza digitale rese estremamente difficile per gli investigatori tracciare e identificare il killer.

Ancora oggi, il caso Zodiac continua a affascinare e frustrare. Nonostante l’avanzamento delle tecnologie forensi e l’incessante lavoro di investigatori professionisti e amatoriali, l’identità del killer rimane un mistero. Il caso resta aperto, simbolo di un enigma criminale che sfida il tempo e la capacità investigativa umana.

L’enigma di Zodiac solleva domande inquietanti sulla natura del male e sulla capacità della giustizia di prevalere. Rappresenta un capitolo oscuro nella storia criminale americana, un promemoria della vulnerabilità umana di fronte a una mente criminale astuta e determinata. Mentre il tempo passa, la possibilità di risolvere definitivamente il caso diminuisce, ma l’interesse e la fascinazione per questo misterioso assassino non sembrano destinati a svanire.

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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