L’amore a 56 anni (spoiler: è complicato)

Quando avevo vent’anni pensavo che l’amore a cinquantasei fosse un capitolo chiuso. Un tempo per pantofole, camomilla e foto dei nipoti. Poi ho compiuto cinquantasei anni… e ho scoperto che no, l’amore non è affatto finito. È solo diventato più simile a un sudoku di livello impossibile. Ma con meno logica e più crampi alle emozioni.

L’amore a questa età è diverso. Non ci si innamora più del sorriso perfetto, della moto fiammante o della playlist condivisa. Ci si innamora della gentilezza. Di chi ti ascolta davvero. Di chi ti tiene la mano quando hai un attacco di sudore improvviso e non scappa a cercare l’uscita di emergenza.

Peccato che gli uomini della mia età, spesso, si comportino come se fossero ancora alle medie. Con la differenza che adesso hanno il colesterolo alto e l’ansia da performance tecnologica. Una volta uno mi ha detto: “Sai, io cerco una donna più giovane, ma con la tua maturità emotiva”. Gli ho risposto: “Io cerco un uomo con un cervello, ma vedo che abbiamo entrambi delle aspettative troppo alte”.

C’è chi cerca la passione sfrenata, chi la compagnia tranquilla, chi solo qualcuno con cui dividere Netflix e bollette. Io, onestamente, cerco qualcuno che non abbia un profilo con foto in canoa, non usi “carpe diem” nella bio e sappia distinguere un gin tonic da un’acqua tonica. Pretendo troppo?

La verità è che l’amore, a questa età, arriva quando meno te lo aspetti. O almeno così dicono. Nel mio caso, arriva più spesso il postino con i cataloghi dell’ortopedia. Ma non perdo la speranza. Forse l’amore sta solo facendo il giro lungo. O sta aspettando che io smetta di ordinare cibo per gatti per errore.

Il problema è che portiamo con noi bagagli emotivi più pesanti delle valigie di Vivian. Ex mariti, delusioni, ferite non ancora guarite. Innamorarsi di nuovo significa togliersi i cerotti, rischiare, aprire la porta… anche se dietro potrebbe esserci l’uomo che mangia solo semi di chia.

Ma c’è anche un lato meraviglioso in tutto questo: a cinquantasei anni non hai più voglia di fingere. Non ti sistemi i capelli per impressionare qualcuno, lo fai per te stessa. Non indossi la lingerie sexy sperando che qualcuno la noti, ma solo perché ti piace sentirti potente. E se arriva l’amore, bene. Se non arriva, pazienza. Hai te stessa. E onestamente, sei una compagnia piuttosto strepitosa.

Certo, a volte la solitudine pesa. Soprattutto la sera, quando il letto è grande, il silenzio è troppo silenzioso e persino la tisana sembra giudicarti. Ma poi pensi: “Pippa, sei ancora viva, curiosa, divertente e con un cuore che batte forte, anche se un po’ disilluso”. E capisci che l’amore – quello vero – può ancora sorprenderti. Magari proprio quando ti sei tolta la maschera detox e non ti aspetti più nulla.

E se non sarà un uomo a sorprenderti… sarà un’altra storia da raccontare. Magari con un gin tonic. E il solito cetriolino.

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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