Cristóbal Balenciaga: L’architetto della moda e le sue forme scultoree

Cristóbal Balenciaga, nato nel 1895 a Getaria, una piccola città costiera nei Paesi Baschi spagnoli, è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi maestri dell’alta moda del XX secolo. Soprannominato “l’architetto della moda” per la sua straordinaria capacità di manipolare tessuti e creare forme scultoree, Balenciaga ha ridefinito la silhouette femminile e ha elevato la moda al livello di vera e propria arte.

La passione di Balenciaga per la moda nacque precocemente. Figlio di una sarta, crebbe osservando sua madre al lavoro e assorbendo le complessità del taglio e della costruzione dei vestiti. Questa formazione precoce gli fornì una profonda comprensione della struttura dei capi, che sarebbe diventata la base del suo approccio rivoluzionario al design.

Balenciaga aprì il suo primo atelier a San Sebastián nel 1919, seguito da boutique a Madrid e Barcellona. Il suo talento fu rapidamente riconosciuto dall’aristocrazia spagnola, che divenne la sua principale clientela. Tuttavia, fu il suo trasferimento a Parigi nel 1937, in fuga dalla guerra civile spagnola, che segnò l’inizio della sua ascesa a figura di spicco dell’alta moda internazionale.

A Parigi, Balenciaga aprì la sua casa di moda al 10 di Avenue George V, presentando la sua prima collezione nell’agosto del 1937. Le sue creazioni si distinguevano immediatamente per la loro costruzione impeccabile e la loro eleganza senza tempo. Balenciaga rifiutava le tendenze passeggere, concentrandosi invece sulla perfezione del taglio, della forma e del volume.

Una delle innovazioni più significative di Balenciaga fu la sua manipolazione della silhouette femminile. Negli anni ’50, quando la maggior parte dei designer stava abbracciando il New Look di Christian Dior con le sue vita strette e gonne ampie, Balenciaga stava sperimentando con forme più fluide e architettoniche. Introdusse il “sack dress” nel 1957, un abito che eliminava la vita e cadeva dritto dalle spalle, una mossa rivoluzionaria che anticipò la rivoluzione della moda degli anni ’60.

Balenciaga era noto per la sua maestria tecnica e la sua capacità di lavorare direttamente sul corpo della modella, scolpendo e drappeggiando i tessuti fino a ottenere la forma desiderata. Questa abilità gli valse l’ammirazione dei suoi colleghi designer. Christian Dior lo definì “il maestro di tutti noi”, mentre Coco Chanel lo descrisse come “l’unico vero couturier”.

Le creazioni di Balenciaga erano caratterizzate da una purezza di linea e una semplicità apparente che mascheravano costruzioni incredibilmente complesse. I suoi cappotti con colletti rialzati, i suoi abiti a palloncino, le sue tuniche e i suoi capi dal taglio asimmetrico erano tutti esempi della sua capacità di creare volumi e forme inedite.

Balenciaga era anche un maestro nell’uso dei tessuti. Collaborava strettamente con i produttori tessili per sviluppare materiali innovativi che potessero sostenere le sue forme scultoree. Era particolarmente noto per il suo uso del gazar, un tessuto di seta rigido ma leggero che gli permetteva di creare forme strutturate ma aeree.

Un altro aspetto distintivo del lavoro di Balenciaga era la sua attenzione ai dettagli e la sua precisione quasi maniacale. Era noto per la sua perfezionismo e per la sua disponibilità a rifare un capo più volte fino a quando non raggiungeva la perfezione desiderata. Questo approccio meticoloso si rifletteva nella qualità eccezionale dei suoi capi, che erano ammirati tanto per la loro bellezza esteriore quanto per la loro impeccabile costruzione interna.

Balenciaga era anche un innovatore nel campo degli accessori. Le sue borse e i suoi cappelli erano oggetti di design a sé stanti, spesso caratterizzati da forme audaci e insolite. Il suo profumo “Le Dix”, lanciato nel 1947, fu uno dei primi profumi di moda di successo e contribuì a stabilire il modello per le future fragranze di designer.

Nonostante il suo enorme successo e la sua influenza, Balenciaga rimase una figura enigmatica e riservata. Raramente rilasciava interviste o appariva in pubblico, preferendo lasciare che il suo lavoro parlasse per lui. Questa riservatezza contribuì a creare un’aura di mistero intorno alla sua persona, aumentando ulteriormente il fascino del suo marchio.

L’influenza di Balenciaga si estendeva ben oltre i confini dell’alta moda. Molti dei suoi assistenti e apprendisti, tra cui Oscar de la Renta, Hubert de Givenchy e Emanuel Ungaro, divennero a loro volta designer di fama mondiale, portando avanti l’eredità del loro mentore.

Nel 1968, in un momento in cui l’alta moda stava perdendo terreno a favore del prêt-à-porter, Balenciaga prese la decisione sorprendente di chiudere la sua casa di moda. Questa mossa scioccò il mondo della moda, ma Balenciaga sentiva che non c’era più posto per il tipo di artigianato meticoloso e di lusso senza compromessi che aveva sempre perseguito.

Anche dopo la sua chiusura, l’influenza di Balenciaga continuò a farsi sentire nel mondo della moda. Le sue innovazioni nella forma e nella struttura dei capi hanno continuato a ispirare generazioni di designer. Nel 1986, il marchio Balenciaga fu rilanciato sotto nuova proprietà, e da allora ha visto una serie di direttori creativi di talento che hanno reinterpretato l’eredità di Cristóbal per un pubblico contemporaneo.

L’eredità di Cristóbal Balenciaga nel mondo della moda è immensa e duratura. Ha elevato la moda al livello di vera e propria arte, dimostrando che un capo di abbigliamento poteva essere tanto una scultura quanto un oggetto funzionale. La sua visione della moda come forma di espressione artistica ha aperto la strada a una nuova generazione di designer che vedono il loro lavoro come qualcosa di più della semplice creazione di vestiti.

L’approccio di Balenciaga alla moda, caratterizzato da un’attenzione meticolosa ai dettagli, una profonda comprensione della struttura e una volontà di sperimentare con forme e volumi, continua a influenzare il design contemporaneo. La sua capacità di creare capi che erano allo stesso tempo avanguardistici e senza tempo rimane un ideale a cui molti designer aspirano.

In conclusione, Cristóbal Balenciaga non era semplicemente un designer di moda, ma un vero e proprio artista del tessuto e della forma. La sua visione rivoluzionaria ha ridefinito i confini di ciò che la moda poteva essere, elevando l’abbigliamento a forma d’arte. Il suo impatto sulla moda del XX secolo e oltre è incommensurabile, e il suo lavoro continua a ispirare e influenzare designer, artisti e amanti della moda in tutto il mondo.

La lezione più duratura di Balenciaga è forse la sua dimostrazione che la vera innovazione nella moda non risiede nel seguire le tendenze, ma nel creare qualcosa di veramente originale e senza tempo. Il suo lavoro ci ricorda che la moda al suo meglio può essere una forma di espressione artistica profonda e significativa, capace di sfidare le percezioni e ridefinire la nostra comprensione della bellezza e della forma. L’eredità di Cristóbal Balenciaga come “architetto della moda” continua a vivere, ispirando nuove generazioni a esplorare i confini tra moda, arte e design.

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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