Un sogno che si sta realizzando

Giorgia Fiori nasce ad Ascoli Piceno il 13 novembre. Nel 2019 si trasferisce a Roma per dedicarsi alla sua carriera artistica. Il suo mondo artistico ha qualcosa di speciale, lei è una giovane donna dalle mille risorse con l’anima gentile e lo sguardo accogliente. Nel suo andare alla ricerca del viatico più nutritivo accarezza e vive l’arte come se fosse una sua creatura tutta da costruire e plasmare. Incontrarla è accedere a un mondo nel mondo dove l’alchimia della vita si apre a un possibile colorato di sogno, desideri e realizzazioni. Giorgia Fiori è unicamente Giorgia Fiori.

          

Cara Giorgia, grazie per questa intervista, raccontaci di te?

Ciao Barbara, grazie a te per questa intervista. Giorgia Fiori, nata venerdì 13 novembre, devo aggiungere altro?! Scaramanzia a parte, mi presento: nata nelle marche con origini calabresi e residente a Roma da qualche anno, dove ho deciso di inseguire il mio sogno: diventare un’attrice professionista. Sogno che si sta realizzando.

Quando hai deciso di fare l’attrice?

Ho sempre amato il cinema sin da bambina, grazie anche alla mia famiglia e in particolare mia nonna che mi ha fatta crescere a pane e fiction tv. È stato però durante l’università che ho capito che sarebbe stata la mia strada. In occasione di un esame di fashion design dovevano metterci alla prova con la promozione della nostra creazione diventando i protagonisti avanti e dietro la telecamera. Mi son sentita libera di esprimermi, particolarmente a mio agio ed è stata la scintilla che mi ha dato il via ad intraprendere questa strada.

Come ti sei formata?

Ho iniziato i primi corsi di recitazione e dizione dal primo anno di università, in parallelo agli studi, ad Ascoli Piceno, per poi frequentare una scuola di formazione attoriale di Tolentino per due anni. Mi ci dedicavo con tutta me stessa, così come oggi. Finita l’università, è entrata pian piano Roma nella mia vita con la frequentazione di ben altre due scuole di recitazione, sempre “private” perché appena fuori età, ahimè, per il centro sperimentale. Ho approfondito nel corso del tempo diversi metodi e approcci alla recitazione. Ad oggi non ho mai smesso di studiare perché, come tanti, è un lavoro che evolve e sperimenta in continuazione ed è importante confrontarsi con gli altri e frequentare masterclass di accrescimento professionale con professionisti del settore.

Come è nata la tua carriera artistica?

Tanti sacrifici e tanta voglia di farcela, come riscatto personale. Vengo da una famiglia dove professionalmente ci si è dovuti accontentare per esigenze più grandi. Io voglio provare ad uscire da questa situazione ed essere un riferimento per chi crede fino in fondo nei propri obiettivi e ce la fa. Infatti, nonostante il periodo complesso che ci ha colpiti tutti del covid, ho avuto l’opportunità di vivere con costanza la realtà dei set e ogni giorno cerco di essere pronta per le prossime sfide professionali.

Ricordi l’emozione del tuo primo impegno lavorativo?

La primissima esperienza sul set nel 2014 è stata come figurazione nel film “Mio Papà” di Giulio Base. Ero super emozionata perché la scena sarebbe dovuta iniziare proprio con me che tiravo una palla da bowling. Quello fu l’inizio di una lunga gavetta che mi ha portata oggi ad essere protagonista di corti e lungometraggi. A tal proposito, anno nuovo usciranno, probabilmente in primavera, proprio due film girati di recente dai titoli “New Life” di Ivan Polidoro e “Ancora volano le farfalle” di Joseph Nenci che mi vedono come personaggio principale.

Hai un curriculum straordinario, quanta fatica e quanto sacrificio c’è dietro a ogni interpretazione?

Si dice che quando si fa un lavoro che piace non si percepisca mai fatica. È vero. Poi si crolla nel sonno una volta finito tutto! La preparazione è quella che farà la differenza rispetto ad un altro. La cura nei dettagli e la ricerca di una propria unicità nell’essere sono fondamentali. I sacrifici neanche a contarli, quelli economici in particolare … ma non solo! Ad esempio, per me che sono una buona forchetta, solo un provino potrebbe farmi rinunciare a una cena fuori o a qualunque evento dove ci sia cibo. Scherzi a parte, è un percorso che rifarei mille volte, nonostante l’incertezza più totale del domani.

Il 2021 è un anno importante ci racconti qualcosa di più?

Un anno catartico. Ho preso concretamente in mano la mia vita per scuotere le acque e mettermi in gioco sempre con qualcosa in più. Cortometraggi, film, festival, musica … mai fermarsi in questo mondo! Tra le cose più belle sicuramente la partecipazione al festival del cinema di Venezia nei panni di una suora con il film “Lupo Bianco” di Tony Gangitano che ha ricevuto il premio per il sociale dello Starlight International Cinema Award! Inoltre, ho avuto il primo ruolo da protagonista di cortometraggio con “Fillide” di Anna Concetta Consarino che abbiamo poi presentato quest’anno a Venezia79 tra gli eventi di Casa Fabrique. È stato anche l’anno della conduzione, non radiofonica con cui già avevo esperienza, ma da palco, che mi ha vista presentare due festival cinematografici e tanti altri eventi ancora oggi. Sono tante le cose che vorrei raccontarvi, perché davvero amo cimentarmi in tanti aspetti artistici complementari a quello della recitazione. Credo che sia una gran fortuna essere artisti a tutto tondo. Purtroppo, in Italia è un concetto invece ancora svalutante, perché molti ancora chiedono se uno voglia fare una cosa o un’altra, ma ce la faremo!

Nella tua vita non c’è solo la recitazione ma anche la musica, quando inizia il tuo percorso musicale?

In realtà la musica è entrata nella mia vita molto prima della recitazione, all’età di 7 anni. Ho iniziato a cantare da piccolina e a cimentarmi nello studio del pianoforte per potermi accompagnare nello scrivere cose mie. Anche lì tanta gavetta partecipando a diversi concorsi canori, formando alcuni gruppi musicali, studiando canto ecc. Ecco che nel 2016 scrivo la mia prima canzone, ma la tengo per me, tutt’ora quel primo brano non è mai uscito sulle piattaforme. Il 2021, appunto, è stato l’anno che mi ha fatto cambiare idea e ho deciso di buttarmi anche nel mondo discografico con il nome d’arte Gladiah, perché sentivo l’esigenza di voler comunicare e condividere con il mondo quello che mi rappresentava. Esperimento riuscito bene con la pubblicazione di “Apatia” che è stata inserita anche in compilation ufficiali come Hit Mania Dance. Da quel successo, la proposta di andare a “Casa Sanremo The Club” (prima edizione) tra altri rappresentanti della musica dance in Italia ed è stata un’emozione fortissima. Insieme a Francesco Contadini, per l’occasione abbiamo dato vita ad “Ego-insta” anch’essa molto apprezzata, pubblicata su hit mania dance estate 2022 e passata su radio nazionali come M2O. È già pronto il 3 inedito, ma ve ne parlerò più avanti. Mi piacerebbe moltissimo anche creare colonne sonore per film, chissà!

Hai ricevuto anche dei riconoscimenti importanti, come ti sei sentita?

Ricevere riconoscimenti è sempre gratificante, ma non tanto a livello personale, quanto a favore di tutta la “squadra” che ha lavorato affinché si raggiungesse un risultato. È molto importante avere il sostegno di persone che mi incoraggiano ad andare sempre avanti e non arrendermi mai.

Sei innamorata?

Si! Sono anche innamorata del mio lavoro e dei miei meravigliosi mici Pallino e Susy.

Hai più ricci o capricci?

Spero ricci! Quelli di mare magari, di cui sono ghiotta ahahah.

Chi vorresti buttare giù dalla torre?

Gli arresi, le persone che non hanno abbastanza coraggio per mettere in gioco se stessi. Tutti quelli che vivono nel pessimismo cosmico e si accontentano di esistere senza vivere.

Un sassolino nella scarpa?

Sono una persona che tende a non portare rancore e vorrei evitare polemiche, a maggior ragione nel mio lavoro. Mi piace pensare sempre a quello che succederà dopo, quindi sono curiosa di vedere quale sarà il prossimo personaggio a cui dare vita!

Quanti sogni contiene il tuo cassetto?

I sogni sono tanti e alcuni si sono già realizzati. Il più grande è quello di poter realizzare un film che ho in testa da tanto tempo. Mi piacerebbe poter vivere di un lavoro che amo e diventare un’attrice di riferimento per la gente.

Progetti?

Al momento non posso rivelarvi molto, ma qualche piccola anticipazione ve la regalo. Sarò nel cast principale del film “La spiaggia dei gabbiani” di Claudio Pauri prodotto dalla Guasco, che vedrà l’inizio delle riprese intorno a metà maggio nelle Marche. Uscirà a breve il mio terzo inedito “DeliverYou” realizzato insieme a Dj Armos, e siamo in attesa di importanti risposte. Stay tuned!!

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