Non conosco Scarlet Deange, è stata lei a contattarmi attraverso Instagram chiedendomi un’intervista. Ultimamente sono molto scettica perché è un mondo molto particolare dove cercando di fare e di dare un buon servizio, a volte, ti ritrovi a essere accusata ingiustamente. Allora, ti chiedi: è giusto fidarsi? Sono una persona che si fida, perché vivo in buona fede e non penso mai che l’altro possa sferzare la sua lama tagliente. Resto spesso ferita ma, ahimè, sono fatta così: continuo a fidarmi e a tendere una mano all’altro. Con Scarlet ho deciso di fidarmi. Mi ha raccontato la sua storia che mi ha toccato il cuore e mi son detta: perché no?! Così ecco, è venuta fuori questa intervista per raccontare di lei, della sua musica, del suo essere persona. Non potrò mai smettere di fidarmi, è la mia natura. Scarlet mi ha insegnato quanto il coraggio e la forza di uscire da una situazione faticosa con in pugno un sogno sia vita, vita vera che val la pena di essere co-condivisa. Ognuno, poi, ne farà l’uso che vuole. Credo che Scarlet per quello che qui ha raccontato lanci un messaggio importante: mai arrendersi nemmeno difronte alle avversità più toste e dolorose. Credere in sé, nei propri sogni e faticare tanto, tantissimo.

Cara Scarlet, prima di iniziare questa intervista, una curiosità: perché mi hai scelta, che cosa ti ha spinto a scrivermi?

Penso che i giornalisti, non tutti ma molti, hanno la sensibilità di dare la voce a chi non può, proprio come i musicisti, entrambi hanno qualcosa che li accomuna.

Veniamo a te, raccontaci un po’ di Scarlet: chi è, che cosa fa, quali sono le sue passioni?

Scarlet è una cantautrice, che ha ascoltato tanta musica vintage, amante della moda, dei film d’autore e dei videogame. Scrivo da sola le mie canzoni, lo faccio continuamente, mi metto le cuffie nella mia home studio e trovo delle soluzioni per cercare di creare sempre un buon sound. Anche i testi sono molto importanti, li scrivo carta e penna.

Scarlet Deange è il tuo nome d’arte?

Si, viene da Carla De Angelis, il mio nome di battesimo, una parodia del francese.

Perché questa scelta?

Lo devo alle mie lontane marsigliesi, e come dedica a mia nonna che è stata la mia famiglia.

Che cosa rappresenta per te la musica?

La musica è una passione, un mezzo per esprimere emotività ed emozioni, un motivo in più per andare avanti nella vita.

Qual è il tuo genere preferito?

R&B, Soul, Gospel e Rock ‘n’ Roll.

E il tuo pubblico?

Sono molto contenta di ricevere messaggi privati dai miei fan, di vedere che vanno su Spotify ad ascoltare le mie canzoni e le condividono nelle loro storie sui social. Sono molto felice di ritrovare ai miei concerti persone che mi seguono da tempo e di sentire come battono le mani o cantano insieme a me.

Che cosa ti restituiscono i tuoi fan?

La forza di fare questo lavoro, scrivo soprattutto per dare qualcosa a loro e mi restituiscono affetto.

Che cosa pensi della musica attuale?

È un argomento delicato nel quale fatico a voler esprimermi, non giudico mai un genere musicale, se una canzone è bella lo riconosco sempre.

Quali sono le tue canzoni?

Ho esordito con Discodrama (2020), è stato un buon punto di partenza, Anima (2022) e Molecole. Beautiful and Wild in inglese, un esperimento che volevo fare. L’ultima canzone, Brooklyn, è del 2023, anche questa mi ha dato ottimi risultati. La successiva serie di singoli è: Dicembre Nero, Utopia e Blue, che uscirà il 1° marzo, dopo il Festival di Sanremo il singolo Credevi.

A che cosa stai lavorando?

Sto lavorando ad un album ispirato ai suoni degli anni 70 della Motow e Strax. È un progetto a cui tengo con tutto il cuore perché ci sto mettendo davvero tutte le mie energie e sentimenti. Non vedo l’ora di farlo uscire! Se il riscontro sarà buono uscirà anche in formato vinile.

Se non sbaglio sei mamma, come è il rapporto con la tua creatura?

Ottimo, eccezionale, ci amiamo!

Immagino sia il o la fan più fedele?

Lui è molto orgoglioso di me, ovunque andiamo ribadisce che sua mamma è una cantante, la migliore del mondo. E io mi commuovo quasi! Gli ho insegnato il pianoforte e le percussioni, ma non lo forzo.

Progetti?

Live, album, live ed album, per il momento!

Che cosa ti aspetti da questo 2024?

Mi aspetto di scrivere cose belle e di fare alcune date per l’Italia.

Sassolini nella scarpa ne abbiamo?

Si, ci sono state molte persone che non credevano in me, o che mi hanno fatto soffrire … Gli mando un bacio!

Un sogno nel cassetto?

Volare alto, girare il mondo.

Vuoi aggiungere altro?

Grazie per avermi concesso questo spazio di questa bellissima intervista.

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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