Il mondo degli sport equestri è affascinante e coinvolgente. Sebbene sia un mondo complesso e vario regala un amore e uno stile di vita molto particolare.
Quando si pensa ai cavalli li colleghiamo sempre all’equitazione e all’ippica, due modalità differenti di vivere lo sport e il rapporto con il cavallo. Ciò che è determinante è il rapporto che si struttura tra il cavaliere e il cavallo, il rispetto e l’empatia che si crea tra i due è di fondamentale importanza.
Tra le tante attività che si possono svolgere con il cavallo, il salto ad ostacoli è una delle discipline più amate. Tuttavia, accade che i cavalli, a volte, non ricevano il rispetto e la cura che meritano e di cui hanno bisogno. Questo gli può provocare uno stato di profondo malessere. Save a Horse Italia nasce dall’amore e dalla passione per il cavallo che si declina nel rispetto dello stesso. Questa associazione, nata da poco tempo, ha come mission quella del rispetto e cura dell’animale oltre che del suo reinserimento, anche sportivo, quando ne è possibile il totale recupero psicofisico. Claudio Coratella, attuale presidente dell’Associazione, ci conduce con amore e passione all’interno di questa mission così importante per tutti coloro che amano il cavallo e non solo.
Come nasce Save a Horse Italia?
Nasce alcuni anni fa con l’intento di promuovere il benessere e la cura del cavallo. È un’associazione no profit, apartitica e basata sul volontariato, che pone una specifica attenzione ai cavalli sportivi nonché alla promozione del rapporto tra equidi e umani proprio attraverso gli sport equestri. Abbiamo molto a cuore, inoltre, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente.
Che cosa rappresenta per voi il cavallo?
Il cavallo è qualcosa di davvero speciale capace di generare un rapporto affettivo molto profondo con il genere umano grazie alla sua profonda empatia. In questo gli sport equestri sono un valido strumento per creare e fortificare questo rapporto. I bambini e i ragazzi che fanno equitazione normalmente hanno un forte attaccamento non solo al proprio cavallo ma ai cavalli in generale e anche agli altri animali. Non è un caso che la stragrande maggioranza di quelli che hanno un cavallo generalmente hanno anche un cane o un gatto. Tutto ciò amplifica l’amore e il rispetto per gli animali, per la natura e l’ambiente agreste.
Avvicinarsi allo sport equestre aiuta i giovani a crescere in maniera consapevole?
Chi si avvicina al mondo dell’equitazione solitamente sviluppa un rispetto e un amore verso gli animali particolare. Impara il rispetto, la cura, l’attenzione, la dedizione verso gli animali, valori che possono essere utili anche nella vita sociale. È una scuola di vita e di relazioni importanti vivere all’interno di una scuderia, certo poi la famiglia e l’ambiente in cui le persone sono inserite devono fare il resto. Il legame che si crea con il proprio cavallo fa comprendere meglio l’importanza dell’affettività e, dunque, dei legami affettivi.
Qual è la vostra mission?
Il nostro intento è quello di diffondere sempre più la cultura del benessere del cavallo. Ci occupiamo, poi, di recuperare cavalli in stato di difficoltà, abbandono o maltrattamento ed intervenendo quando necessitino di cure, anche chirurgiche. L’associazione si fa carico delle relative spese e si occupa della loro riabilitazione anche attraverso convenzioni e accordi con cliniche veterinarie specializzate.
Lo sport equestre ha un valore aggiunto significativo?
Come le dicevo poniamo grande attenzione alla promozione degli sport equestri, ritenendo che questi siano uno strumento indispensabile per contribuire allo sviluppo del rapporto affettivo (binomio) uomo – cavallo. Save a Horse Italia si adopera per la loro diffusione promuovendo all’interno degli stessi la cultura della tutela e del rispetto per il cavallo. Gli sport equestri, inoltre, possono essere un importante strumento di inclusione, motivo per il quale l’associazione intende istituire delle borse di studio in favore di giovani che provengono da ambiti disagiati.
Quanto è importante per Save a Horse l’inclusione sociale?
Moltissimo. Save a Horse intende dare particolare attenzione a progetti di inclusione sociale attraverso l’uso dei cavalli i quali, come è ormai noto, portano enormi benefici anche comportamentali, con il conseguente miglioramento della propria qualità di vita.
Avete anche una Horse Park?
L’obiettivo di Save a Horse Italia è creare delle strutture che abbiano una particolare attenzione al rispetto dell’ambiente, dove poter svolgere attività equestri all’interno delle quali gli equidi nonché altri animali in generale possano trovare ricovero e cure mediche, dove possano essere riabilitati fisicamente e psicologicamente e dove abbiano l’opportunità di vivere secondo le caratteristiche della propria specie, in armonia con l’uomo.
Quanto è importante l’ambiente?
Scopo dell’associazione è anche quello di realizzare progetti di rimboschimento e mantenimento del patrimonio arboreo. I parchi che verranno creati saranno caratterizzati dalla piantumazione di un importante numero di alberi nel rispetto della tipicità delle essenze locali e prediligendo piante che contribuiscono in misura maggiore all’assorbimento di carbonio dall’atmosfera.
Che cosa fate per divulgare la vostra associazione?
L’associazione, aldilà della attività di recupero dei cavalli maltrattati, si sta impegnando in modo concreto in una grossa campagna di promozione della cultura del benessere del cavallo.
In quest’ottica, grazie alla Fise che ha mostrato una grande sensibilità e attenzione per la massima tutela dei nostri amici cavalli, abbiamo partecipato al 90^ Concorso Ippico di Piazza di Siena e dove abbiamo allestito due Horse Bar per fornire gratuitamente, a tutti i cavalli impegnati nel concorso, mele, carote e acqua non appena finita la gara. Ogni mela e carota era singolarmente sigillata, in modo da evitare problemi di possibili contagi, anche l’acqua è stata offerta in modo tale che nessun cavallo potesse bere ove aveva bevuto in precedenza un altro cavallo. Abbiamo allestito anche un Ice Point dove abbiamo distribuito anche 800 kg di ghiaccio sia per rinfrescarli sia per impacchi o altri bisogni.
Recentemente, poi, grazie alla sensibilità mostrata dagli organizzatori verso il benessere dei cavalli, abbiamo partecipato anche alla tappa di Roma del Longines Global Champion Tour, nella splendida cornice del Circo Massimo, evento importantissimo a livello mondiale, ove abbiamo allestito sia un Horse Bar che un Ice Pont.
I prossimi impegni?
Sicuramente Fiera Cavalli a Verona. All’interno della manifestazione faremo molte attività che in parte stiamo ancora finendo di organizzare, tutto sarà incentrato sul tema a noi più caro: la diffusione della cultura del benessere del cavallo.