“M – Il figlio del secolo”: quando la Storia diventa serie TV

La nuova serie Sky Original “M – Il figlio del secolo” porta sullo schermo uno dei periodi più controversi e drammatici della storia italiana: l’ascesa al potere di Benito Mussolini e l’instaurazione del regime fascista. Tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega 2019, la serie si propone di raccontare con accuratezza storica e potenza narrativa gli eventi che hanno segnato l’Italia tra il 1919 e il 1925.

Al centro della narrazione troviamo la figura carismatica e inquietante di Mussolini, interpretato magistralmente da Luca Marinelli. L’attore riesce a catturare la complessità del personaggio, mostrandone l’abilità oratoria, l’ambizione sfrenata e la brutalità che lo porteranno a conquistare il potere. La serie non si limita però a un ritratto del solo Mussolini, ma offre uno spaccato dell’intera società italiana dell’epoca, con le sue tensioni sociali, politiche ed economiche.

Girata con grande cura per i dettagli storici, “M” ricrea meticolosamente le atmosfere degli anni ’20, dalle strade di Roma ai circoli politici, passando per le redazioni dei giornali dell’epoca. La regia di Joe Wright conferisce alla narrazione un ritmo incalzante, alternando sapientemente scene intime e grandi affreschi corali che restituiscono il senso di un’epoca in tumultuoso cambiamento.

Uno dei punti di forza della serie è la capacità di mostrare come il fascismo sia riuscito a conquistare consensi in diversi strati della società italiana. Vengono esplorati i meccanismi di propaganda, l’uso della violenza squadrista e le strategie politiche che permisero a Mussolini di consolidare il proprio potere. Al contempo, la serie non manca di evidenziare le voci di dissenso e le opposizioni che, seppur marginalizzate, tentarono di contrastare l’ascesa del regime.

“M – Il figlio del secolo” si configura come un’opera ambiziosa e necessaria, capace di stimolare una riflessione critica su un periodo storico le cui conseguenze continuano a riverberarsi nel presente. La serie invita lo spettatore a interrogarsi sui meccanismi del potere, sulla fragilità delle istituzioni democratiche e sul pericolo sempre presente dei totalitarismi.

In un’epoca in cui il dibattito politico è spesso polarizzato e superficiale, “M” offre uno sguardo profondo e articolato su come una democrazia possa essere sovvertita dall’interno. La serie si propone così non solo come intrattenimento di alto livello, ma anche come strumento di comprensione storica e di educazione civica.

In conclusione, “M – Il figlio del secolo” rappresenta un importante contributo al panorama televisivo italiano e internazionale. Unendo rigore storico e qualità artistica, la serie riesce nell’intento di rendere accessibile e coinvolgente un capitolo cruciale della storia italiana, offrendo al contempo spunti di riflessione sulla natura del potere e sui pericoli dell’autoritarismo che risultano tristemente attuali.

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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