Dialoghi silenziosi – incontri tra uomo, città e natura

La galleria Arte Borgo Gallery, venerdì 24 maggio, inaugura “Dialoghi silenziosi – incontri tra uomo, città e natura”, la mostra collettiva del Gruppo realtà e forma, a cura di Federica Fabrizi. Gli artisti che espongono sono: Anna Aglirà, Selly Avallone, Wanda Bettozzi, Iginia Bianchi, Ercole Bolognesi, Anna Coppi, Clara Di Curzio, Claudio Morleni, Gianluigi Poli, Giselda Santarelli e Donatella Torcio. Nel cuore di una mostra collettiva di opere su tela e su carta, si svela un racconto intricato e suggestivo sul rapporto tra l’uomo, la città e la natura. Questi artisti, con maestria e sensibilità, dipingono un quadro variegato e profondo delle complesse interconnessioni che definiscono il nostro mondo contemporaneo. Attraverso la tavolozza vibrante e la profondità delle tele, gli artisti esplorano le tensioni e le armonie tra l’ambiente naturale e l’urbanizzazione sempre crescente. Le opere catturano la delicatezza dei paesaggi naturali, il loro richiamo alla calma e alla serenità, contrastando con l’energia frenetica e il caos della città moderna. Nelle opere esposte, gli artisti riflettono sul modo in cui l’uomo modifica e plasma il paesaggio naturale per adattarlo alle sue esigenze, trasformando foreste in cemento e fiumi in strade trafficate. Ma c’è anche una nota di speranza e di riscatto, poiché le opere suggeriscono che l’uomo e la natura possano coesistere in armonia, se solo siamo disposti a ascoltare e rispettare il nostro ambiente. Le tele e gli acquerelli raccontano storie di connessione e di separazione, di nostalgia per la semplicità della vita rurale e di fascinazione per l’energia pulsante della città. Sono opere che ci invitano a riflettere sul nostro rapporto con la natura e con l’ambiente costruito, a esplorare il nostro ruolo come custodi del pianeta e a immaginare un futuro in cui uomo, natura e città possano convivere in armonia.Così, nella mostra troviamo un invito a contemplare la complessità e la bellezza del mondo che ci circonda, e a riconoscere il potere dell’arte nel provocare riflessioni e stimolare cambiamenti positivi. Attraverso colori vibranti, linee decise e suggestioni poetiche, gli artisti ci conducono in un viaggio attraverso paesaggi urbani e naturali, offrendoci una prospettiva unica sulle sfide e le opportunità che questo rapporto implica. Non solo, nelle opere si percepisce un dialogo profondo e intimo tra l’essere umano e l’ambiente circostante. Gli artisti guidano il fruitore in un viaggio di scoperta e di riscoperta di un dialogo senza parole, dove lo sguardo dell’uomo si fonde con la vastità del paesaggio, e il respiro della natura diventa un’eco dei nostri pensieri più profondi. Così, nella mostra di opere che riflettono sul dialogo silenzioso tra uomo, città e natura, troviamo uno spazio di riflessione e di contemplazione, dove il potere dell’arte ci invita a riconnettersi con la bellezza e la complessità del mondo che ci circonda.

Abbiamo intervistato Federica Fabrizi curatrice della mostra.

Quanto è difficile dar vita a una mostra collettiva?

Organizzare una mostra collettiva di artisti che utilizzano tecniche e linguaggi artistici diversi è una vera sfida. È fondamentale bilanciare le diverse forme d’arte in modo armonioso, gestire le differenze di stile e di approccio creativo, oltre che a coordinare gli spazi espositivi in modo che ogni opera venga valorizzata al meglio. La sfida consiste nel creare una narrazione visiva coesa e stimolante per il pubblico, pur rispettando l’individualità e l’autenticità di ogni artista, garantendo equilibrio e coerenza alla mostra. Inoltre, per la riuscita dell’evento è necessario gestire gli spazi espositivi, promuovere l’evento e assicurarsi che tutto sia sempre pronto per tempo.

L’arte è davvero un dialogo?

Dal mio punto di vista l’arte può essere vista come un dialogo tra l’artista, l’opera e lo spettatore. Ogni opera d’arte comunica un messaggio o un’emozione che può essere interpretato in modi diversi da chi osserva. Questa interazione tra chi crea e chi fruisce dell’arte può generare discussioni, riflessioni e nuove prospettive, trasformando così l’opera stessa parte di un dialogo più ampio e significativo. Sin dai tempi antichi, gli artisti hanno creato opere d’arte in risposta al loro ambiente, alle loro esperienze e alle influenze culturali del loro tempo. Queste opere sono state poi fruite e interpretate da diverse persone, dando vita a conversazioni, valutazioni, dinieghi e interpretazioni multiple. L’arte ha il potere di connettere le persone attraverso le generazioni e le culture, creando così un dialogo continuo che evolve si trasforma nel corso del tempo.

Nel silenzio si incontrano davvero persone, città e natura?

L’incontro tra uomo, città e natura può essere considerato un dialogo silenzioso poiché spesso avviene al di là delle parole, attraverso esperienze sensoriali e emozionali. Nella quiete dei parchi urbani o nei momenti di contemplazione nella natura, gli individui possono sperimentare una connessione profonda con il loro ambiente circostante senza la necessità di parlare. Questi momenti di silenzio permettono alle persone di ascoltare il sussurro dei eventi tra gli alberi, di percepire i dettagli della vita urbana che si svolge intorno a loro e di cogliere i cicli naturali che permeano la città. Il silenzio offre uno spazio per la riflessione e per l’assorbimento delle sensazioni, consentendo agli individui di creare legami emotivi con la città e la natura che li circondano. Questo dialogo silenzioso può portare a una maggiore consapevolezza di sé e dell’ambiente, incoraggiando una sensibilità nei confronti della bellezza e della complessità della vita urbana e naturale. Inoltre, il silenzio permette agli individui di apprezzare la presenza degli esseri viventi e di sviluppare un senso di responsabilità verso la conservazione e la cura dell’ambiente. Infine, il dialogo silenzioso tra uomo città in natura può essere un’opportunità per scoprire e riscoprire il significato della vita e della nostra interconnessione con il mondo che ci circonda, alimentando il senso di appartenenze e di gratitudine verso l’ambiente che ci ospita.

Chi è il Gruppo realtà e forma e di che cosa si occupa?

Il Gruppo Realtà e Forma è il medesimo della ex UCAIROMADUE, di cui Ercole Bolognesi era il Presidente, cambia nei progetti e le finalità sono in piena autonomia.

La realtà è lo stimolo del genio creativo, così come ne è la materia o oggetto umanizzati. L’opera dell’artista altro non è che la manifestazione sensibile dell’intima verità delle cose [Ardengo Soffici da ” Il Tempo 20/08/1950]. Obiettivo del gruppo è la ricerca di una disciplina formale e considera l’arte come conquista del bello, poesia dell’anima. L’ arte è il canale comunicativo necessario per apprezzare il presente e sfidare il futuro.

Chi sono gli artisti che esporranno?Gli artisti che esporranno sono: Anna Aglirà, Selly Avallone, Wanda Bettozzi, iginia Bianchi, ercole Bolognesi, Anna Coppi, Clara Di Curzio, Claudio Morleni, Gianluigi Poli, Giselda Santarelli e Donatella Torcio. Sono artisti che hanno ottenuto molti riconoscimenti nel corso della loro carriera artistica e questo contribuisce a creare un ambiente di scambio e arricchimento reciproco, dove la vasta esperienza di ciascun membro diventa un tesoro condiviso. Ognuno porta con sé anni di pratica artistica, conoscenza tecnica e una visione personale maturata nel corso del tempo. Questa combinazione di competenze e prospettive può catalizzare un processo creativo straordinario, dove le idee si mescolano e si rafforzano reciprocamente.

Qual è la loro caratteristica?

Il Gruppo Realtà e Forma è un laboratorio di idee e un punto d’incontro per la condivisione di conoscenze ed esperienze diverse. Sono artisti che amano esprimersi liberamente nel segno dell’arte per affrontare sfide artistiche comuni, trovando soluzioni innovative attraverso il confronto e la collaborazione per fronteggiare nuovi traguardi artistici. Sono artisti legati da un profondo rispetto reciproco per la creatività e l’individualità di ciascun membro ed abbracciano la diversità degli stili, di visioni e di approcci artistici differenti. L’atmosfera che permea il gruppo è quella di apertura, tolleranza e sostegno reciproco, dove ogni artista è incoraggiato a esplorare liberamente il proprio potenziale creativo senza restrizioni o giudizi: l’obiettivo principale del gruppo non è solo la realizzazione di opere d’arte, ma anche la coltivazione di un ambiente stimolante e nutriente che favorisce la crescita artistica e personale di ciascun membro. In definitiva, il legame che unisce questo gruppo di artisti è un profondo amore per l’arte e la libertà di espressione, una connessione emotiva che trasforma la loro collaborazione in un’esperienza artistica unica e significativa.

C’è un filo conduttore a unirli?

Il filo conduttore che lega questo gruppo di artisti uniti dall’amore per l’arte e la libera espressione creativa nel rispetto di ognuno è la collaborazione basata sulla fiducia, sulla reciproca ispirazione e sull’accettazione delle diversità individuali. Questi artisti si sostengono a vicenda in un ambiente inclusivo e stimolante, dove il rispetto per le opinioni e le visioni personali è fondamentale. La fiducia reciproca è il pilastro su cui si basa la loro collaborazione artistica. Ciascun membro del gruppo si sente libero di esprimere sé stesso senza timore di giudizio, sapendo che verrà accettato e rispettato per la propria unicità. Questo clima di fiducia permette agli artisti di esplorare pienamente le proprie idee e di sperimentare nuovi linguaggi. La reciproca ispirazione è un’altra componente fondamentale di questo gruppo. Gli artisti trovano motivazione e stimolo l’uno nell’altro, condividendo idee e risorse per migliorare e arricchire le proprie pratiche artistiche. Questa condivisione crea un flusso costante di energia creativa che alimenta il processo artistico e stimola la crescita individuale e collettiva. Infine il rispetto per le diversità individuali e ciò che fa sì che questo gruppo sia davvero unico. Ogni artista possa con sé una prospettiva unica e una serie di esperienze che arricchiscono il gruppo nel suo insieme. In sintesi, il filo conduttore del Gruppo Realtà e Forma è una combinazione di fiducia reciproca, ispirazione continua e rispetto per le diversità individuali che crea un terreno fertile per la collaborazione artistica e la crescita personale.

Come si può definire il nostro mondo contemporaneo?

Il nostro mondo contemporaneo può essere definito come un periodo caratterizzato da una rapida globalizzazione, avanzamenti tecnologici senza precedenti e cambiamenti sociali e culturali in continua evoluzione. È un’epoca contraddistinta da una crescente interconnessione tra le persone, le società e le economie di tutto il mondo, con le comunicazioni istantanee e l’accesso alle informazioni che hanno trasformato il modo in cui interagiamo e percepiamo il mondo che ci circonda. La tecnologia svolge un ruolo centrale nel nostro mondo contemporaneo, con l’avvento di Internet, dei social media, dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali che hanno rivoluzionato ogni aspetto della nostra vita quotidiana, dal lavoro alla comunicazione, dall’intrattenimento alla salute. Allo stesso tempo, il nostro mondo contemporaneo è caratterizzato da una serie di sfide e complessità, tra cui il cambiamento climatico, l’insicurezza economica, le disuguaglianze sociali e politiche, e il rapido mutamento dei valori culturali e delle identità. Queste sfide richiedono soluzioni innovative e una collaborazione globale per affrontare i problemi comuni che influenzano le nostre vite e il futuro del pianeta. In definitiva, il nostro mondo contemporaneo è un mosaico dinamico di culture, idee e prospettive, in cui le tradizioni si fondono con l’innovazione e le sfide coesistono con le opportunità. È un periodo di trasformazione e di incertezza, ma anche di speranza e possibilità di creare un futuro migliore per tutti.

Che cosa catturano le opere di questi artisti?

Nel cuore delle loro opere si cela un profondo interrogativo: quale legame unisce l’uomo, la natura e la città? Attraverso il pennello si immergono in un viaggio esplorativo, cercando di svelare le sottili connessioni che intrecciano queste tre realtà. Nelle loro opere, la città non è solo un insieme di cemento e acciaio, ma un organismo vivente in continua evoluzione. Le strade sono le arterie pulsanti di una metropoli che respira, gli edifici sono le testimonianze della creatività umana, e la natura è come un’oasi che offre un rifugio di tranquillità nel caos urbano. Madre Natura è la forza primordiale che permea ogni angolo del nostro mondo. In queste opere, l’osservatore riesce a percepire il respiro degli alberi, il canto degli uccelli e il fluire delle acque. La natura è la loro fonte di ispirazione, la loro musa silenziosa che li guida attraverso il processo creativo. E infine, l’uomo, l’elemento che unisce e separa simultaneamente la città e la natura. In queste opere gli artisti catturano le emozioni umane, i desideri, le speranze e le paure che si manifestano nella nostra vita quotidiana. Attraverso queste opere, si cerca di narrare il complesso dialogo che si sviluppa tra queste tre entità, cercando di trasmettere consapevolezza e amore per questo mondo, nella speranza che il pubblico si unisca con loro in questo viaggio di scoperta e trasformazione.

Si può ancora vivere di sola arte?Nella realtà contemporanea per gli artisti emergenti è molto difficile vivere esclusivamente della loro arte, trovando necessario integrare il proprio reddito artistico con altre fonti di sostentamento. Questo dipende da diversi fattori, tra cui il livello di successo dell’artista, il mercato dell’arte locale globale, la domanda per il loro lavoro, e la capacità dell’artista di gestire efficacemente la propria carriera. Poi ci sono gli artisti di successo, con una base di collezionisti stabili o rappresentazione da parte di galleria rinomate, possono essere in grado di mantenere uno stile di vita sostenibile attraverso la vendita delle loro opere d’arte e la partecipazione a fiere e mostre d’arte internazionali. In definitiva, ci sono artisti che riescono a vivere esclusivamente della loro arte, ma non è la situazione comune per tutti. Questo è dovuto a diversi fattori tra cui: la concorrenza (il settore artistico è altamente competitivo, con un gran numero di artisti emergenti che cercano di farsi strada nel mercato dell’arte. La competizione può rendere difficile per gli artisti emergenti a attirare l’attenzione e trovare acquirenti per le loro opere); la stabilità finanziaria (molti artisti emergenti possono lottare con la stabilità finanziaria mentre cercano di costruire la propria carriera artistica. La mancanza di reddito regolare dalle vendite d’arte può renderli dipendenti da altre fonti di reddito per soddisfare le proprie esigenze finanziarie); visibilità e networking (gli artisti emergenti possono avere difficoltà a ottenere visibilità nel settore artistico e a creare una rete di contatti influenti. Senza una presenza consolidata nel mercato dell’arte, può essere difficile per loro attirare l’attenzione di galleristi, collezionisti e curatori); prezzi delle opere (gli artisti emergenti possono trovarsi ad affrontare la sfida di stabilire i prezzi delle loro opere in modo da generare un reddito sufficiente senza scoraggiare i potenziali acquirenti. Trovare un equilibrio tra il valore del proprio lavoro e la sua accessibilità può essere una sfida). Nonostante queste sfide, ci sono anche molte risorse e opportunità disponibili per gli artisti emergenti, come mostre collettive residenze artistiche, concorsi e piattaforme online per la vendita d’arte. Con determinazione, talento e perseveranza, molti artisti emergenti possono gradualmente costruire una carriera artistica di successo nel mondo contemporaneo.

Sì che cosa riflettono gli artisti?

La vita di un artista emergente è caratterizzata da un equilibrio precario tra la ricerca artistica e la necessità di lavorare in altri settori per sopravvivere. Per tale ragione, l’arte diventa un’attività secondaria, relegata a poche ore libere nel corso della settimana. Ma nonostante le sfide e le delusioni, continuano a coltivare la loro passione perché trovano nel processo creativo l’espressione di se stessi con la speranza un giorno di poter vivere della loro arte. La strada dell’artista emergente, specie in Italia, è difficile e spesso frustrante, ma è anche caratterizzata da una determinazione e una resilienza senza pari. Nonostante le difficoltà, l’arte rimane il loro faro, la loro ragione di essere e la loro fonte di ispirazione continua.

Potremmo dire che questa collettiva è un itinerario intimistico?

Nelle opere in mostra si cela un profondo dialogo intimistico tra uomo, città e natura. Attraverso i pennelli, gli artisti esplorano i legami visibili che uniscono queste tre dimensioni della vita. La natura, con la sua bellezza primordiale e la sua bellezza senza tempo, è la musa ispiratrice, il rifugio in cui trovare pace. Ogni gesto pittorico cerca di catturare la sua essenza, di trasmettere la sua potenza e la sua fragilità. L’uomo è l’elemento che completa questo triangolo vitale. In queste opere, gli individui si fondono con il paesaggio naturale, diventando parte integrante della sua complessità. Rappresentano le emozioni, le speranze, i desideri e le paure che si manifestano nel nostro rapporto con la natura, creando così un dialogo intimo e personale tra l’uomo e il suo ambiente. E infine, la città, il luogo in cui natura e uomo si incontrano e si confrontano. Gli artisti esplorano il modo in cui l’ambiente urbano si integra con il paesaggio naturale, creando una nuova dimensione di bellezza e complessità. Le città sono testimoni della creatività umana, delle sue ambizioni e delle sue contraddizioni. Con ogni opera, sperano di creare un legame più profondo e significativo tra l’uomo e il mondo naturale.

Quale messaggio vogliono inviare gli artisti al loro pubblico?

Nella mostra troviamo un invito a contemplare la complessità e la bellezza del mondo che ci circonda, e a riconoscere il potere dell’arte nel provocare riflessioni e stimolare cambiamenti positivi. Attraverso colori vibranti, linee decise e suggestioni poetiche, gli artisti ci conducono in un viaggio attraverso paesaggi urbani e naturali, offrendoci una prospettiva unica sulle sfide e le opportunità che questo rapporto implica. Non solo, nelle opere si percepisce un dialogo profondo e intimo tra l’essere umano e l’ambiente circostante. Gli artisti guidano il fruitore in un viaggio di scoperta e di riscoperta di un dialogo senza parole, dove lo sguardo dell’uomo si fonde con la vastità del paesaggio, e il respiro della natura diventa un’eco dei nostri pensieri più profondi. Così, nella mostra di opere che riflettono sul dialogo silenzioso tra uomo, città e natura, troviamo uno spazio di riflessione e di contemplazione, dove il potere dell’arte ci invita a riconnetterci con la bellezza e la complessità del mondo che ci circonda.

Qual e attualmente il rapporto uomo-ambiente, emozione-contesto, vita-incontro?

Il rapporto attuale tra uomo e ambiente è complesso e in continua evoluzione. Da un lato, c’è una crescente consapevolezza dell’importanza della conservazione ambientale e della sostenibilità, spinta da preoccupazioni per il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento. Dall’altro lato, ci sono ancora molte sfide da affrontare, come l’urbanizzazione e lo sfruttamento delle risorse naturali, che possono avere un impatto negativo sull’ambiente. L’emergere di un rapporto più consapevole e rispettoso tra uomo e ambiente ha anche portato a una maggiore sensibilità nei confronti del contesto in cui viviamo. Le persone sono sempre più consapevoli dell’importanza di vivere in armonia con il loro ambiente, prendendo in considerazione l’impatto delle loro azioni sul pianeta e sulle comunità circostanti. Inoltre, c’è una crescente consapevolezza dell’importanza delle emozioni nel nostro rapporto con il contesto che ci circonda. Le esperienze emotive possono influenzare profondamente la nostra percezione del mondo e il modo in cui ci relazioniamo ad esso. Le opere d’arte, ad esempio, possono suscitare una vasta gamma di emozioni e riflessioni sul nostro ambiente, spingendoci a esplorare il nostro rapporto con esso in modi nuovi e significativi.Infine, il concetto di incontro nella vita umana assume un significato profondo nel contesto del nostro rapporto con l’ambiente. Gli incontri con la natura, con altre persone e con noi stessi possono essere momenti di crescita, ispirazione e trasformazione. Questi incontri possono aiutarci a comprendere meglio il nostro posto nel mondo e a sviluppare una maggiore connessione e rispetto per l’ambiente e per gli altri esseri viventi. In definitiva, il rapporto attuale tra uomo e ambiente è caratterizzato da una consapevolezza crescente dell’importanza della sostenibilità e della consapevolezza ambientale, insieme alla riscoperta del valore delle emozioni e degli incontri nella nostra vita quotidiana.

E poi ci saranno altri progetti?

Nel laboratorio segreto della loro creatività stanno tessendo fili invisibili per dare vita a nuove opere. Restate sintonizzati per scoprire cosa riserverà il futuro nella tavolozza artistica del Gruppo Realtà e Forma.

Vuole aggiungere altro?

È stato un vero piacere essere intervistata e spero che queste parole possano ispirare chi leggerà l’articolo

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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