“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi: un esordio alla regia che punta agli Oscar

Il debutto alla regia di Paola Cortellesi, “C’è ancora domani”, si è rivelato un autentico fenomeno cinematografico in Italia e ora punta al palcoscenico internazionale più prestigioso: gli Academy Awards. Il film è stato, infatti, selezionato tra i titoli ammessi a concorrere per la shortlist degli Oscar 2025 nella categoria Miglior Film Internazionale, segnando un importante traguardo per la regista e attrice romana.

Ambientato nella Roma del secondo dopoguerra, “C’è ancora domani” racconta la storia di Delia, una donna che affronta le sfide quotidiane in una società ancora profondamente patriarcale. Il film, girato in un suggestivo bianco e nero, esplora tematiche come l’emancipazione femminile, la violenza domestica e il diritto di voto delle donne, toccando corde profonde nel pubblico italiano.

La pellicola ha conquistato critica e spettatori sin dal suo debutto alla Festa del Cinema di Roma, dove ha vinto il premio del pubblico. Il successo nelle sale è stato straordinario, con incassi che hanno superato i 20 milioni di euro, un risultato eccezionale per un film italiano, specialmente per un’opera prima.

La forza di “C’è ancora domani” risiede nella sua capacità di coniugare una narrazione coinvolgente con un messaggio sociale potente. Paola Cortellesi, nota al grande pubblico come attrice comica, dimostra una maturità registica sorprendente, affrontando temi complessi con sensibilità e profondità.

L’ammissione agli Oscar rappresenta un riconoscimento internazionale per un film che ha saputo toccare temi universali partendo da un contesto storico e culturale specificamente italiano. La capacità di Cortellesi di creare un ponte tra passato e presente, evidenziando quanto alcune problematiche sociali siano ancora attuali, ha colpito anche oltre i confini nazionali.

“C’è ancora domani” si inserisce in una tradizione di film italiani che hanno saputo conquistare l’attenzione dell’Academy, da “La vita è bella” di Roberto Benigni a “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. La speranza è che il film di Cortellesi possa seguire le orme di questi predecessori illustri.

Indipendentemente dall’esito della corsa agli Oscar, “C’è ancora domani” ha già lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico italiano. Ha dimostrato che un film può essere al contempo popolare e di qualità, capace di intrattenere e far riflettere. Il successo di Paola Cortellesi come regista apre nuove prospettive per il cinema italiano, incoraggiando una maggiore diversità dietro la macchina da presa e storie che risuonano con un pubblico ampio e variegato.

Psicologa, Psicoterapeuta, Criminologa, Giornalista, Blogger, Influencer, Opinionista televisiva.

Autrice di numerosi saggi e articoli scientifici.

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